Firenze – Nel quadro della XIV Settimana della Cultura Scientifica (22–28 marzo), l’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze presenterà, il 26 marzo, il completamento di una serie di cospicui restauri che qualificano e ottimizzano la funzionalità della storica sede di Palazzo Castellani, consentendo di proporre nuovi settori di attività e di offrire nuovi servizi.
Due anni fa fu il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a inaugurare la nuova biblioteca di ricerca, con la sua vista spettacolare sull’Arno e con le sue ricchissime dotazioni librarie.
Stavolta sarà il Presidente del Senato Marcello Pera a inaugurare il piano terreno completamente rimodellato e i locali del piano seminterrato. Si tratta di lavori imponenti che hanno interessato un complesso di oltre 1.000 metri quadrati, consentendo di riportare alla luce anche le fondazioni dell’antichissimo castello d’Altafronte (sec. XII).
I lavori di restauro sono stati realizzati grazie a finanziamenti concessi nel quadro dell’Accordo di Programma Stato–Regione Toscana. L’allestimento dei nuovi spazi è stato reso possibile dal sostegno di Regione Toscana ed Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Alla manifestazione sono stati invitati anche il Ministro dell’Istruzione e dell’Università Letizia Moratti, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Giuliano Urbani, il Sindaco di Firenze Leonardo Domenici e l’Assessore Regionale alla Cultura Mariella Zoppi.
Questi lavori hanno creato le condizioni per ottimizzare le molteplici funzioni svolte dall’Istituto e Museo di Storia della Scienza: biblioteca, archivio e centro di documentazione; museo, con l’intensa attività educativa; centro di ricerca storico–scientifica; laboratorio multimediale, fotografico e di restauro; centro di formazione e di diffusione della cultura scientifica, anche attraverso l’organizzazione di convegni ed esposizioni temporanee.
Sono adesso disponibili spazi di accoglienza più vasti e qualificati (biglietteria, bookshop, guardaroba, aree di sosta, strutture di informazione su storia, attività e collezioni), nei quali saranno esposti strumenti originali, collezioni di orologi e cere anatomiche. Vengono inoltre inaugurati laboratori di animazione, teatralizzazione ed esplorazione interattiva, nei quali i visitatori potranno manipolare repliche fedeli degli strumenti originali esposti nel Museo.
Il piano seminterrato, dotato di accesso indipendente, ospita due sale, per complessivi 150 posti a sedere, collegate in audio e video e dotate delle più avanzate tecnologie di proiezione e comunicazione.
In queste sale saranno organizzati convegni e seminari o, in alternativa, esposizioni temporanee.
Nel corso della cerimonia inaugurale saranno presentati anche due progetti destinati a potenziare la funzionalità di Palazzo Castellani: il riallestimento dei due piani nei quali si sviluppa l’esposizione museale, con l’inserimento di avanzatissimi sistemi di fruizione; la risistemazione e riqualificazione di Piazza dei Giudici, grazie alla collaborazione del Comune di Firenze e della Camera di Commercio.
Il programma dell’evento – non a caso definito e-day – prevede, infine, la presentazione in anteprima mondiale di una serie di prodotti digitali di eccezionale valore scientifico e didattico, realizzati dal Laboratorio Multimediale dell’Istituto, grazie al sostegno del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e di Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Tra queste realizzazioni, frutto di anni di lavoro e disponibili in italiano e in inglese, occorre soprattutto ricordare: 1) il catalogo multimediale (on-line e su DVD), una formidabile raccolta di informazioni sugli strumenti del Museo, permettendo inoltre di simularne efficacemente il funzionamento; 2) il nuovo sito web, con ampie sezioni interattive, che consentirà agli utenti (25 milioni di hits nel 2003) di navigare agevolmente, offrendo aree esplorabili anche dai portatori di handicap; 3) l’archivio integrato, che consente di interrogare una molteplicità di archivi digitali dai contenuti e dalle strutture diverse; 4) prodotti didattici con cui manipolare virtualmente, in modo facile e ludico, gli strumenti più importanti della collezione; 5) un formidabile archivio digitale, Galileo//thek@, che consente di accedere a tutte le risorse informative su Galileo; 6) un’ambiziosa biblioteca digitale di testi antichi e rari e di importanti periodici scientifici; 7) un archivio iconografico digitale ricco di oltre 45.000 immagini, ecc.