Tutti precettati gli autisti dell’Ataf, obbligati dal prefetto di Firenze a lavorare regolarmente fino a mercoledì. Oggi proseguonola protesta in altre forme e stasera si riuniranno in assemblea.
Autobus invece fermi a Siena per la protesta dei dipendenti del Tra In, l'azienda senese di
trasporto pubblico, contro il nuovo contratto di lavoro. All'assemblea nella sede dell'azienda è intervenuto anche il sindaco Cenni. Disagi per
gli utenti, mentre i vertici aziendali stanno incontrando il prefetto: gli autisti potrebbero essere precettati.
A Grosseto oggi assemblea dei lavoratori della Rama Trasporti: domani forse disagi.
"La chiusura della difficile vertenze degli autoferrotranvieri, che ci auguriamo abbia stemperato una situazione di comprensibile forte tensione, ha messo in evidenza il sottofinanziamento del trasporto pubblico locale.
Da anni - afferma a Firenze il capogruppo dei Verdi in consiglio comunale, Alessio Papini- città come Firenze hanno bisogno di potenziare la propria rete di trasporto pubblico offrendo più servizi anche in orario serale e per questo è necessario individuare intese con i sindacati e nuove fonti di finanziamento. La speranza è di poter contare, in futuro, su un trasporto pubblico interamente finanziato dalle imposte sul carburante in modo da ridurre le spese di biglietti e abbonamenti per studenti e lavoratori".
"Ci si accanisce contro i lavoratori del trasporto pubblico -afferma un documento RdB –CUB Rappresentanze Sindacali di Base Enti Locali di Firenze- che giustamente hanno scioperato e scioperano per la difesa del potere di acquisto dei loro salari e per il rinnovo del contratto, tentando di criminalizzarli, ricorrendo a strumenti coercitivi come la precettazione, le denunce e le minacce.
Ma che cosa sta accadendo nel nostro paese? Cerchiamo di spiegarlo e di farlo capire in poche parole: 10 anni di concertazione e politica dei redditi voluta da Governi e Sindacati Confederali è miseramente fallita, perché ha prodotto un impoverimento generale dei salari e delle retribuzioni dei lavoratori, mentre ha permesso ai datori di lavoro di accumulare ricchezza attraverso la compressione dei salari, l’introduzione del lavoro flessibile, gli sgravi fiscali, la pace sociale. Quindi oggi la lotta dei lavoratori autoferrotranviari che ha messo in crisi la pace sociale voluta da governi e sindacati, è anche la nostra lotta, perché non dimentichiamolo che ancora non abbiamo preso un Euro del nostro contratto scaduto il primo gennaio 2002 e che fra pochi giorni il 31 dicembre 2003 sarà nuovamente scaduto".