Un progetto finanziato dalla Regione tramite il Docup per riciclare le acque di lavorazione dell'industria tessile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 novembre 2003 12:30
Un progetto finanziato dalla Regione tramite il Docup per riciclare le acque di lavorazione dell'industria tessile

FIRENZE- Prove di laboratorio, studi e impianti pilota: i ricercatori sperimentano nuove tecniche per riciclare le acque di lavorazione delle industrie tessili. Si affinano le tecnologie, si studiano nuovi metodi di trattamento; l’obiettivo finale è quello di offrire alle aziende del settore impianti all’avanguardia e dare la possibilità anche alle imprese più piccole di riciclare a costi accessibili.
La messa a punto di nuove tecnologie per il trattamento delle acque è solo uno dei filoni di sperimentazione della Tecnotessile, società di servizi e ricerca tecnologica che opera a Prato.

La società è impegnata nell’affinamento delle tecnologie e nell’innovazione, anche in altri settori come la carta, la pelle e la concia, le lavorazioni chimiche e galvaniche.
Tecnotessile è titolare del progetto Arac finanziato dal programma europeo Docup Obiettivo 2 e ha un ruolo di coordinamento per il settore tessile nel progetto Format, anche questo finanziato dal Docup.
I progetti attivati dal Docup, oltre ad essere importanti per le ricerche che realizzano, rappresentano una grossa novità per il metodo.

La Regione, finanziando queste iniziative, ha voluto incentivare l’aggregazione, la collaborazione a rete. Arac e Format, infatti, vedono insieme imprese, Centri Servizi, dipartimenti e centri universitari, enti pubblici e associazioni di categoria.
Si parte dalle richieste e dai bisogni delle imprese e si procede a rete, mettendo insieme tutti i soggetti che, con le loro professionalità, esperienze e saperi, contribuiscono a far crescere il livello delle innovazioni.

Obiettivo finale è il trasferimento di queste ultime alle imprese stesse. Sul riciclo delle acque nell’area pratese è già stato fatto molto in questi anni, non tutte le imprese però sono collegate agli impianti centralizzati di depurazione. Il progetto Arac è partito dai bisogni espressi dalle imprese tessili di piccola e media dimensione e, con le ricerche avviate, non solo per l’acqua ma anche per l’inquinamento atmosferico, si pone l’obiettivo di mettere a punto tecnologie ancora più raffinate e che abbiano un costo equilibrato per le aziende.


Arac e Format sono solo due dei 148 progetti ad alto contenuto innovativo finanziati dalla Regione negli ultimi 18 mesi con i contributi del Docup per gli anni 2000-2006.
Si tratta di progetti finalizzati alla ricerca industriale e precompetitiva, al trasferimento dell’innovazione tecnologica alle piccole e medie imprese e allo sviluppo della società dell’informazione. Complessivamente, attraverso le misure del Docup, sono stati assegnati contributi per 11,5 milioni di euro (oltre 22 miliardi di vecchie lire).


Questi risultati consentono di tracciare un primo bilancio, significativo sia sotto l’aspetto quantitativo che per la qualità. I progetti sono tutti fortemente innovativi. La strategia che guida le politiche della Regione è quella di avvicinare e mettere insieme il mondo delle imprese e il mondo scientifico. I 148 progetti ammessi ai contributi rappresentano in questo senso un’esperienza di grande rilievo.
Visti gli ottimi risultati dei primi bandi del Docup e dei bandi del Piano regionale azioni innovative, la Regione è orientata ad istituire un premio regionale per quelle ricerche industriali fortemente innovative svolte sia da imprese singole che da imprese impegnate in progetti ai quali partecipano anche le Università.(bc)

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