LIVORNO - In segno di riconoscenza un gruppo di tifosi del Livorno, riconducibili a quelli che in curva sud espongono gli striscioni “Compagni livornesi” e “Boia deh”, hanno regalato al goleador e capitano morale della squadra amaranto, Igor Protti, la copia di un pallone d’oro. L’idea è stata evidentemente ripresa, per non dire copiata, da quanto lanciato esattamente un anno fa dal periodico di approfondimento sportivo Amaranta, diretto dal giornalista professionista Marco Ceccarini, che nel numero di dicembre 2002 aveva pubblicato un editoriale proprio per sensibilizzare la città sull’importanza simbolica di regalare un pallone d’oro al campione amaranto.
Il giornale si era anche fatto promotore dell’iniziativa. Tale idea era poi stata rilanciata qualche mese più tardi dallo stesso periodico e ripresa dall’agenzia giornalistica nazionale Calciopress. Un volantino che invitava a realizzare tale iniziativa venne diffuso all’interno dello stadio Picchi il giorno dell’ultima partita del Livorno dello scorso campionato, quella contro l’Ancona, che doveva segnare l’addio al calcio di Protti. Sembrava che nessuno avesse fatto caso a tale idea.
Ma invece, evidentemente, non era passata inosservata. L’idea era più che buona. E quelli della curva sud, quelli degli striscioni “Compagni livornesi” e “Boia deh”, hanno ritenuto che poteva, anzi doveva, essere rubata. Peccato che non abbiano avuto la sensibilità di contattare coloro che quel pensiero l’avevano avuto per primo e lanciato, nemmeno per invitarli alla manifestazione!