Diritto di voto, attivo e passivo, per le elezioni dei consigli di quartiere per i cittadini stranieri non comunitari residenti a Firenze da almeno un anno. E' quanto prevede la delibera approvata ieri pomeriggio dal consiglio comunale e firmata da tutti i capigruppo della maggioranza, dal presidente del gruppo misto Enrico Falqui e dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri. «Questa importante iniziativa politica - ha spiegato il consigliere dei DS Paolo Imperlati, primo firmatario della delibera - è passata a maggioranza assoluta con l'apporto dei consiglieri dell'opposizione.
Questo è un risultato molto importante: non risulta che altre città abbiano ancora deliberato in tal senso. Dopo l'elezione del consiglio degli stranieri, che si terrà domenica prossima, questa decisione è un'ulteriore apertura di Firenze verso un'auspicabile completa integrazione dei cittadini non comunitari. In fondo è l'auspicio anche dell'Unione europea affinché si proceda ad una reale ed effettiva partecipazione degli abitanti, e non solo dei cittadini italiani, alla vita sociale e politica delle città e si favoriscano strategie di corretta integrazione dello straniero residente, con particolare riferimento allo stranieri extracomunitari».
«Questa è una settimana straordinaria per i cittadini non comunitari - ha sottolineato il consigliere dei DS Gregorio Malavolti - oggi è stata approva questa importante delibera, domenica prossima si voterà per la prima elezione del consiglio degli stranieri. Per questo è auspicabile il coinvolgimento più ampio di tutti per il buon successo di questo importante appuntamento elettorale. Il nostro obiettivo rimane quello di estendere a tutti i residenti il diritto di voto per l'elezione del consiglio comunale».
Questa sera il consiglio comunale ha anche approvato un ordine del giorno che chiede «al Governo ed al Parlamento che si acceleri l'iter per l'esame delle proposte di legge giacenti in Parlamento e che riguardano il diritto voto per le elezioni amministrative ai cittadini non comunitari residenti in Italia».