La Meacci va alla guerra prima assoluta
di Francesco Niccolini, Anna Meacci e Dodi Conti, regia di Enzo Toma
Progetti Dadaumpa S.r.l Promozione e Distribuzione, si ringrazia il Teatro Petrella di Longiano e Armunia di Castiglioncello
La storia d’Italia, seconda parte: dopo aver affrontato con “Bignami. Cinquant’anni di storia slealmente accaduta” l’arco di tempo che va dalla marcia su Roma alla Strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, Anna Meacci, Francesco Niccolini e Dodi Conti riprendono il viaggio nella complessa, contorta ed ambigua storia del ventesimo secolo, concentrandosi sull’ultimo ventennio del secolo e del millennio.
La cosa si fa ancora più delicata e difficile, ma il successo di “Bignami”, le quasi cento repliche in tre stagioni, autorizzano al coraggio. Il pretesto è divertito e scherzoso – come è naturale per il teatro di Anna – ed il pretesto si chiama Carlo Maria Cipolla, con il suo saggio divertentissimo e straordinario “Le leggi fondamentali della stupidità umana”, attraverso il quale, con un tono serissimo e scientifico, il grande storico recentemente scomparso affronta i problemi sociali e la scomposizione antropologica del mondo.
Anna ci mette il resto, cioè gli esempi: ed in questo universo sottosopra diviso nelle quattro categorie degli Intelligenti, gli Sprovveduti, gli Stupidi ed i Banditi, la storia recente offre infinite occasioni di conferma.
Così Anna Meacci scopre il lato oscuro di se stessa, la parte incontrollabile: la stupidità, di cui tutti siamo tragiche vittime. Scavando i sacri testi che vanno da Arundhati Roy a Michael Moore, da Ennio Flaiano a Albert Einstein, Anna rilegge la propria vita e quella di alcuni amici, da quelli di infanzia a simpatici compagni di merende: Warren Anderson, presidente della Union Carbide (protagonista del più grande disastro chimico della storia, a Bhopal in India), Kennet Lay, presidente della Enron (protagonista del più grande fallimento della finanzia statunitense), Giorgino doppiow Bush, ex presidente della Arbusto, azienda petrolifera fallita (che quando c’è un disastro, lui non manca mai).
Lo spettacolo non è adatto a deboli di cuore e persone troppo sensibili. Forse non è adatto nemmeno a chi pensa che Chirac sia a capo di un complotto comunista.
Biglietti € 10 intero, € 8 ridotto soci arci e coop
€ 6 ridotto: under 18 over 65, € 1 ridotto staff
TEATRO DI RIFREDI
da martedì 13 a sabato 17 gennaio ore 21.00 -
domenica 18 ore 16.30
Flötz Production
RISTORANTE IMMORTALE
o sulla precarietà dell’esistenza, opera teatrale creata e interpretata da Paco Gonzalez, Bjorn Leese, Ilka Vierkant, Hajo Shuler, Michael Vogel
Da qualche parte tra paradiso e inferno al centro dell’universo e in culo al mondo c’è il RiStorante Immortale un microcosmo con camerieri ma senza clienti, un luogo senza senso ma con personale instancabile, un’allegoria in quattro quadri assurdi senza un attimo di tregua, senza tempo per riprendere fiato fra carambolesche situazioni e velocissimi cambi di scena.
Ristorante Immortale è uno spettacolo ricco di poesia, arte, musica, magia, clowns e maschere, un susseguirsi fantastico di ruoli e di giochi in maschere.
Dalla prima rappresentazione dell’aprile 1998 nella "Maschinenhaus" di Essen, il Ristorante Immortale ha viaggiato in tutta Europa ed e’ stato rappresentato in Francia, Spagna, Svizzera, Austria, Germania e Gran Bretagna.