Il 10 febbraio, ore 17.30, a BZF spazio Vallecchi Editore (via Panicale 61r angolo via Guelfa) si parla di libertà di informazione tra nuovi principati e vecchie sudditanze, prendendo spunto
dai libri: Giornalismo all’italiana di Lucio Lami ed.Ares, L’inganno del Golfo di Lorenzo Bianchi e Giovanni Porzio, ed. Vallecchi , Rapporto sul giornalismo nel mondo tra libertà e persecuzione, a cura di Emanuele Bettini e Anna Antolisei, ed. P.E.N. Club Italiano in collaborazione con Premio Max David.
Intervengono: Lucio Lami, Lorenzo Bianchi, Gabriele Rizza, Emanuele Bettini.
Introduce Elda Torres.
Lucio Lami, presidente del PEN Club Italiano, è giornalista e scrittore. Caporedattore a Epoca e a Il Giornale di Indro Montanelli, come inviato speciale e corrispondente di guerra ha vinto i premi Max David e E.Hemingway. Ha fondato la rivista Commentari, e diretto giornali, tra cui L’Indipendente.
Tra i suoi libri di saggistica: Il grido delle formiche, La scuola del plagio, Dai confini dell’Impero, Morire per Kabul,Giorni di guerra, Giornalismo all’italiana; di storia: Isbuscenskij:l’ultima carica, Garibaldi e Anita corsari, Il re di maggio; il romanzo La donna dell’orso.
Tradotto in Francia, Spagna e America Latina. Insegna giornalismo alla Università Cattolica di Milano.
Lorenzo Bianchi, giornalista e inviato speciale per il Quotidiano Nazionale, è esperto di Medio Oriente e Balcani, ha vinto il premio Saint Vincent. E’ stato prigioniero degli Iracheni a Bassora durante la guerra del Golfo del ‘91, insieme al gruppo di giornalisti di cui faceva parte anche Giovanni Porzio, coautore de L’inganno del Golfo. Ha subito prigionia anche durante il recente, e non ancora concluso, conflitto in corso.
Emauele Bettini, segretario generale PEN Club Italia, resp.
Comitato Pen Scrittori in prigione, giornalista e scrittore tradotto in varie lingue (francese, spagnolo, inglese, greco, maltese, serbo-croato, arabo). Tra i suoi saggi: GLADIO - La repubblica parallela, LA PACE ARMATA - Lettere di un obiettore di coscienza, Rapporto sui fatti di Bronte del 1860, Ramorino, delitto di Stato, Danubio 1848; narrativa: La vergogna di vivere – Racconti; tra i libri di poesia: E poi il bianco, Il fuoco del silenzio, Oltre la polvere, Poesie, Approdo Mediterraneo, Ritorno a Babele.
Gabriele Rizza, giornalista, responsabile della redazione toscana de Il Manifesto, ha fondato e diretto Metrò negli anni 80.