Torna sul palco dell’Auditorium FLOG di Firenze una delle più belle ed originali voci del panorama musicale italiano: CRISTINA DONA’ e la sua band saranno in concerto al Poggetto sabato 6 Dicembre, protagonista di un live intenso che propone vecchi e nuovi brani tratti dall’ultimo Cd uscito lo scorso aprile.
La vita artistica di CRISTINA DONÀ nasce ufficialmente nel 1991, quando, chitarra a tracolla e voce indimenticabile, apre un difficile concerto degli Afterhours: l’album che la band di Agnelli sta promuovendo si intitola “During Christine’s Sleep”.
Cristina aveva incontrato Agnelli e altri esponenti importanti della scena milanese, come Mauro “Gio” Giovanardi (allora cantante dei Carnival of Fools), all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, durante l’occupazione del 1990. La figura di Manuel Agnelli è subito stimolante per la creatività dell’artista milanese di origine venete: la invita a scrivere canzoni proprie, da affiancare alle cover e a tenerlo aggiornato sugli sviluppi. Negli anni seguenti, CRISTINA DONÀ, da sola o con i Lullemat suona intensamente nel circuito dei locali e delle rassegne estive lombarde; nel 1995 scrive di getto quasi tutte le canzoni del primo album, ricontatta Agnelli e così si arriva alla registrazione di TREGUA, in sole tre settimane all’inizio del 1996 con la produzione dello stesso Manuel e l’aiuto di alcuni dei più importanti musicisti della nuova scena Rock nazionale.
Cristina inizia anche a far parlare di sé a livello nazionale, quando nel 1995 arriva tra i sei finalisti del ‘Premio Ciampi’ di Livorno. Anche grazie all’aiuto di Giovanardi e di Cesare Malfatti (ex Afterhours…) dei La Crus, TREGUA segnerà il debutto dell’agenzia di management Mescal nella discografia nazionale.
Nel febbraio 1997 l’atteso album esce nei negozi e ottiene un’accoglienza incredibile da parte dei media, dando il via a un lungo tour (inclusa un’apertura milanese per Ben Harper), che culmina con la conquista di importantissimi riconoscimenti quali la ‘Targa Tenco’ per il “Migliore album d’esordio”, il premio “Max Generation” e la vittoria nel prestigioso referendum annuale di Musica&Dischi come “miglior album d’esordio”: premi ai quali nell’agosto del 1998 si aggiunge il Premio Lunezia come “Miglior autore emergente” per il valore poetico delle canzoni.
Ma il 1997 è un anno ricco di sorprese e segnali per il futuro. A Torino, nell’ambito del Salone della Musica, dopo l’esibizione per la consegna del premio “Max Generation”, Cristina si intrattiene a parlare con uno dei più leggendari musicisti inglesi, Robert Wyatt. Wyatt si dice incantato dal suo live act e pochi mesi dopo, sul prestigioso mensile Mojo, Robert vota TREGUA tra i suoi album preferiti della stagione. E’ l’inizio di un rapporto privilegiato con l’Inghilterra: il noto critico, conduttore radiofonico e produttore Charlie Gillett si innamora dell’album e lo passa alla BBC.
A Torino nasce anche l’idea di un tributo a Robert Wyatt (THE DIFFERENT YOU) per il quale la Donà incide, assieme alla cantante dei C.S.I. Ginevra Di Marco, “Maryan”.
Il secondo album NIDO prende forma nei lunghi mesi trascorsi lontano dai riflettori. Cristina entra in contatto con Mauro Pagani con il quale inizia un lavoro di preproduzione che prosegue e decolla con l’arrivo di Manuel Agnelli, abile nel capire la differente fibra delle nuove canzoni. A differenza di TREGUA, si parte con una band ben rodata (Cristian Calcagnile, batteria e Marco Ferrara, basso) alla quale si aggiunge Lorenzo Corti alle chitarre, tuttora componente del gruppo.
Ma ci sono anche altri amici: Morgan dei Bluvertigo, Marco Parente (con il quale Cristina aveva duettato in Senza voltarsi), il violinista Davide Rossi (Mau Mau, Afterhours, Robert Fripp) e “il grande uomo magico” Robert Wyatt. La collaborazione nasce quando Manuel e Cristina spediscono a Robert alcuni brani nuovi e lui decide di “intervenire” in una delle canzoni più amate della Donà, Goccia; con i suoi particolarissimi treatments, sarà ottima titletrack del futuro EP e video. NIDO esce alla fine dello stesso anno, mentre Cristina Donà debutta anche come autrice per la Oscar Mondadori con il volume di successo APPENA SOTTO LE NUVOLE.
Il tour di Nido la vedrà protagonista sino all’estate del 2001 con oltre 100 apparizioni dal vivo, inclusi gli inviti a suonare in Germania e in Inghilterra.
Sfiorando il disco d’oro, l’instancabile Donà non si risparmia; nell’estate del duemila realizza il video di Goccia, girato sulla costa est inglese, luogo di residenza di Robert Wyatt. Il primo EP di Cristina Donà, oltre a Goccia include Fireworks, una cover di Genesis (capolavoro seventies di Jorma Kaukonen), Terra blu (già edita nel 1996 sulla compilation MATRILINEARE, ormai introvabile) e la traccia del video con Wyatt.
A ottobre, Cristina viene invitata nuovamente all’Ariston di Sanremo perché al Club Tenco ottiene, in veste d’autrice emergente, la “Targa SIAE”. Il 2001 si apre di gran carriera. Dopo alcune date primaverili con Ani di Franco viene invitata (prima esponente della musica italiana) al prestigioso “Meltdown Festival” alla Royal Festival Hall di Londra (il festival si svolge dal 9 al 23 giugno e vede tra i protagonisti David Gilmour). Il direttore artistico di questa edizione è Robert Wyatt e la serata della Donà si svolge con Anja Garbarek e Mark Eitzel e tra il pubblico troviamo Davey Ray Moor, leader e mente del gruppo del momento, i Cousteau.
Moor scrive una recensione entusiasta del concerto di Cristina (in duo con Calcagnile) per il settimanale Musica!, mentre la Donà appare nella tappa di Padova del Tora! Tora! (15.000 persone), l’importante festival itinerante voluto da Manuel Agnelli.
Mentre Cristina è impegnata nella stesura delle canzoni per il terzo album, nel gennaio 2002 suona a Groningen (Olanda) all’interno dell’Eurosonic Festival. Poi, dopo un ulteriore incontro con Davey Ray Moor, la decisione di provare una produzione diversa, e la realizzazione di DOVE SEI TU tra estate e inverno, tra Italia, Inghilterra e le montagne di casa.
Giusto per non smentire il suo ruolo di alto livello nella musica che conta, il 5 ottobre 2002, al Teatro Politeama di Saluzzo (CN), viene insignita del “Premio Grinzane Cavour”, suggellato da uno straordinario evento live, un concerto in “trio” con Marco Parente e Manuel Agnelli (di cui si trova traccia nel primo singolo tratto dal nuovo album, Nel mio giardino).