FIRENZE - “E’ già molto difficile per i pendolari toscani sopportare questa perdurante situazione di disagio. Ma è inaccettabile che si continui a anche a privarli di un diritto elementare: quello di essere informati sui tempi e i motivi del ritardo”. Così l’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti commenta quanto accaduto negli ultimi due giorni in particolare agli utenti delle linee Firenze-Empoli-Pisa e Firenze-Pistoia-Lucca-Viareggio, in cui alcuni convogli sono arrivati a destinazione con ritardi di oltre un’ora.
“Secondo quanto emerso dalle nostre verifiche con Trenitalia e Rfi (Rete ferroviaria italiana) la maggior parte dei disservizi ha avuto origine dal nodo Olmatello-Rifredi, e più limitatamente a Rigutino (Arezzo), sia per guasti agli scambi dovuti a eventi atmosferici (il ghiaccio) sia per lavori attualmente in corso. In particolare i guasti sommati ai lavori sullo snodo di Rifredi hanno avuto ripercussioni gravi per i collegamenti con Pisa e gravissime per quelli con con Pistoia e Lucca. Peccato che queste informazioni non siano state fornite in tempo reale ai cittadini interessati.
Non è affatto piacevole restare per ore in stazione senza sapere se, quando e come arriverà il treno che aspettiamo, come pure viaggiare ignari di quando giungeremo a destinazione”. “Con Trenitalia – prosegue Conti - abbiamo aperto vertenze sui principali motivi del disservizio, i ritardi, le soppressioni, il sovraffollamento: anche la mancata informazione, per noi, si inserisce tra le carenze che giudico molto gravi e sulle quali la nostra posizione sarà sempre più dura, sin dal prossimo contratto”.
Ma qual è la causa di questa mancato servizio all’utenza? Per l’assessore all’origine non vi sono problemi tecnologici, ma organizzativi: “Dipende, in molti casi, da una mancanza di comunicazioni tra la società di Fs che gestisce la infrastruttura e quindi i binari e le stazioni (Rfi) e quella che gestisce i servizi (Trenitalia). Così, nel caso dei ritardi degli ultimi giorni essi sono avvenuti per i guasti alle linee (gestite da Rfi): è un buon motivo perché Trenitalia non informi i cittadini? Al momento della divisione tra le due strutture questa difficoltà era comprensibile; oggi non più: questo vuoto di comunicazione interna ha per unico risultato quello di penalizzare i cittadini.
Per questo scriverò una lettera al presidente di Fs Giancarlo Cimoli: la divisione di Fs in società non deve avere ricadute negative sul cittadino, né diventare motivo di un comodo scaricabarile di una nei confronti dell’altra. Inoltre vi deve essere un maggior capacità di Trenitalia di fronteggiare le situazioni di emergenza: alcuni disagi, affrontati tempestivamente, potrebbero essere almeno attenuati”. (mo)