E dal 2005, scongiurato il pericolo dello sfratto (grazie alle assicurazioni degli Assessori Siliani e Biagi) …nuovo spazio e nuovo progetto: nei locali ristrutturati dell’ex-cinema-teatro di San Salvi (con annessi due enormi cortili esterni, oggi parzialmente utilizzati da Vigilandia) prenderà il via San Salvi città aperta, ulteriore momento di impegno dei Chille per la città con un particolare riguardo alla memoria, ai nuovi linguaggi, alle differenze comunque intese e ai rapporti tra le generazioni (tra gli altri, studenti delle Scuole Superiori Liceo Gramsci, Istituti Peano e Saffi e Centri Anziani).
Il progetto si realizzerà grazie alla collaborazione di Comune e Provincia di Firenze, Quartiere 2, Regione Toscana, Ministero per i beni e le attività culturali e alla disponibilità dell’Azienda Sanitaria di Firenze.
Ma adesso è ancora tempo di San Salvi la città ri-nata e del suo programma per i primi mesi del 2004.
Gli appuntamenti, alcuni inseriti anche nel progetto regionale di Sipario Aperto, prevedono come ormai tradizione di San Salvi sia momenti di formazione (laboratori e stages di Teatro e Danza, tra i quali lo stage intensivo in totale isolamento su L’Attore – iscrizioni entro i primi giorni di marzo!), che veri e propri spettacoli teatrali, particolarmente riferiti ad un’idea di Teatro dei Luoghi.
Si comincia Sabato 14 febbraio, giorno di San Valentino, con un omaggio al poeta dell’amore maledetto.
Parliamo naturalmente di Arthur Rimbaud. La nuova produzione firmata Chille, si intitola L’ALCHIMIA DEL VERBO e così Claudio Ascoli racconta questa sua ultima creazione.
“Da tempo ero affascinato dalla poesia di Arthur Rimbaud, straordinario insieme di celebrazione e regolamento dei sensi. L’alchimia del verbo, il colore delle vocali, la vertigine delle parole, un’autentica scrittura della Visione non potevano lasciarmi insensibile. Pensavo di concludere questo studio non prima di fine 2004 con una produzione teatrale, ma lo scorso mese di giugno mentre presentavo a Parigi il mio spettacolo su Campana, ho casualmente ascoltato una vecchia incisione di Leo Ferré che recita e canta Le bateau ivre (Il battello ebbro) di Arthur Rimbaud.
Ne sono rimasto letteralmente folgorato: ho deciso di non indugiare e proporre nel più breve tempo possibile un mio delicato omaggio al poeta di Una stagione all’inferno. E’ così nato un intrigante percorso/dialogo tra Rimbaud, Ferrè e me, un percorso nel quale ho coinvolto due giovani attrici fiorentine: Pamela Bernardi e Annalisa Calcinai. Alla prima, la Bernardi, ho affidato il compito di rappresentare la giovinezza, il corpo femminile al quale si rivolse inascoltato il giovane Rimbaud (corpo che inonderò con parole e musiche di Ferré ed immagini dipinte dal vivo in tempo reale); la Calcinai invece indosserà i dolorosi panni del Rimbaud innamorato di Paul Verlaine, lo sposo infernale, che la Calcinai racconterà fino al fatale e tragico distacco tra i due poeti. La breve e intensa vita di Rimbaud ri-vivrà così nei suoi passaggi essenziali, tra poesia e prosa, in uno spazio che ricorda vagamente un’osteria-locanda, nella quale io (Rimbaud – Ferré – Ascoli) sarò intento a bere vino e mangiare pane, prosciutto, formaggio e olive…sino a finire completamente in balia delle emozioni ed allucinazioni, proprio come un battello ebbro.
Un particolare ringraziamento infine al musicista Alessio Rinaldi - che per l’occasione ha composto una straordinaria musica a metà tra echi romantici ed atmosfere etniche da baudelairiano Invito al viaggio.
L’ALCHIMA DEL VERBO: OMAGGIO AD ARTHUR RIMBAUD, che sarà presentato a San Salvi nei giorni 14 e 15 febbraio e dal 20 al 22 febbraio alle ore 21, verrà proposto anche a Bagnone (provincia di Massa Carrara) giovedì 12 febbraio, in collaborazione con la Fondazione Toscana Spettacolo.
Primo spettacolo ospite di San Salvi è quel THAIS, presentato al premio “Città di Firenze” nel 2002 e vincitore del concorso per la migliore attrice.
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro di Almaviva, è stato liberamente tratto da Marco Toloni da un anonimo diario di una prostituta del diciassettesimo secolo. Thais si avvale della regia di Paolo Biribò e della straordinaria interpretazione di Cristina Valentini. Lo spettacolo, pur avendo raccolto favorevoli ed unanimi consensi da tutta la critica fiorentina, dopo la fugace apparizione al concorso teatrale non è mai stato rappresentato a Firenze, forse a causa del tema scabroso trattato dall’unico personaggio in scena.
Cristina Valentini gioca il ruolo di una vecchia prostituta che, in un tragicomico tentativo di redenzione, propone e impone la condanna della lussuria come escamotage per poterne liberamente parlare in una finale dimensione di compiacimento per un peccato privo di sensi di colpa.
THAIS sarà a San Salvi da venerdì 27 a domenica 29 febbraio, sempre alle ore 21.
Da anni impegnati nella ricerca sul teatro di Antonin Artaud, i Chille de la balanza presentano - in forma di work-in-progress – uno studio sul poeta-attore del Teatro della Crudeltà.
La performance, intitolata IO, ANTONIN ARTAUD debutterà giovedì 4 marzo, giorno anniversario della morte di Artaud, avvenuta appunto il 4 marzo 1948.
Artaud in vita fu particolarmente colpito dal numero 4 (il poeta nacque il 4 settembre 1896) e soprattutto dopo l’internamento al manicomio di Rodez, questo numero divenne per lui un’autentica ossessione.
Proprio l’ultimo Artaud e i testi visionari e deliranti che scrisse poco prima di morire (“Il teatro è lo stato, il luogo, il punto, in cui afferrare l’anatomia umana, e con essa guarire e dominare la vita”.
“Picchiare e fottere, nell’infernale braciere dove non si pone più la questione della parola e dell’idea. Picchiare a morte, e fottere la bocca, fottere sulla bocca è l’ultima lingua, l’ultima musica che conosco, e vi giuro che ne escono di corpi e sono CORPI animati”) questi testi vivranno nella voce e nei corpi di 7 giovani attori dei Chille: Pamela Bernardi, Jacopo Braca, Anna Destefanis, Sabina Esposito, Costanza Lanzara, Arnaud Leblond e Cecilia Pinto.
IO, ANTONIN ARTAUD sarà in scena dal 4 al 7 marzo.
Dopo due fine settimana dedicati rispettivamente alla formazione teatrale (con lo stage L’ATTORE, ininterrottamente e in totale isolamento da venerdì 12 marzo ore 17 a domenica 14 marzo alla stessa ora) e alla Giornata mondiale della poesia (domenica 21 marzo - progetto aperto a quanti vorranno intervenire accomunati dall’amore per la poesia e…i Chille già ipotizzano performances anche su bus Ataf e a Santa Maria Novella!), ritorna il teatro.
San Salvi ospita DIARIO DI UN PAZZO di Gogol in una messinscena del Teatro di Almaviva, compagnia fiorentina diretta da Duccio Barlucchi.
Questo spettacolo, regia di Paolo Biribò e in scena dal 26 al 28 marzo, è nato in un laboratorio che ha attivato negli attori una ricerca personale su cos’è la follia attraverso un percorso interiore di contatto con parti del sé non razionali. Diario di un pazzo è un viaggio attraverso la scoperta di ciò che in ognuno di noi è libero, che non ha controllo e che non è elaborato dalla coscienza stessa.
In chiusura, non possiamo dimenticare due occasioni e momenti che appartengono ormai alla consolidata tradizione dei Chille.
Sabato 1 maggio nuova edizione del CALENDIMAGGIO, che tanto successo di pubblico – oltre 3.000 presenze! - e critica ebbe lo scorso anno.
In programma eventi e performances legati alla rituale Festa di primavera: invasione dell’intera città attraverso l’Arno, S. Niccolò e l’Anconella… tuffo nella memoria con il coinvolgimento di fiorentini da 0 a 90 anni e cena con piatti tradizionali e Festa finale a San Salvi.
In ultimo, quasi a segnare il passaggio da città ri-nata a città aperta (sorta di presentazione di come cambia San Salvi) …ritorna lo spettacolo cult per eccellenza, nato nel 1999 ed ormai vicino ai 10.000 spettatori: parliamo naturalmente di PASSEGGIANDO NELLA NOTTE DI SAN SALVI, che sarà proposto dal 19 al 21 marzo, a mezzanotte in punto: ingresso 5 euro, prenotazione obbligatoria!
L’ingresso agli spettacoli teatrali costa solo 8 euro e dato il limitato numero di posti disponibili si consiglia sempre la prenotazione: telefono 055/6236195, e-mail chille@ats.it.