FIRENZE- Per il 2004 i toscani avranno a disposizione 7.746 milioni di euro: 2.180 euro a testa.. L’anno scorso, nello stesso periodo, erano 7.615 quelli impegnati per il 2003, anche se nel corso dei successivi dodici mesi, come sempre accade, sono lievitati. La giunta ha presentato oggi il bilancio di previsione per il prossimo anno. Aumentano gli investimenti (e crescono più della spesa corrente), non cresce per il settimo anno consecutivo la pressione fiscale regionale nel suo complesso.
Ci saranno riduzioni sull’Irap per le imprese dotate di certificazioni ambientali, compensate da un contenuto aumento delle tasse per il conferimento in discarica dei rifiuti speciali. Il principio è “chi inquina paga”. Sono confermate le agevolazioni tributarie, sul bollo auto, per le associazioni di volontariato, a cui se ne aggiungono altre sulle masse rimorchiabili di veicoli fino a 6 tonnellate e per i veicoli rubati o demoliti. Oltre naturalmente ad un sostegno ancora più vigoroso all’economia per la ripresa dell’imprenditoria toscana: tra gli interventi più rilevanti 225 milioni di euro con il Programma straordinario di investimenti triennale, altri 153 milioni di euro che arriveranno con il Docup, 13 milioni e mezzo di euro, gestiti da Artea, che ne attiveranno oltre 115 milioni per l’avvio del Piano rurale.
Se a livello internazionale l’economia presenta barlumi di ripresa, anche per la Toscana “alcuni segnali della congiuntura più recente sembrano indicare che forse il punto minimo del ciclo è già alle spalle e che sono presenti primi segni di una timida inversione” ha affermato l’assessore regionale al bilancio e alle finanze Marco Montemagni, che questa mattina ha illustrato alla I Commissione (presieduta da Varis Rossi dei Ds) il bilancio di previsione per l’esercizio 2004 e la legge finanziaria per l’anno 2004.
Montemagni, in premessa, ha ribadito che la manovra finanziaria che il Governo nazionale sta portando avanti produrrà effetti negativi sul bilancio della Regione e sull’economia toscane nel complesso, snocciolando un lungo elenco di tagli e riduzioni: il taglio di 20 milioni di euro alle risorse per le politiche sociali, l’insufficiente copertura degli oneri per il rinnovo dei contratti del comparto sanità, il mancato riconoscimento delle risorse per l’assistenza sanitaria agli immigrati regolarizzati, il costo di 17 milioni di euro dipendenti dai ritardi nelle erogazioni statali nel settore sanitario, il minor gettito tributario, stimato in 50 milioni di euro, dovuto al mancato raggiungimento del gettito aggiuntivo realizzato sul territorio regionale a seguito del condono fiscale del 2003, la riduzione di 20 milioni di euro sugli stanziamenti statali per le calamità naturali, le riduzioni e i mancati rifinanziamenti delle leggi a favore di imprese e artigiani, attività produttive e innovazione, l’aumento del 300 per cento del canone per le concessioni demaniali che potrebbe produrre difficoltà al turismo balneare, i tagli nel settore dell’ambiente per circa 10 milioni di euro.
Davanti a questo quadro, Montemagni ha spiegato quali sono le linee portanti che caratterizzano il bilancio 2004. Innanzitutto “un rilevante impegno finanziario nei confronti dell’economia al fine di potenziare iniziative e strumenti a sostegno del sistema imprenditoriale toscano”. Ancora, lo stanziamento delle risorse necessarie al finanziamento della quota 2004 del programma straordinario degli investimenti 2003-2005, il rafforzamento delle iniziative volte al controllo della spesa sanitaria, la forte attenzione per il sociale, la previsione delle risorse per l’avvio del piano regionale di azione ambientale 2004-2006, le iniziative nel campo dell’istruzione, formazione e lavoro, il forte sviluppo degli investimenti nei beni culturali.
L’assessore ha poi sottolineato “l’assenza di manovre fiscali che comportino aumenti di pressione fiscale generalizzata e la conferma delle agevolazioni già disposte sull’Irap e sulle tasse automobilistiche. L’introduzione di primi interventi di fiscalità ambientale – ha proseguito Montemagni – sono a costo zero: l’aumento dell’aliquota del tributo per il conferimento in discarica dei rifiuti speciali è infatti compensate dalla riduzione dell’Irap per le imprese certificate Emas e per quelle certificate Iso 14001”.
Il bilancio tuttavia non è in grado di dare tutte le risposte che sarebbero necessarie. “Rimangono aperte alcune grandi questioni – ha concluso Montemagni – che potranno essere affrontate in un quadro di concreto avvio del processo di federalismo fiscale e di autonomia finanziaria”. Per problemi come gli interventi per gli anziani non autosufficienti, il rafforzamento della competitività delle imprese, lo stimolo all’imprenditorialità giovanile si guarda dunque al progetto di legge in materia di coordinamento dei sistemi tributari regionali e locali, che prevederà i contributi di scopo e commutativi.
Dopo l’illustrazione, ha preso il via il dibattito in Commissione. Mentre Marco Carraresi (Udc) ha chiesto chiarimenti su come la Regione intenda ripianare il crescente disavanzo delle aziende sanitarie locali per il 2002, Agostino Fragai (Ds), ha sottolineato come i pesanti tagli del governo nazionale riducano Regioni ed enti locali senza energie e risorse, e che il ricorso alle tasse di scopo deve essere politicamente governato per evitare abusi. Secondo Maurizio Bianconi (An) la Regione Toscana non può lamentarsi per una politica di tagli in atto da anni, quando è stata ripresa in modo energico dalla Corte dei Conti: sarebbe bene che cominciasse a risparmiare, prima di parlare.
Il presidente Varis Rossi (Ds), infine, ha posto l’accento sulle difficoltà in cui verseranno le amministrazioni locali; difficoltà che non potranno risolversi con i contributi di scopo, se essi saranno previsti solo per investimenti, perché la sofferenza maggiore si registra sulle spese correnti.
“Continueremo comunque a farci interpreti anche di una finanza virtuosa – premette l’assessore al bilancio e alle finanze della Toscana, Marco Montemagni – contenendo la spesa corrente e rispettando il patto di stabilità interno, attenti alla spesa sanitaria e alla razionalizzazione degli altri settori di spesa regionale.
Per questo Moody’s, tra i più importanti controllori internazionali di bilanci, ci ha promosso ad agosto per la seconda volta in 24 mesi con un voto molto alto, Aa2, mentre a maggio Standard & Poor’s ci aveva attestato una fiducia addirittura superiore a quella dello Stato italiano. Continueremo comunque ad erogare gli stessi servizi, nonostante i tagli pesanti imposti dalla Finanziaria del governo”.
Entrate
L’avanzo di amministrazione presunto per il 2003 iscritto in bilancio è di 787 milioni di euro.
Altri 6.579 milioni sono il frutto di trasferimenti, compartecipazioni e tributi regionali. Il 65 % delle entrate arriva da Irap, Iva ed addizionale Irpef. Complessivamente ammontano a 5.943 milioni i tributi propri della Regione, che per 5.020 milioni coprono il fabbisogno del servizio sanitario. Dei trasferimenti statali e comunitari sono stati previsti per adesso sono quelli assolutamente certi. Per pareggiare il bilancio la Regione ha così previsto di ricorrere al credito per 380,4 milioni di euro: 225,9 milioni di euro serviranno a finanziare la quota 2004 del Programma straordinario di investimenti 2003-2005 (come in precedenza saranno emesse obbligazioni sui mercati finanziari europei), altri 84,49 milioni di euro serviranno per l’equilibrio di bilancio.
Tributi
Due sono le novità più rilevanti per il 2004.
La prima riguarda il bollo auto. E’ confermata l’esenzione per i mezzi usati a fini sociali da parte delle onlus e delle associazioni di volontariato, ma non pagheranno il bollo neppure quanti demoliscono il veicolo o ne hanno subito il furto entro il termine utile per il pagamento di ciascun periodo tributario. Abolito il bollo anche per la massa rimorchiabile, per automezzi fino a 6 tonnellate. La seconda novità riguarda le imprese. Il principio è “chi inquina paga”. Sono state innalzate le aliquote del tributo per il conferimento in discarica dei rifiuti speciali (previsto un maggior gettito di 3,6 milioni di euro), ma ridotte le aliquote Irap per le aziende che si sono dotate di certificazioni ambientali: dal 4,25 al 3,5 % per l’EMAS e dal 4,25 al 3,85 per l’ISO 14001 (per le aziende fino a 10 milioni di euro di base imponibile).
Complessivamente la pressione fiscale non aumenta. Sempre sull’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive, sono stati confermati tutti i tagli e le agevolazioni dello scorso anno. Non pagheranno il tributo gli esercizi commerciali, in territori montani, che svolgono almeno un servizio di pubblica utilità: gli “spacci” individuati dal decreto Bersani del 1998. Per la Regione significa una minore entrata di 400 mila euro. Pagheranno non il 4,25 ma il 3,25% le Onlus e le imprese giovanili (nei primi tre anni di attività), non il 4,25 ma il 3,75% le imprese in comuni montani o parzialmente montani con un fatturato non superiore a 77.500 euro.
Dello sconto beneficeranno in circa 45 mila, tra aziende ed onlus. In tre anni significa un risparmio di quasi 51 milioni di euro.
Confermate anche le agevolazioni sul bollo auto per i cittadini che hanno un veicolo tra i 20 e i 30 anni di vita (bollo forfettario di 60 euro, quanto una Panda, e 25 per le moto). Il provvedimento interessa almeno 85 mila auto. Multe infine solo del 10 %, e non del 30, per ritardi nei pagamenti non oltre i cinque giorni.
Spazio agli investimenti: 710 milioni in più
E’ cresciuto il programma straordinario di investimenti pluriennale varato nel 2002 e partito l’anno scorso: la più grande operazione da quando nel 1970 la Regione è nata.
A disposizione ci sono adesso altri 710 milioni di euro, per oltre 2 miliardi e 200 milioni complessivi. La quota a carico della Regione è salita ad un miliardo e 65 milioni. Quest’anno ne serviranno quasi 226, che saranno raccolti come per la prima trance emettendo obbligazioni sui mercati finanziari europei (più convenienti e flessibili rispetto ai vecchi mutui). L’ultimo intervento in programma comprende 90 milioni per la tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche.
Il programma prevede la costruzione di nuove strade e di renderne altre più sicure e meno trafficate.
Servirà ad impedire che la costa venga erosa dal mare, a realizzare strutture sanitarie e sociali innovative, a costruire duemila nuovi alloggi per gli studenti universitari, ma anche a recuperare una cinquantina di tesori architettonici esclusi dal fondo europeo di sviluppo regionale, a migliorare i centri fieristici di Firenze, Massa e Arezzo, a potenziare le infrastrutture telematiche per avvicinare la pubblica amministrazione ai cittadini.
Un sostegno vigoroso per l’economia
Sono 465 i milioni di euro destinati in bilancio alla strategia economica.
Ma serviranno ad incoraggiare la ripresa anche gli investimenti in viabilità e sulle infrastrutture. I 225 milioni di euro previsti nel programma straordinario di investimenti sono un contributo importante della Regione per sostenere e rilanciare l’imprenditoria. Ci sono 27,5 milioni di euro per il rilancio dei poli espositivi. Sono stati attivati fondi di garanzia per le imprese, riconfermati i sostegni al sistema moda (50 mila l’anno, per tre anni), la valorizzazione dei piani di sviluppo locale e la promozione dei processi di innovazione della rete distributiva.
Il 2004 sarà l’anno più significativo quanto ad erogazione di risorse legate al Docup 2002-2006 (sono attesi 153 milioni di euro). Nel 2004 partirà concretamente anche il piano di sviluppo rurale (13,5 milioni e mezzo di stanziamenti regionali che attiveranno fondi, gestiti dall’Artea, per oltre 115 milioni), altri 5,2 milioni di euro riguardano l’acquedotto di Montedoglio a servizio delle coltivazioni agricole. Ci sono anche 4 milioni di euro del programma europeo “Leader Plus”, destinati ad accrescere la qualità e la competitività dei prodotti turistici.
La sanità: spesa sotto controllo ed investimenti per migliorare i servizi
La sanità è anche quest’anno la spesa maggiore (copre il 65,4 per cento dell’intero bilancio): 1.425 euro per ogni toscano, 5.066 milioni nel complesso.
Serviranno a tenere aperti gli ospedali, ma anche a costruirne di nuovi o riqualificarli: i 35 milioni di euro previsti per il 2004 nel programma straordinario pluriennalie riguardano le aziende di Siena e Pisa. I quattro nuovi ospedali delle Apuane, di Lucca, Pistoia e Prato interesseranno invece i bilanci dei prossimi anni. I soldi spesi per la sanità servono a pagare anche le medicine, le analisi, gli esami e le visite mediche (nel 2005 saranno oltre 800 mila i toscani con più di 65 anni).
Per far fronte al fabbisogno aggiuntivo dovuto ai rinnovi contrattuali del comparto e alla regolarizzazione degli immigrati la Toscana attende dallo Stato 170 milioni di euro. E’ la stessa richiesta avanzata da tutte le Regioni.
Interventi sociali
A disposizione ci sono oltre 53 milioni di euro. A questi vanno aggiunti i trasferimenti statali, che quest’anno saranno però di meno. La Regione ha deciso di anticipare ai cittadini i contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche in edifici privati: sono 4 milioni di euro, che dovranno essere rimborsati dal governo.
La legge è in fase di approvazione. Il fondo per le politiche sociali servirà ad aiutare gli anziani e sostenere i servizi domiciliari per non autosufficienti e disabili, ad incentivare la permanenza degli anziani in famiglia, a contrastare la povertà e sostenere i diritti dei minori. Previsti investimenti per oltre 10 milioni di euro.
Strategia territoriale: treni e e strade
Dal 2002 l’Anas ha trasferito a Regione e Province la competenza diretta su oltre 2.600 chilometri di strade.
Alla viabilità sono stati destinati 149 milioni di euro, 70 riguardano gli investimenti previsti dal Programma pluriennale degli investimenti sulle strade. L’anno scorso le risorse complessive ammontavano a 106 milioni di euro e ad appena 15,51 nel 2001. 417 milioni di euro saranno investiti sul trasporto pubblico locale, bus e treni.
Nell’area destinata ad interventi sul territorio, che raccoglie ben 884 milioni di euro, ci sono anche i fondi destinati all’edilizia residenziale pubblica, per costruire nuove abitazioni o ristrutturare quelle esistenti.
Strategia ambientale: erosione della costa, rischio idrogeologico, rifiuti e risorse idriche.
Per il 2003 ci sono a disposizione 191 milioni di euro.Serviranno alla difesa del suolo e a fronteggiare l’emergenza idrica, a combattere l’erosione della costa e a promuovere interventi finalizzati al risparmio e al recupero dell’energia, alla salvaguardia e alla promozione delle riserve naturali, delle aree protette e dei parchi regionali, ad ottimizzare lo smaltimento dei rifiuti e a completare i sistemi di depurazione delle acque.
Per il piano regionale ambientale sono stati stanziati 46 milioni di euro in tre anni.
Cultura, formazione e lavoro
Sono 222 i milioni di euro a disposizione. L’anno scorso erano 245: la riduzione è la conseguenza della rimodulazione delle quote del Fondo sociale europeo, che ha ridotto i trasferimenti statali. La Regione ha invece accresciuto le proprie risorse. I fondi destinati alla cultura e allo sport passano da 48 a 52 milioni di euro. (slide n. 15,16 e 17).