FIRENZE- Il 10% della popolazione toscana è obeso, il 20% in sovrappeso. Si tratta quindi di un problema che interessa più di un milione di persone, che a causa di questa patologia hanno in genere numerose complicanze che vanno dal diabete, all’ipetensione, a problemi cardiaci. E’ per questo che la Regione insieme al “Centro multidisciplinare per la diagnosi e la terapia dell’obesità e dei disturbi del comportamento alimentare” dell’Azienda ospedaliera pisana, ha stilato un protocollo diagnostico e terapeutico rispetto all’obesità.
“Abbiamo voluto dare – spiega l’assessore regionale al diritto alla salute, Enrico Rossi – un nuovo contributo alla diffusione di stili di vita più sani. Un percorso che è iniziato con la campagna per una corretta alimentazione rivolta a tutti i bambini toscani tra i 5 e gli 11 anni e alle loro famiglie. Proseguiamo oggi con un approccio multidisciplinare che si propone di utilizzare le strutture termali esistenti nella nostra regione, insieme ai molti centri dedicati alla cura di questo problema”.
Il metodo proposto passa attraverso i medici di famiglia che indirizzano i pazienti verso i centri specializzati in funzione presso ogni azienda ospedaliera.
Qui viene proposto loro un approccio rieducativo del comportamento alimentare e dell’attività fisica, calibrato su ogni singolo caso. La proposta elaborata prevede undici giorni di trattamento multidisciplinare presso un istituto termale, oppure presso il centro stesso. Il primo giorno il paziente viene sottoposto ad una serie di esami (ecografia, elettrocardiogramma, esami ematochimici, ecc.) e ad una visita, volti a determinare l’entità del problema. Seguono alcuni test psicologici, una valutazione dietetica, una ribilitativo motoria e l’intervento di uno psicologo.
Nei giorni successivi viene preso in carico per quattro ore al giorno da un dietologo e per altrettante ancora da uno psicologo. Il programma di attività fisica prevede anche esercizi in palestra, in piscina e all’esterno, lungo un percorso verde. Dopo una settimana di trattamento il paziente viene nuovamente sottoposto ad esami di controllo, ad una visita e ad un colloquio finale.
“Il nostro approccio – spiega il prof. Aldo Pinchera, direttore di endocrinologia universitaria presso l’Azienda ospedaliera pisana – è quello di abbinare la corretta alimentazione all’attività fisica, favorendo l’interazione tra medico e paziente, perché l’ospedale cura, ma è fondamentale puntare sulla prevenzione e sulla riabilitazione, per evitare problemi più grossi come la necessità di un intervento chirurgico quando la patologia ha assunto livelli tali che non è possibile fare altrimenti.
Contiamo molto sul contributo che possono fornire sia le scuole che i medici di famiglia”.
L’obiettivo è quello di proporre stili di vita che permettano a chi è obeso o in sovrappeso di imparare a controllare il proprio regime alimentare e migliorare la propria attività fisica, adeguandosi a comportamenti che possano essere mantenuti al rientro nel proprio ambiente di vita o di lavoro. Il “pacchetto salute” proposto ha un costo di circa 1.300 euro, 500 dei quali saranno a carico dell’Azienda sanitaria e 800 del paziente.
Se il trattamento si svolgerà presso uno stabilimento termale la spesa prevista a carico dell’utente per undici pernottamenti è di 836 euro. "Al di là della validità dal punto di vista sanitario - afferma l'assessore al commercio, turismo e terme Susanna Cenni - credo sia il caso di sottolineare l'importanza dell'iniziativa che viene presentata oggi anche dal punto di vista della valorizzazione complessiva del sistema termale della Toscana. E' un'iniziativa che si pone in sintonia con l'impegno della Regione che, da tempo, sta lavorando per dare risposte al bisogno di innovazione del settore e alla necessità di fare fronte alle sempre crescenti richieste da parte dei cittadini che, sempre più spesso, cercano nelle terme una pratica salutistica a tutto tondo.
Su questo stiamo avviando un confronto con tutti i soggetti interessati a cominciare dalle aziende termali". (tc)