Verona - Poteva andare peggio, ma alla fine poteva starci anche il colpaccio. In altre parole il Livorno ha ottenuto sul campo del Verona un buon pareggio, un pari maturato nel finale, che grazie alla sconfitta della Ternana, gli ha permesso di agganciare il terzo posto senza perdere punti dalle prime due, Atalanta e Palermo, fermate sul pari anche loro. Gli amaranto, dopo un primo tempo in cui forse hanno sofferto un po' troppo, hanno saputo reagire ottimamente nella ripresa, specie dopo l?inserimento di Chiellini al posto di Doga sulla fascia sinistra. Nei primi quarantacinque minuti, infatti, gli uomini di Mazzarri hanno subito in modo eccessivo il gioco offensivo di un Verona a cui la classifica non sembra rendere giustizia.
Onore al merito a mister Salvioni che con questi ragazzi sta facendo davvero un buon lavoro. Nonostante ciò, anche nel primo tempo il predominio dei padroni di casa non è stato schiacchiante, benché gli scaligeri siano andati più volte vicino al gol con Papa Waigo, Salvetti e Mirtay. Ma pure il Livorno si è reso pericoloso in almeno un paio di occasioni con Lucarelli e Rabito. Tuttavia sono stati i gialloblù locali a passare per primi in vantaggio al 32' con Mazzola pochi minuti dopo che Papa Waigo aveva colpito il palo.
Totalmente invertita la situazione nella ripresa. Gli amaranto si sono dimostrati più determinati e padroni del campo. Hanno costretto il Verona a difendersi. Il meritato pareggio è giunto al 38' su calcio di punizione. A realizzarlo è stato l'intramontabile Ruotolo, il migliore in campo. Buone le prove di Pavarini, Chiellini e del solito Protti, ormai votato a fare il regista offensivo. Nel Verona in evidenza Papa Waigo ed il portiere Pegolo. Un plauso anche al mister amaranto Mazzarri. Entrambi gli allenatori sono stati allontanati dal terreno di gioco dall'arbitro Cassarà di Palermo.
Col pareggio ottenuto sul terreno dello stadio Bentegodi, approfittando del passo falso della Ternana a Napoli, il Livorno è salito al terzo posto in classifica. Questa mattina il giudice sportivo esaminerà il ricorso presentato dalla società del presidente Spinelli contro la squalifica del campo inflittagli per le note vicende dei cori che una piccola parte di ultras ha cantato contro i militari morti in Iraq dai quali tutto lo stadio prima e l?intera città poi hanno comunque preso le distanze.
Se il ricorso sarà accolto ? ma sembra alquanto difficile - la squalifica si tramuterà in multa e gli amaranto giocheranno l'incontro interno col Venezia allo stadio Picchi. In caso contrario la partita si disputerà sul campo neutro di Reggio Emilia. Un'ultima nota riguarda i temuti scontri fra ultras veronesi e livornesi. Non è accaduto nulla di particolare. Solo sfottò, slogan all'insegna della politica e striscioni dal sapore ideologicamente contrapposto. Ma per fortuna nessun incidente.
M. Ceccarini Verona: Pegolo, Campana, Biasi, Comazzi, Dossena, Pisanu (26' st Lomi), Almiron, Mazzola, Salvetti (10' st Melis), Mirtay, Papa Waigo. Allenatore Salvioni. Livorno: Pavarini, Cannarsa, Vanigli, Melara, Vigiani (33' st Biliotti), Ruotolo, Grauso (37' st Saverino), Doga (12' st Chiellini), Rabito, Protti, Lucarelli. Allenatore Mazzarri. Arbitro: Cassarà di Palermo. Reti: 32' pt Mazzola, 38' st Ruotolo. Ammoniti Mazzola, Campana e Comazzi nel Verona, Cannarsa nelle file del Livorno.
Espulsi i due allenatori, Mazzarri e Salvioni, entrambi per proteste. Calci d'angolo: 11 a 8 per il Livorno. Note: Serata fredda, terreno in buone condizioni, spettatori 10 mila circa per un incasso di quasi 75 mila euro. Nutrita la rappresentanza dei tifosi livornesi, quasi mille, giunti con una decina di pulman ed una carovana di auto private.