Sara' presentato in anteprima mondiale a Firenze, verso la fine di aprile, alla presenza dell'attore protagonista Joe Mantegna, il film ''Pontormo'', ispirato alla vita del celebre pittore fiorentino. Allievo dapprima di Andrea Del Sarto e poi suo rivale, è il più grande rappresentante del primo manierismo fiorentino. Artista tormentato, introverso, sempre sperimentale, spicca non solo per una particolare ricerca delle forme e delle tinte rare, ma anche per l'originalità della vita privata: viveva, solo, in un'alta casa, nella camera all'ultimo piano raggiungibile solo per una scala ritirabile per mezzo di una carrucola.
Il suo Diario (1554-56) è un manifesto delle sue nevrosi Il film girato nell'estate del 2002 nel capoluogo toscano, e' stata prodotto dalla Palamo Film e dalla Starplex con il contributo del Dipartimento Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, per la regia di Giovanni Fago. Il film, ambientato nella Firenze rinascimentale del '500, racconta gli ultimi mesi di vita del pittore Jacopo Carucci, meglio conosciuto come il Pontormo, e si basa su alcune pagine del diario personale dello stesso pittore.
Al centro della storia il rapporto tra il Pontormo e la sua musa ispiratrice, Anna, una giovane esule fiamminga diventata muta perche' durante la Guerra delle Fiandre le e' stata tagliata la lingua.Anna e' accusata di stregoneria: sembra che abbia ucciso il sorvegliante dell'arazzeria dove lavora, responsabile della morte di un bambino a cui la donna era molto legata. Il gesto di Anna e la sua ''eresia'' avrebbero scatenato l'ira di Dio, che si vendica sugli uomini scatenando la peste. Pontormo, giunto ormai all'eta' di 61 anni e vicino alla morte, realizza quanto sia preziosa la vita di un essere umano e decide di esporsi per difendere la donna come mai aveva fatto prima.
Come cittadino di Firenze e pittore di fama internazionale, decide di testimoniare in favore di Anna, donna disperata che secondo l'opinione pubblica non ha diritto a vivere. .Il tema dello straniero, portatore di una cultura e di una religione diverse, e proprio per questo ritenuto pericoloso e altro, e' uno dei tanti spunti storici che rende questo film storico estremamente moderno e attuale. Ci auguriamo che il film riesca a costruire una storia credibile di questo particolare artista, senza cadere in quella ricerca del pittoresco che ha spesso caratterizzato le biografie d’artista nella storia del cinema
Alessandro Lazzeri