FIRENZE- Quanti e quali sono, ma soprattutto, dove sono i beni culturali della Toscana che le Soprintendenze hanno sottoposto a vincolo di tutela? Fino ad oggi la risposta sarebbe stata difficile da ottenere ed avrebbe implicato lunghe ricerche negli archivi cartacei di cinque diverse Soprintendenze. Oggi, invece, grazie alla catalogazione digitale e ad un’accurata mappatura voluta dalla Regione e realizzata grazie alla collaborazione del Lamma e delle Soprintendenze toscane, tutti i beni architettonici, archeologici e paesaggistici sottoposti a vincolo della Toscana sono stati censiti e sono facilmente individuabili sulla carta tecnica regionale.
“Si è trattato di un lavoro lungo – spiega l’assessore regionale alla Cultura, Mariella Zoppi – ma quanto mai importante.
Grazie alla collaborazione delle Soprintendenze abbiamo voluto superare un grande ostacolo, che rendeva difficile avere una conoscenza profonda e globale della reale consistenza del patrimonio culturale della nostra regione”. Grazie alla georeferenziazione, cioè ad una sorta di mappatura di tutti i vincoli imposti dalle Soprintendenze sugli immobili e sui siti archeologici o paesaggistici di valore artisti,storico o culturale, basta un solo sguardo alla carta tecnica della regione, lo stesso strumento cartografico usato dai Comuni per stilare i propri Piani Strutturali, per farsi un’idea immediata e complessiva della distribuzione dei beni culturali in Toscana.
“Questa mappatura – continua l’assessore - eviterà a tutte le amministarzioni locali l’incombenza di ripetere, ognuna per proprio conto, la stessa operazione. Permetterà inoltre alle Soprintendenze di avere una visione d’insieme preziosa ma fino ad oggi impossibile data la presenza di archivi separati .”
La mappatura dei vincoli ha visto coinvolte la Soprintendenza archeologica regionale, le Soprintendenze di Arezzo, Pisa (competente per le province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara) e Firenze (referente per Firenze, Prato e Pistoia), quella per i beni architettonici e ambientali di Siena (che comprende le province di Siena e Grosseto), oltre alla Soprintendenza regionale Toscana, che ha svolto un importante ruolo di supervisione e coordinameto.
In tutto i vincoli censiti sono 7.322: 302 paesaggistici(con escxlusione delle aree vincolate ope legis), 327 archeologici e ben 6.693 architettonici, distribuiti in tutte e dieci le province con notevoli picchi nel fiorentino (quasi 1.700) e nel senese (quasi 1.600). Nella mappatura, oltre ai vincoli imposti dalle Soprintendenze ai privati, figurano circa 2.000 beni appartenenti alla Regione,alle Province ai Comuni o comunque a quegli enti quali quelli ecclesiastici i cui beni di interesse culturale sono tutelati ope legis.
Pur trattandosi di una prima inventariazione certamente non esaustiva,tali beni sono stati ugualmente riportati nella carta per contribuire a dare una visione globale del patrimonio culturale della regione. “Il risultato raggiunto – conclude Mariella Zoppi – dimostra che la collaborazione tra i diversi livelli istituzionali è l’unico modo efficace e serio attraverso cui è possibile giungere a traguardi concreti. Vale la pena ricordare che il lavoro di censimento e mappatura non si ferma oggi: grazie all’accordo con le Soprintendenze ogni nuovo vincolo verrà subito trasposto sulla carta tecnica regionale”.
Nel frattempo continuerà l’opera di censimento e georeferenziazione dei vincoli ope legis. E’ già prevista la mappatura di tutti i beni culturali ecclesiastici, un patrimonio enorme che rappresenta una grossa fetta del totale regionale”.