Si conclude sabato 28 febbraio LA CINA È UN AQUILONE: la kermesse dedicata alla cultura cinese che ha visto all’Istituto francese di Firenze mostre, incontri, rassegne cinematografiche e seminari, risultato del progetto portato avanti dall'Assessorato alla pubblica istruzione, con il programma di offerte formative per le scuole delle "Chiavi della città", in collaborazione con l'Istituto Francese di Firenze, Kenzi, che ha curato la ricerca etno-antropologica, e Cospe.
Il gran finale è previsto per sabato 28 ore 11 con lo spettacolo tradizionale del capodanno cinese allestito dall'Istituto di Wushu di Firenze che porterà in piazza Ognissanti il Dragone cinese - maschera tradizionale considerata di buona fortuna - lungo 15 metri e manovrato da 10 persone che lo terranno in aria e gli fanno fare evoluzioni, cerchi, corse e piroette.
Ottimo il bilancio dell’iniziativa, che in 2 settimane ha coinvolto oltre 600 studenti fiorentini – tra cui molti di origine cinese – ed esattamente: 19 scuole (9 materne, 5 elementari e 4 medie inferiori), 33 classi, 624 alunni (di cui 337 delle materne, 207 delle elementari e 80 delle medie inferiori) e 40 insegnanti a cui si aggiungono 10 educatori di asilo nido.
Nelle sale dell'Istituto Francese hanno potuto ammirare draghi di bambù, coloratissimi aquiloni di stoffa e di carta, mobili per le stanze dei bambini (tra cui una originale vasca da bagno in legno con rotelle) arazzi con la rappresentazione delle figure cinesi benauguranti, la tigre e il dragone, ma anche i pipistrelli, libri e documenti della cultura cinese (la mostra è aperta fino alle 12.30 del 28 febbraio).
Oltre all'esposizione si sono svolte una serie di iniziative per le scuole tra cui le rappresentazioni di Teatro d'Ombre – di cui sono stati protagonisti gli allievi delle scuole medie Paolo Uccello, Beato Angelico e Manzoni; proiezioni di documentari e cartoni animati cinesi, seminari per gli insegnanti con interventi sul sistema scolastico nelle scuole cinesi e l'accoglienza dei bambini cinesi nelle scuole italiane e l’interessante rassegna cinematografica Schermi d’Oriente dedicata alla Cina di ieri e di oggi, vista attraverso il suo cinema.
"Questa mostra, che rientra nell'ambito dei progetti già avviati di intercultura, è stata un'occasione di ulteriore conoscenza per i nostri ragazzi - ha sottolineato l'assessore Lastri - , oltre a offrire un percorso di formazione per gli insegnanti.
La comunità cinese, che è composta a Firenze da oltre 5.000 persone, è quella più presente in città, basti pensare che il 72% dei bambini stranieri che frequentano uno dei nostri centri di alfabetizzazione, quello alla scuola Paolo Uccello, nel quartiere 5, è cinese. Conoscere le radici culturali di questi bambini è fondamentale per accoglierli bene nelle nostre scuole".