Anche il borgo medioevale di Castelnuovo Val di Cecina, uno dei più importanti e meglio conservati della Toscana, diventerà il primo borgo
italiano completamente "Teleriscaldato". Un intervento innovativo, di
riqualificazione dell'antico centro abitato, al quale sta collaborando
l'Università degli Studi di Firenze.
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A Castelnuovo Val di Cecina, ultimo comune della provincia di Pisa al
confine con la provincia di Grosseto, che conta circa 2500 abitanti, dove
sorge uno dei più importanti e affascinanti borghi medioevali della Toscana,
sono in corso i lavori per portare il Teleriscaldamento in tutte le
abitazioni.
In Toscana la geotermia è una grossa risorsa: grazie a questa
fonte alternativa viene prodotto il 24% dell'energia elettrica regionale e
circa il 2% dell'energia elettrica nazionale, per la maggior parte (circa
l'80%) prodotta nel comune Castelnuovo Val di Cecina e nel limitrofo comune
di Pomarance.
Cos'è il teleriscaldamento
Il Teleriscaldamento è una forma di riscaldamento che utilizza il calore
geotermico a bassa entalpia, quello non idoneo per la produzione di energia
elettrica.
Mediante un apposito scambiatore, il calore geotermico scalda
l'acqua prelevata dall'acquedotto fino ad 85° - 90° C, acqua che viene
distribuita a tutti gli utenti per il funzionamento degli impianti di
riscaldamento ad uso domestico. Dalle singole case, poi, l'acqua viene
restituita allo scambiatore a circa 65° - 70° C di temperatura per rientrare
nel circuito chiuso che produrrà nuovo riscaldamento.
Il termine "Tele" riscaldamento indica che il calore viene trasportato:
l'acqua arriva infatti già calda alle abitazioni per il funzionamento dei
radiatori contrariamente a quanto avviene solitamente negli impianti
domestici, dove è presente una caldaia che riscalda l'acqua utilizzando come
combustibile il metano.
Il fatto che per il Teleriscaldamento non venga utilizzato nessun
combustibile fa sì che non vi siano emissioni gassose di nessun tipo,
soprattutto di CO2, responsabile dell' "effetto serra", e, inoltre, la
condensa del vapore geotermico , unico prodotto di risulta, viene
reiniettata nel sottosuolo a grandi profondità.
Un sistema insomma ad
Inquinamento Zero.
Un riscaldamento innovativo in un borgo medioevale
Il Paese non era nuovo a questo tipo di riscaldamento: già a partire dal
1985 sono iniziate le prime esperienze pilota e via via tutto il paese
nuovo si è dotato di teleriscaldamento. Castelnuovo è stato infatti il primo
paese in Italia a sfruttare l'energia geotermica a questo scopo, seguita
dalle città di Ferrara e Brescia, anch'esse parzialmente teleriscaldate.
La novità è che adesso, ad essere teleriscaldato sarà tutto il borgo
medioevale, uno dei più grossi ed integri esistenti in toscana, tutto
arroccato sul monte, a 580 mt.
di altitudine, con stradine concentriche,
case in pietra, chiesette, antiche fonti e scalette dove fino a pochi anni
fa gli abitanti salivano sul dorso dei ciuchi.
Un'impresa, dunque, far passare per il borgo medioevale i tubi del
Teleriscaldamento, veramente ardua, anche perché l'obiettivo ovviamente,
oltre l'Inquinamento Zero, è che questo notevole patrimonio storico e
ambientale rimanga integro. A tale scopo è stata coinvolta l'Università
degli Studi di Firenze.
Decine di operatori, coordinati dai docenti Arch.
Piergiorgio Malesani e
Arch. Roberto Sabelli, stanno in questi giorni fotografando il borgo in ogni
suo lato, numerando manualmente, ad una ad una, le pietre del borgo per
consentire il passaggio dei tubi, pietre che poi, andranno riposizionate
esattamente nella sede di circa 600 anni fa.
Il risultato sarà di vedere il borgo realmente come si presentava nel
medioevo, senza più elementi della modernità, come tubi, cavi elettrici,
telefonici o altre condutture, che, con l'occasione, saranno completamente
interrate.
Il Borgo, dotato di Teleriscaldamento, verrà di nuovo reso
accessibile a turisti e visitatori nella prossima primavera.
Grazie a questi lavori, che verranno completati ad aprile 2004, Castelnuovo
Val di Cecina sarà il primo paese italiano completamente riscaldato con
calore geotermico.
Il calore geotermico era utilizzato in antichità a scopi termali
Nel mese di Gennaio, nella frazione di Sasso Pisano, verrà inaugurato un
sito archeologico di grande importanza: un Complesso termale etrusco
risalente al III secolo a.C., di grande rilievo, del quale sono stati
riportati alla luce vasche per la balneazione, edifici di accoglienza,
luoghi di culto.
Terme molto importanti nel periodo dal III secolo a.C. fino
al IV secolo d.C., tanto da essere segnalate nella famosa Tabula Itineraria
Peutingeriana, (una tavola geografica militare del III secolo d.C. che
descriveva i confini di tutto l'Impero romano) nella quale il sito di Sasso
Pisano è segnalato come Aque Populonie o Aque Volterrane. Segno evidente che
gli antichi avevano già scoperto la piacevolezza delle acque che qui
sgorgano naturalmente a 60-70 gradi centigradi e del lieto vivere a
Castelnuovo Val di Cecina.
Il turismo: nuova risorsa per l'economia di Castelnuovo
I ritrovamenti archeologici, unitamente a questi miglioramenti alla qualità
dell'aria, all'aspetto del borgo medioevale, e in generale alla qualità
della vita del paese, faranno sì che Castelnuovo Val di Cecina, per anni
tutta dedita alla produzione di energia elettrica geotermica che
monopolizzava l'economia del paese, divenga anche una meta turistica di
sicuro interesse.
Il paese, inoltre, sorge in una zona incontaminata, ricca di boschi e
paesaggi naturali, che guarda verso il mare, sia nel versante grossetano
dove, a pochi chilometri di distanza si incontra la costa maremmana e
Follonica, sia nel versante livornese, dove si incontrano località termali
come Venturina, cittadine etrusche come Populonia e le coste del Golfo di
Baratti.
Senza considerare l'enorme offerta storico-artistica del
territorio.
Castelnuovo Val di Cecina è dunque destinata a diventare una di quelle mete
"cult" del turismo italiano e internazionale grazie al suo paesaggio, alla
qualità dell'aria (oltre al riscaldamento ecologico il borgo medioevale è
completamente inaccessibile alle auto), alle sorgenti di acqua calda, alla
buona gastronomia. Una valida alternativa per quanti amano la Toscana e
prediligono località poco conosciute e ancora tutte da scoprire.