La partecipazione del 29% del capitale sociale di Aeroporto di Firenze SpA (pari a 2.620.078 azioni) è stata ceduta alla società Acquisizione Prima Srl, newco appositamente costituita dal raggruppamento formato da SAGAT (Aeroporto di Torino) - San Paolo IMI Private Equity - Tecno Holding, aggiudicatario della gara pubblica avviata ad inizio 2002. I soci venditori sono il Comune di Firenze per il 15%, la camera di commercio di Firenze per il 4%, il Comune di Prato per il 9% e la Camera di Commercio di Prato per l'1% del capitale della società, che sono stati assistiti dagli advisor finanziari SOCIETÈ GÉNÉRALE, INTERMONTE e MPS MERCHANT con la consulenza dello STUDIO LEGALE NORTON ROSE.
La partecipazione è stata trasferita ad Acquisizione Prima Srl a fronte del pagamento di un prezzo di 11,00 euro per azione, corrispondente ad una valorizzazione complessiva della partecipazione in vendita pari a 28.820.858,00 euro. "Il Comune di Firenze - ha sottolineato l'assessore alle aziende partecipate Simone Tani- - rimane accanto al suo aeroporto, servizio fondamentale per i cittadini e l'economia locale, in un quadro di sostenibilità ambientale ora più definito, dopo l'approvazione delle misure di tutela delle popolazioni limitrofe legate all'approvazione del Master plan aeroportuale .
Il 2003 è un anno storico per la vita dell'aeroporto, avendo in pochi mesi acquisito la concessione quarantennale, la valutazione di impatto ambientale, ed avendo ceduto parte delle quote pubbliche". L'operazione conclusa ha determinato una valutazione di AdF al di sopra dei parametri riconosciuti in operazioni similari in Italia ed in Europa (cessione di pacchetti di minoranza di società aeroportuali) avvenute negli scorsi anni. Il prezzo pagato risulta superiore del 35% rispetto al prezzo di collocamento in Borsa del titolo (Euro 8,10 per azione) avvenuta nel luglio del 2000, nonché superiore di circa il 20% rispetto al prezzo ufficiale del titolo alla data dell'annuncio del rilascio della concessione per la gestione totale dell'Aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze-Peretola per 40 anni.
La gara ad evidenza pubblica per la privatizzazione di AdF era iniziata nel febbraio del 2002 con la pubblicazione del relativo bando. Tutta la procedura è avvenuta nel pieno rispetto degli indirizzi espressi dal consiglio comunale di Firenze. Il perfezionamento dell'operazione di cessione è stato possibile grazie al rilascio dell'autorizzazione da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che a novembre ha notificato al raggruppamento il provvedimento con cui ha deliberato che non vi è luogo a procedere in relazione all'operazione in oggetto.
I soggetti pubblici, composti dalle Camere di Commercio e Comuni di Firenze e Prato, rimangono con il 23 % delle quote azionarie della Società, per continuare a portare il proprio contributo, insieme agli strumenti urbanistici, al futuro dello scalo di Peretola.(lb)