LIVORNO – Il primo mese della stagione 2003-04 del campionato di serie A di basket è scivolato via lasciando nella cassaforte della Mabo Livorno 6 punti, frutto di tre vittorie e quattro sconfitte su sette incontri giocati. L’esordio del 5 ottobre contro la Nuova Viola Reggio Calabria aveva regalato subito forti emozioni agli amanti della palla a spicchi livornese che, dopo una partita "vietata ai deboli di cuore" e vinta dalla Mabo al supplementare, erano tornati a casa con la netta convinzione che questo sarebbe stato l’anno della definitiva consacrazione.
La sensazione di gloria, però, è durata ben poco e questo perché con tre sconfitte consecutive, subite da Benetton Treviso, Montepaschi Siena e Snaidero Udine, la Mabo si è trovata nei bassifondi della classifica a dover fare i conti con una vera e propria crisi di identità. Tutto era ormai perduto? Assolutamente no! Dopo la triste trasferta di Udine i ragazzi di coach Banchi hanno operato un’inversione di rotta che in pochi auspicavano. Del resto i fantasmi è giusto che ci siano solo il giorno di Halloween, e questo i giocatori amaranto lo sapevano benissimo visto che, con due vittorie in quattro giorni contro la blasonata Breil Milano e la lanciatissima Air Avellino, sono riusciti a scacciare i fantasmi che stavano fluttuando sopra le loro teste.
Purtroppo, però, dopo questi due successi che avevano fatto sognare i tifosi di Livorno, c’è stato il brusco risveglio in terra felsinea al cospetto della spietata Skipper Bologna in un pomeriggio, quello di domenica scorsa, in cui la Mabo si è fatta totalmente annullare fin dai primi minuti di una gara conclusasi col pesantissimo passivo di 38 punti. Alla vigilia di questo incontro in pochi, o forse nessuno, speravano in un colpaccio esterno, anche se la Mabo che si era recata a Bologna poteva dire di essere una delle formazioni più in forma del momento, forte delle due vittorie in quattro giorni.
E la legge del più forte ha prevalso ancora. Come da pronostico, infatti, la capolista ha avuto la meglio. Ma la cosa che ha sorpreso è che Bologna è scesa in campo con la grinta e la determinazione di una squadra all’ultima spiaggia che doveva sputare sangue e vincere a tutti i costi e Livorno ha opposto meno resistenza di quanto era lecito aspettarsi. Archiviata questa sconfitta, tuttavia, è giusto pensare a quanto fatto finora nel bene e nel male e proiettarsi nel prossimo futuro. La giornata numero otto di campionato riserva alla Mabo quella che, fino ad ora, è da considerarsi la più appetibile delle trasferte.
Domani sera alle 20,30 in diretta televisiva su Raisport Satellite al Palascapriano di Teramo andrà in scena l’inedita sfida tra la matricola Basket Teramo e la Mabo Livorno. L’impegno non è comunque da sottovalutare, anzi! Malgrado tutto, resta molto difficile fare un pronostico di questa partita. Intanto si può affermare con certezza che Livorno, per sperare di vincere, dovrà buttare in campo tutta l’intensità e tutta la concentrazione vista contro Milano ed Avellino, altrimenti è inutile fare previsioni.
In terra d’Abruzzo fondamentale sarà operare una difesa asfissiante, soprattutto su un certo Mario Boni che, alla veneranda età di 40 anni, si sta togliendo lo sfizio di essere il secondo marcatore del campionato dietro, guarda caso, ad un certo Charlie Bell di marca Mabo. Proprio per questo duello, a suon di canestri, la partita di domani sera acquista un fascino particolare. Carlo Antonietti, presidente del Basket Teramo, ha già fatto appello agli sportivi affinché riempino tutte le 3 mila 500 poltroncine del Palascapriano.
Agli amaranto, dunque, il compito di rovinare la festa e rimandare i teramani a casa con l’amaro in bocca! (NV)