«Questa decisione del difensore civico regionale spazza via un "balzello" che aveva reso l'acqua più un lusso da pagare a caro prezzo che un bene primario, facilmente accessibile». E' quanto ha dichiarato la capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri a proposito «della bocciatura, da parte del difensore civico della Regione, del deposito cauzionale sui consumi imposto da Publiacqua». «Da sempre - ha aggiunto la Sgherri - ci eravamo espressi sulla illegittimità di questo canone: quando fu affrontata la scelta del Comune di affidare ad un altro soggetto la gestione mai si era discussa l'imposizione ai cittadini di un deposito cauzionale che scaricava ancora una volta i costi della privatizzazione sulle spalle dei cittadini e dei lavoratori».
«A Publiacqua c'è anche un altro grave problema - ha aggiunto la capogruppo di Rifondazione Comunista - ben cinquanta lavoratori risulterebbero in esubero. Su questo presunto piano di riorganizzazione presenteremo un'interrogazione urgente a difesa dei posti di lavoro e dello stesso futuro dell'azienda ma chiederemo anche il ritiro del deposito cauzionale sui consumi».