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Fred Buscaglione visto da Banda Osiris, Rava, Testa e Bollani al Manzoni di Pistoia l'11 febbraio
Rassegna di musica jazz a Sesto Fiorentino dal 14
Danilo Rea: piano solo domani a Prato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 febbraio 2004 17:48

Dopo il grande successo di pubblico e critica della Stagione 2002/2003 (lo spettacolo ha inaugurato l’edizione estiva di “Umbria Jazz 2002”) GUARDA CHE LUNA! Omaggio a Fred Buscaglione, sulla scia di un’altra fortunatissima stagione, arriva anche sul palcoscenico del Teatro Manzoni (FUORI ABBONAMENTO) mercoledì 11 febbraio, ore 21,00.
Raccontarlo non è semplice: non è un concerto, non è uno spettacolo teatrale, non è una antologia in musica e neppure un omaggio tout court a Fred Buscaglione.

Vengono in mente le scatole cinesi oppure una storia non scritta che si fa minuto per minuto…
Torino e la musica dei night, delle balere. Buscaglione, il primo jazz le notti all’ultimo respiro. La malavita un po’ inventata, un po’ sul serio, e la fabbrica in lontananza. La luna che si specchia in mari immaginati, il fumo di mille sigarette, whisky e donne – ah, che donne! – dalle curve mozzafiato, ma solo raccontate.

Giungono alla quarta edizione gli appuntamenti musicali con "Sabato Jazz: nuove tendenze del jazz italiano", rassegna di concerti jazz che si terrà presso l'Auditorium della Scuola di Musica di Sesto Fiorentino dal 14 febbraio al 27 marzo 2004.
Organizzata dalla Scuola di Musica di Sesto Fiorentino in collaborazione con l'Istituto Ernesto De Martino, la rassegna "Sabato Jazz" vuole essere per la Scuola un momento di incontro e di confronto con le altre realtà del territorio attive in ambito culturale, e per gli allievi, gli insegnanti e i frequentatori della Scuola un momento per valutare la propria crescita musicale insieme ai più interessanti musicisti del nostro paese.


L'edizione 2002 della rassegna propone, dopo un concerto di apertura dedicato alle origini del Jazz e in particolare al Dixieland, una panoramica di elaborazioni in chiave jazzistica di celebri canzoni di autore, veri e propri omaggi musicali, dedicati ad alcuni compositori tra i più amati e conosciuti del secolo appena trascorso: il 28 febbraio James Taylor, il 13 marzo Jobim e il 27 marzo i Beatles, il gruppo forse più ascoltato e venerato di tutti i tempi. I gruppi ospiti, tutti composti di giovani strumentisti, sono scelti tra quanto di meglio possa offrire il nuovo panorama jazzistico nazionale.
Come è ormai consuetudine, il viaggio nel jazz proposto dalla Scuola di Musica di Sesto Fiorentino non si limita all'ascolto, ma ne esplora anche l'immaginario emotivo e visivo che da sempre lo accompagna, attraverso una mostra personale del maestro Roberto Greco dal titolo Armonie Visive, che dal 14 febbraio al 27 marzo esporrà presso i locali della Scuola le sue opere ispirate al mondo del jazz.


L'inaugurazione della mostra è prevista sabato 14 febbraio alle ore 17,00.
A coronare poi la volontà di dare spazio e occasione di crescita ai musicisti più giovani il ciclo di incontri con gli artisti, che precederanno ogni concerto (presso la Scuola alle ore 18,30), vere e proprie lezioni d'autore in cui gli artisti esporranno le ragioni delle loro scelte musicali, e chiunque vorrà potrà suonare insieme a loro.
La rassegna, unitamente alla mostra e ai seminari pomeridiani, rappresenta un'occasione unica per avvicinarsi all'affascinante mondo del jazz ed un esempio significativo della vitalità della Scuola di Musica di Sesto Fiorentino.

Danilo Rea al pianoforte per "Improvvisazioni per piano solo" con musiche di G.Gershwin, Sting, D.Modugno, Beatles, G.Becaud, De Andrè, Elthon John, domani 9 febbraio, ore 21,00, al teatro Metastasio.
La vera passione di Danilo Rea è sempre stata quella di poter improvvisare dall' inizio alla fine, come evidenziato nei suoi dischi che riprendono l’atmosfera dei recital del pianista.

Il viaggio di Rea attraverso la musica non conosce confini. Può sembrare contraddittorio spaziare da George Gershwin a Sting, da Domenico Modugno a Cole Porter, dai Beatles a Gilbert Beacaud, da Fabrizio De Andrè ai Red Hot Chili Peppers, da Eric Clapton a David Holst, e poi Elton John, Giuseppe Verdi e molto, molto di più. Ma esiste una ferrea logica che rende tutto naturale, coerente : è l'improvvisazione, sorretta da un linguaggio assai rigoroso e consolidato in decenni di allenamento alla libertà.
DANILO REA
Nato a Vicenza nel 1957, si diploma in pianoforte presso il conservatorio di S.Cecilia di Roma e nel 1975 debutta con il Trio Di Roma (Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto).

Ricercatissimo in ambito pop, sia nelle sale d'incisione che nei concerti dal vivo, Danilo Rea è da più di dieci anni il pianista di fiducia di Mina, collaborando inoltre con Claudio Baglioni e con Adriano Celentano.
In ambito jazzistico debutta nel 1975 nello storico Trio di Roma, con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto, e collabora con il quintetto di Giovanni Tommaso, con Lingomania, con Pietro Tonolo, ma anche con Chet Baker, Lee Konitz, Bob Berg, Michael Brecker, Tony Oxley, Dave Liebman, Kenny Wheeler, John Scofield, Joe Lovano, Toots Thielemans, Aldo Romano e altri numerosi personaggi di spicco del panorama musicale jazz.

Nell' 1989 ha preso parte, come solista, all'opera di Roberto De Simone Requiem per Pierpaolo Pasolini, rappresentata al Teatro S. Carlo di Napoli. Con il gruppo Lingomania ha vinto il "Top Jazz" del 1987.
Con i "Doctor 3", insieme a Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra, ha inciso dischi per la Via Veneto Jazz (The Tales of Doctor 3, premiato miglior disco di jazz italiano nel Top Jazz 1998 e "Premio Arrigo Polillo" indetto dalla rivista specializzata Musica Jazz come miglior disco italiano del '98; The Songs Remain the Same, premiato miglior disco di jazz italiano da Musica & Dischi nel 1999; Bambini Forever nell’ottobre 2001); la formazione, vincitrice nell'ambito italiano del Top Jazz 1999, si è esibita in diversi concerti in Cina, a Umbria Jazz e nei maggiori Festival Jazz italiani.
Il suo primo album solista, Lost in Europe, è stato pubblicato da Via Veneto Jazz nell’ottobre 2000.

Il disco, registrato interamente dal vivo, è nato durante un tour di nove concerti tenuti dal pianista nei principali Festival d'Europa (da qui il titolo "perso in Europa"), "inviato" da Umbria Jazz quale rappresentante del jazz italiano. Rea ha personalmente registrato le proprie esecuzioni, ascoltate in seguito dal produttore di Via Veneto Jazz, Biagio Pagano, che ne ha proposto e curato la pubblicazione. Negli otto brani dell'album Danilo Rea mette ben in luce la sua capacità, che era già stata delineata nei progetti di Doctor 3, di fusion tra jazz e "pop", intrecciando in totale, ispirata libertà, le emozioni delle melodie note e meno note della musica "leggera", con il supporto della sua virtuosistica tecnica strumentale che in questo album emerge con veemenza senza mai compiacersi di se stessa, ma attentamente a servigio della comunicazione con l'ascoltatore.

Nel 2003 è invece uscito "Lirico" , improvvisazioni su temi tratti dall’opera lirica presentato a Umbria Jazz e stampato dall’etichetta Egea. Lo spettacolo, dopo l’esibizione di Perugia è stato messo in cartellone al Festival jazz di Montreal.
Ingressi: interi Euro 15,00, ridotti e Soci Soc. R.Fioravanti Euro 12,00. Giovani Studenti e Giovani Allievi della Scuola di Musica Euro 5,00 (si consiglia la prenotazione 0574.608501) per ulteriori informazioni: 0574.35621 - 348.5181370

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