Ai circa 250 ebrei che da Firenze furono deportati ad Auschwitz e che, per la quasi totalità, non fecero ritorno. Ai 385 antifascisti che da Firenze furono deportati soprattutto a Mauthausen, dei quali fecero ritorno solo in 38. A tutte le vittime civili del nazifascismi e a tutti i partigiani, patrioti, deportati politici, ex militari internati e alla Federazione regionale delle associazioni dell’Antifascismo e delle Resistenza. A tutti loro è dedicato il libro ‘Ebrei a Firenze 1938-1944, persecuzione e resistenza: trasmettere la memoria’, curato da Giovanna Bencistà, Silvano Priori e Giovanni Verni, pubblicato dall’Amministrazione provinciale di Firenze, in collaborazione con l’Anfim (Associazione nazionale tra le famiglie italiane dei martiri caduti per la libertà della patria) e presentato oggi pomeriggio, nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi, in occasione delle celebrazioni per la Giornata della Memoria.
Sono stati anche consegnati riconoscimenti per il 50° anniversario dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana. Le celebrazioni legate alla Giornata della Memoria, sono infatti coincidenti quest’anno con il 50° anniversario dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana. Durante l’incontro, gli interventi dell’assessore Riccardo Gori, a nome della Giunta della Provincia, del Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana Ivano Tognarini e, ospite d’onore, del senatore Oscar Luigi Scalfaro, Presidente emerito della Repubblica e Presidente dell’Istituto nazionale per la Storia del movimento di liberazione in Italia.
“Questo libro – ha spiegato l’assessore Riccardo Gori – è stato voluto fortemente dalla Provincia in una stagione in cui si ama relativizzare, ricordare a metà, usare la storia a piacimento ed edulcorare la memoria”. Insieme alle testimonianze vengono riportati documenti ed elenchi che rinnovano il dolore della Shoah: l’elenco dei bambini ebrei fiorentini vittime dell’Olocausto (i più piccoli avevano tre mesi), l’elenco dei docenti sospesi nell’ateneo e nelle scuole medie superiore, la mappa degli Istituti religiosi che hanno ospitato e nascosto ebrei negli anni 1943-1944 a Firenze, una relazione sui fatti accaduti di Eugenio Artom, riproduzioni di documenti che mostrano come anche l’Intendenza di Finanza fiorentina contribuì all’individuazione degli ebrei coinvolgendo nella ricerca anche le autorità comunali della provincia.
Presso la prefettura di Firenze funzionava un ‘Ufficio affari ebraici’ dedito alla cattura degli ebrei ed al sequestro dei loro beni. Anche sui più modesti giornali fascisti di provincia non mancarono di comparire ripetutamente articoli contro gli ebrei: alcune pagine sono riprodotte nel volume. “Non possiamo dimenticare né fatti né cause né complicità – ha scritto nell’introduzione il Presidente della Provincia Michele Gesualdi - Oggi le enormi ingiustizie e tensioni mondiali, le guerre, il terrorismo, in un mondo così globalizzato, provocano inquietudini e insicurezze molto forti e diffuse, nel solco delle quali germinano tendenze pericolose: si manifestano fantasmi dal volto antico, animati dall’odio per il diverso (qualsiasi sia la forma di questa diversità).
Non dimentichiamo mai che l’antisemitismo e l’odio per il diverso furono elementi portanti delle ideologia nazista e fascista che, con le leggi razziali, non solo prepararono la soluzione finale, ma produssero, a tutti i livelli, atteggiamenti e mentalità ignobili che tuttora persistono”.