Firenze si colloca in buona posizione: è 12ma. A scattare la fotografia sul Pil nei comuni italiani e' il Censis, che ha preso in esame i dati del 2000. Sul fronte dei distretti industriali e' molto marcata la forbice tra le due grandi aree del Paese, con l'81% del prodotto concentrato nel Centro-Nord e il restante nei 15 distretti meridionali. Al primo posto svetta la Brianza comasca e milanese specializzata nell'arredo, con 9,1 miliardi di euro prodotti nel 2000, che nel 2003 potrebbero aver raggiunto i 9,3 miliardi.
Seguono il polo tessile di Prato e quello della ceramica di Sassuolo.
"Lo studio del Censis conferma che a Firenze si è messo in moto un meccanismo virtuoso che di fatto contribuisce allo sviluppo non solo della nostra città ma dell'intera Toscana, con un apporto importante anche al prodotto interno lordo del nostro paese". E' il commento del sindaco Leonardo Domenici ai dati forniti dalla ricerca del Censis "La ricchezza del territorio italiano", che fra tutti i Comuni pone Firenze al settimo posto per Pil complessivo e al 12° posto per Pil pro-capite, prima di altri grandi o tradizionalmente ricchi centri del paese.
Un risultato che lo stesso Censis definisce particolarmente lusinghiero, tenendo conto anche che Firenze, per numero di abitanti ed estensione del territorio, è il più piccolo dei comuni metropolitani italiani. "Le risorse, gli investimenti, le iniziative messe in campo in questi ultimi anni - aggiunge Domenici - stanno facendo crescere la nostra città, non solo nei settori per noi più tradizionali come il turismo, ma anche per quanto viene fatto nel comparto dei lavori pubblici, con il grande processo di trasformazione urbana, o nel welfare, dove si è particolarmente concentrata l'attenzione dell'amministrazione.
Questi risultati sono merito dell'intera città".