Firenze, 11 novembre 2003 - Sono migliaia in Italia i bambini che assistono a episodi di violenza in ambito familiare. Gli studi di cui in questi anni si è fatto carico il CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi Contro il Maltrattamento e l'Abuso all'Infanzia) sono parziali ma sicuramente attendibili e significativi e sono al centro del Congresso nazionale "Bambini che assistono alla violenza domestica", che il CISMAI tien a Firenze da oggi al 13 dicembre al Palazzo dei Congressi. Uno di questi studi, realizzato dall’Associazione Artemisia (aderente al CISMAI) nel corso degli anni 1999, 2000 e 2001, ha interessato le donne che si sono rivolte spontaneamente a 29 centri antiviolenza italiani (sui circa 100 centri attivi sul territorio nazionale).
Il numero totale di donne è 15.120. Tenendo conto che la media rilevata dei figli per donna è 1.47 si può calcolare che circa 22.226 bambini siano stati vittime di violenza assistita intrafamiliare. Cioè possono aver assistito a maltrattamenti o a violenza sessuale sulla madre, a botte e abusi sessuali sui fratelli, a sevizie e maltrattamenti su animali domestici, a minacce di morte con armi da fuoco o da taglio, a aggressioni con ferimenti gravi, ad omicidi. Importante è anche il fattore tempo.
Infatti le donne comprese in questa rilevazione hanno denunciato una media della durata del maltrattamento di 7.63 anni. Le donne che si sono rivolte ai 29 centri antiviolenza negli anni presi in considerazione sono per il 54.58% sposate, per il 67.54% diplomate alla scuola media inferiore o superiore, per l’84.80% di nazionalità italiana, per il 50.27% occupate (tasso di disoccupazione 43.85%). Il 20.80% di esse presenta depressione e disturbi alimentari. Infatti essere vittima di maltrattamento espone a pesanti danni psico-fisici.
Per quanto riguarda i maltrattamenti pregressi in età minore dalla stessa ricerca emerge che il 19.07% di queste donne ha subito abuso e/o maltrattamento nell’infanzia. L’autore della violenza è per il 77.54% dei casi il partner (marito, fidanzato, convivente). Più in generale un’altra ricerca sul maltrattamento infantile, condotta dal COSMAI nel 1999 in 7 centri pubblici e privati tramite un questionario agli operatori, rivela altri caratteri del fenomeno: la vittima a rischio è prevalentemente una bambina tra i 6 e i 10 anni (34.2%) e i fratelli sono soprattutto trascurati (21%) e vittime di violenza assistita (11.5%).
I responsabili sono prevalentemente i genitori, che nel 21% dei casi prolungano il maltrattamento fino a 4 anni e nel 25% oltre questo tempo. Nel 91% dei casi la violenza avviene in ambiente domestico.