L'esperienza artistica di questo musicista e compositore francese ha inizio nella fine degli anni settanta con produzioni elettroniche d'avanguardia. Il suo ultimo lavoro Strong Currents, si presenta come la sintesi della sua trentennale esperienza. Un lavoro estremamente curato persino nella confezione che contiene oltre al CD anche un bel book di quasi cento pagine con una densa intervista a Zazou, ed un piccolo saggio di Giampiero Bigazzi dal titolo quanto mai evocativo, Stare sul confine.
Il riferimento immediato è alle contaminazioni continue che hanno caratterizzato l'esperienza artistica del musicista, il suo modo di costruire la musica traendo ispirazione dai suoni che provengono dalle diverse culture del pianeta.
Strong Currents si configura come una costruzione intimista che scuote la sensibilità emotiva dell'ascoltatore.
Dodici tracce costruite con un ricercatissimo tappeto di suoni da cui si stagliano dodici voci femminili di grandissimo pregio. Tra queste è doveroso ricordare: Laurie Carson, Melanie Gabriel, Laurie Anderson e la nostra Irene Grandi.
L'uso delle nuove tecnologie digitali deve essere considerato quindi come l'impiego di strumenti in grado di esprimere il panorama interiore. Cambiano i mezzi per trasmettere
contenuti emotivi, ma non l'attitudine alla ricerca.
[U. T.]