L’arrivo del beaujolais nouveau (ogni anno il terzo giovedì di novembre) è uno degli avvenimenti più appassionanti nel calendario degli amanti del vino. Al grido di «Le beaujolais nouveau est arrivé» lo stesso giorno in 150 paesi ne vengono bevute 65 milioni di bottiglie.
A Firenze sarà celebrato con una degustazione all’Istituto Francese (20 novembre h 18.30) in cui sarà accompagnato da squisiti formaggi transalpini.
L’obiettivo è quello di bissare il successo dell’anno scorso, complice anche un’annata 2003 del beaujolais che entrerà negli annali del vino: già l’inizio vendemmia, anticipato al 14 agosto, è stato un fatto eccezionale (bisogna infatti tornare al 1893 per avere una vendemmia così prematura): a fine agosto l’uva era già raccolta e l’insieme delle dodici diverse denominazioni del Beaujolais totalizzavano un volume di circa 800.000 hl, il 40 % in meno di un’annata normale.
Il gelo in primavera, le tempeste di vento di maggio, la canicola estiva - in agosto le vigne hanno avuto 300 ore di sole in più del normale – hanno influito sull’annata 2003 e al tempo stesso si sono rivelate una garanzia di qualità per il consumatore, tanto da far annunciare un’annata eccezionale!
Colore granata con riflessi violacei, aroma intenso che ricorda i piccoli frutti rossi come le fragole e i lamponi ma anche quelli neri come il cassis e le more, un gusto fruttato al quale si aggiungono le fragranze floreali della violetta e dell’iris… sono queste le caratteristiche del nuovo beaujolais.
Vino rotondo, voluttuoso, debolmente acido, che resta in bocca, il beaujolais è un vino che muore giovane, da consumarsi entro un anno; vino popolare e repubblicano è ottimo per tutte le occasioni conviviali, è un vino da bistrot, gioioso da dividere con gli amici, occasione ideale per “faire la fête”.
La serata del 20 novembre prosegue con uno speciale jeudi cinéma dedicato al tema del vino e della degustazione: in programma alle 21 il film «Une affaire de gout » (Francia, 1999, lingua originale) diretto da Bernard Rapp, con Bernard Giraudeau e Jean-Pierre Lorit e le musiche di Jean-Philippe Goude, il film racconta la storia di Frédéric Delamont, direttore d’azienda di successo, che propone ad un giovane cameriere di diventare il suo “assaggiatore molto personale”.
Quella che inizia come una insolita professionale, si trasformerà in un gioco molto pericoloso per i due uomini.