Il monumento ai caduti della battaglia di Pian dell’Albero, nel rione di Gavinana a Firenze, è il simbolo scelto per la ‘Giornata della memoria’ dei 2.616 militari dell’Armata Rossa che in Toscana combatterono contro i nazifascisti, durante la seconda guerra mondiale. Lì, oggi, si è tenuta la manifestazione celebrativa in ricordo degli oltre 300 soldati sovietici che persero la vita militando nelle formazioni partigiane di diverso orientamento politico: dalle Brigate Garibaldi, alle Brigate Giustizia e Libertà, alle Brigate del Popolo.
Una storia della Resistenza ancora poco conosciuta, in quanto la stragrande maggioranza dei militari dell’Armata Rossa decisero autonomamente di entrare a far parte delle brigate partigiane, dopo essere scappati l’8 settembre 1943 dai campi di prigionia in Toscana. Fu una scelta obbligata, di sopravvivenza, in quanto il trattamento che riservano loro i nazifascismi fu dei peggiori: l’esecuzione o la deportazione per i lavori forzati. `Anche la vicenda storica e umana di questi partigiani russi sottolinea il valore e l`importanza delle scelte che tutti si trovarono a dover compiere in quegli anni terribili.
Molti –ha detto Enrico Cecchetti, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana e coordinatore del Comitato per le celebrazioni del 60° anniversario della Resistenza e della Liberazione in Toscana- fecero la scelta giusta, di lottare contro i nazifascisti. Al loro sacrificio dobbiamo la democrazia e la libertà. Dall`impegno di allora possiamo e dobbiamo trarre ancora oggi valori ed insegnamenti preziosi per il presente ed il futuro: per la democrazia, per la pace, per l`Europa unita, per i diritti umani in ogni parte del mondo`.
Il primo soldato sovietico cadde in Toscana il 4 gennaio 1944 assieme al partigiano Lanciotto Ballerini in località Valibona, subito dopo vennero le azioni ed i morti dei militari dell’Armata Rossa a Figline di Prato, in lucchesia e nell’aretino. Con l’iniziativa, promossa dalla Federazione regionale toscana delle associazioni antifasciste e della Resistenza, è stato riconosciuto il ruolo che anche questi militari hanno avuto nel periodo 1943-1945 ed è stata decisa una ricorrenza celebrativa così com’è avvenuto per i soldati americani (il ‘Memorial Day’ al cimitero dei Falciai) ed inglesi (al cimitero del Girone).
All’appuntamento di sabato 21 febbraio 2004, davanti al monumento ai caduti nella battaglia di Pian d’Albero, erano presenti i rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, delle forze armate italiane e della Federazione Russa, delle associazioni combattentistiche e partigiane. Per il consiglio regionale è intervenuto il vice-presidente Enrico Cecchetti.