Omar Sosa presenta, in concerto a Quarrata, la versione più “cameristica” del suo lavoro, il trio acustico, dove la poliritmia cubana si sposa con l’improvvisazione del jazz moderno e le sue mai nascoste radici africane, abbracciando un ampia gamma di suoni, dalle forme sacre e pagane della musica afro-cubana, al be-bop e altre composizioni più jazzistiche. Lo accompagnano Houssaine Ili alla voce ed il percussionista “Anga” Diaz, già con la formazione storica degli Irakene.
Il pianista e compositore Omar Sosa rappresenta la voce world-jazz che accomuna la tradizione afro-americana con quelle di Cuba, Marocco e Venezuela in una dimensione contemporanea ed attualissima.
Ne risulta uno splendido arazzo musicale dai colori fulgidi e vividi che fanno di questo pianista l'erede naturale di musicisti come Ruben Gonzalez. Artista dalla spiccata personalità, uno dei più interessanti emersi negli ultimi anni, Omar Sosa combina nella sua musica ritmi e melodie tradizionali di Cuba, Venezuela, Marocco con le armonie del jazz contemporaneo ed il rap, il tutto legato dalla comune radice africana. Qualcuno ha definito il suo pianismo un incrocio tra Eddie Palmieri e Thelonious Monk, per sottolineare la vena latina e la tecnica molto percussiva e anticonvenzionale.
Nato a Camagüey, Cuba, nel 1965, Omar Sosa ha iniziato in patria come Maestro di percussioni, poi ha formato i gruppi Tributo e XL Talla Extra, incidendo e suonando in Africa, Europa, Centroamerica. Nel 1983 si è trasferito a Quito, poi a San Francisco, attualmente vive a Barcellona. Ha suonato in gruppi jazz-fusion come Entrenoz, Koan Fussion, nell'Orquesta Sinfonica Nacional de Ecuador, nel gruppo afro-ecuadoriano Carmen Gonzàlez & Koral y Esmeralda. “Ayaguna” del 2003, realizzato in duo con il percussionista venezuelano Gustavo Ovalles, è il nono disco di Omar Sosa nelle vesti di leader, e segue “Sentir”, inciso in ottetto, insignito di una Grammy Nomination nella categoria riservata al Latin Jazz, ed eletto miglior album dell’anno di Afro-Caribbean Jazz dalla Jazz Journalists Association di New York.
“Sentir” unisce voci e ritmi tradizionali da Cuba, Venezuela e Marocco con le armonie del jazz contemporaneo e del mondo parlato, con l’uso del "guembri", strumento tradizionale della cultura Gnawa del Nord Africa, con le percussioni bata e molte percussioni Afro-Venezuelane. Il successo di Sosa in Europa sta conoscendo una crescita costante, sull’onda della vasta popolarità conseguita in Francia, dove è ormai una acclamata star.