Grandi applausi per Paolo Poli in scena alla Pergola di Firenze per la prima di "Jacques, il fatalista", testo letterario scritto dal filosofo illuminista Denis Diderot nel 1778.
L'attore toscano, in perfetta forma, ha regalato al pubblico fiorentino una performance eccellente ed ha saputo sfruttare al meglio lo sperimentalismo del racconto originale, privilegiando un rincorrersi vorticoso di fatti e fattarelli, interrotto da fantasiose performace canore e da commenti pungenti che anticipano le reazioni del pubblico.
La piece è tutta giocata sulla misoginia, sul travestimento e sulla falsa moralità.
Nel corso del loro viaggio senza meta né scopo, Jacques e il suo padrone incrociano vari personaggi. Tra un incontro e l'altro, tra un intermezzo musicale e un cambio di scene, c'è il tempo anche per raccontare la storia di una strana locandiera amante degli animali e del marito burbero ma generoso, dei raggiri amorosi della marchesa de la Pommeraye (lo stesso Poli) e di un anziano canonico (sempre Poli) che insidia le virtù di una fanciulla e riesce a farla franca facendo incriminare un giovane prete che aveva il compito di coglierlo in fragrante.
Ciascun racconto è un'occasione per parlare di filosofia e di religione, di intrighi e truffe in quel modo brillante e irriverente tipico degli illuministi.
Funziona alla perfezione il gioco di squadra fra Poli e i bravissimi attori che gli fanno da spalla, in primis Orazio Donati che interpreta il padrone senza nome ma anche i sette attori-ballerini che interpretano di volta in volta cavalli, pastorelle, indiani, sirene e odalische, posate antropomorfe e quadri agiografici.
Il tutto è sostenuto dai coloratissimi e immaginifici arazzi di Emanuele Luzzati, dagli splendidi costumi di Santuzza Calì, dalle canzoni di Jacqueline Perrotin, dalle coreografie di Alfonso De Filippis e da Ida Omboni che affianca poli nella stesura del testo teatrale.
In chiusura Poli ritorna in scena per due bis, prima con un balletto in cui come San Giorgio trafigge un dragone in mezzo a cavalieri che montano dei lama, poi con la declamazione di un’esilarante ode di Gregoretti.
Jacques il fatalista si replica alla Pergola di Firenze fino al 5 dicembre.
[Susan Sabatini]