La richiesta è partita ufficialmente dai Sindaci di Firenze Leonardo Domenici e di Gubbio Orfeo Goracci, ma alla richiesta hanno subito aderito il presidente della Regione Toscana ed una serie di esponenti del mondo politico, intellettuale, artistico, editoriale e giornalistico. L’art. 59 della Costituzione consente, infatti, al Presidente della Repubblica di investire della carica di senatore a vita cinque personalità per aver illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, artistico e letterario.
L’adesione nasce dalla volontà di riconoscere un titolo nazionale ad un poeta, artista, critico e intellettuale, che con la sua opera ha attraversato gran parte del secolo appena trascorso e che ancora oggi, alla soglia dei 90 anni, continua a produrre testi e prosa.
Non esiste un poeta di così lungo corso e sempre in ascolto come è Luzi, il cui itinerario poetico è iniziato nel 1935 con la prima raccolta “La Barca”. Un autore che si è sempre prodigalmente speso per la cultura italiana, un poeta presente nella vita del nostro paese, in una parabola che lo ha visto dialogare, tra i tanti, con Montale e Betocchi e in tempi recenti con Viviani, De Angelis, Venturini.