Sta per diventare realtà l'Incubatore per le imprese ad alto potenziale di sviluppo che a partire dal prossimo febbraio offrirà a quindici piccole aziende, specializzate nei settori dell'information e communication technology, delle biotecnologie, delle tecnologie meccaniche e energetiche, l'occasione di nascere e svilupparsi. Il progetto dell'Incubatore, promosso dagli assessorati alle attività produttive e all'innovazione e alle nuove strategie di sviluppo, nasce nell'ambito di una rete di centri per l'innovazione imprenditoriale tra Sesto Fiorentino e Firenze, che vede protagonisti oltre al Comune, anche la Provincia, la Camera di Commercio e l'Università di Firenze.
Tramite un bando pubblico state selezionate quindici imprese che potranno beneficiare per lo start up (l'inizio) di una serie di servizi: dalla disponibilità di una sede, a prezzi molto inferiori a quelli di mercato, in uno dei locali dell'immobile di 1070 metri quadri dell'Incubatore, in via della Sala a Brozzi, a una serie di facilitazioni come l'accesso alla rete Intranet, la consulenza finanziaria, legale, fiscale, societaria e di mercato, la segreteria, il servizio amministrativo e l'assistenza alla richiesta dei finanziamenti.
Il bando si è chiuso e sarà una Commissione tecnica a scegliere, anche con la redazione di un appropriato piano di impresa, le aziende che potranno trovare posto nell'Incubatore, che l'Amministrazione comunale ha finanziato con 1 milione e 460mila euro. "E' un progetto che era nel piano delle cose da fare e che si realizza entro il mandato. Siamo soddisfatti - ha spiegato l'assessore alle attività produttive Francesco Colonna - per il significato che l'iniziativa assume dal punto di vista occupazionale, ma anche per il tipo di occupazione, quella nel settore dell'alta tecnologia, che viene promossa, nel pieno rispetto degli indirizzi che l'Amministrazione comunale si è data.
A questo punto la nostra speranza è che le aziende che entreranno nell'Incubatore, dopo due anni, il periodo di rotazione previsto, possano camminare con le loro gambe, come accade nei settori ordinari, dove a Firenze registriamo una percentuale di permanenza delle micro-imprese promosse dal Comune che sfiora l'80%". "Sono oltre 50 le aziende che hanno manifestato interesse per questa esperienza che mira a realizzare nella zona della Piana, intorno al Polo scientifico universitario di Sesto Fiorentino una sorta di piccola Silicon Valley fiorentina - ha sottolineato l'assessore all'innovazione e alle nuove strategie di sviluppo Simone Tani - .
Il secondo Incubatore, infatti, sarà realizzato, entro il 2005, proprio all'interno del Polo universitario. Offriamo alle imprese che stanno nascendo e che sono specializzate nella creazione di prodotti o servizi innovativi, dai software gestionali ai prodotti multimediali, e nella fornitura di know how, una struttura altamente tecnologizzata, che ha, ad esempio, la più alta connettività e che garantisce un collegamento diretto con l'esterno in banda larga a 1 gigabit". Le aziende che entreranno a fare parte dell'Incubatore dovranno pagare solo i costi delle utenze consumate (elettricità, telefono, riscaldamento e condizionamento dell'aria) e potranno usufruire di uno spazio compreso tra i 25 e i 50 metri quadri o più grande, con un contributo che va, a seconda dei casi, dai 200 ai 300 euro mensili.
(vp)