Al teatro Verdi da stasera e fino al 9 novembre,
la divertente e pungente commedia di Neil Simon
portata in scena da Tullio Solenghi e Massimo Lopez. In via Ghibellina, 99, alle ore 20.45 (domenica ore 16.45) al costo di € 31,00 - 24,00 - 19,00. Info 055.212320.
Il suo spettacolo, LA BOTTIGLIA VUOTA andrà in scena Lunedì 10 Novembre alle 21. L’evento è organizzato dall’Amicizia Ebraico-Cristiana in omaggio alla memoria di Fioretta Mazzei. L’associazione, che ha superato i cinquant'anni di attività a Firenze e fino agli anni Ottanta è stato l'unico esempio del genere in Italia, rinnova in questa occasione la propria campagna associativa.
E' il terzo anno che si presenta alla città con una significativa opera teatrale. Sono tempi duri e difficili: a maggior ragione bisogna lavorare per il dialogo, la solidarietà, la pace. Pensiamo che il teatro, la danza, la musica, riescano a favorire l'incontro fra culture e siano fra gli strumenti migliori per raggiungere questi obiettivi. E Moni Ovadia è un grande ed è un uomo di Pace All'iniziativa hanno dato la propria adesione un folto gruppo di associazioni ed enti privati: l'Associazione Internazionale Fioretta Mazzei, l'Associazione Amici dell'Opera Madonnina del Grappa, la Fondazione Giorgio La Pira, il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale, il Centro Culturale Protestante P.
M. Vermigli, l'associazione Un Tempio per la Pace, la Comunità Ebraica di Firenze.
L'AMICIZIA EBRAICO-CRISTIANA nata a Firenze dopo lo sfacelo della seconda guerra mondiale, dall'amicizia tra ebrei e cristiani che fianco a fianco lottarono per la liberazione, non può prescindere dall'essere e svilupparsi prima di tutto fedele al suo nome.
L'amicizia è rispetto degli altri e cresce con la conoscenza reciproca e con la partecipazione anche alle vicende della vita quotidiana La strada della pace è feconda e possibile quando si riesce a costruirla sul dialogo per una convivenza che arricchisca a vicenda.
Sono questi gli intenti e i principi fondamentali di questa Associazione, non certo burocratici, che aspirano a radicarsi profondamente nell'animo di tutti noi.
Per informazioni: 055/244861
"La bottiglia vuota" è un monologo sul mondo khassidico cioè sul mondo di quella corrente di ebrei ortodossi di ispirazione mistica, che hanno introdotto nel pensiero e nella prassi ebraica una sorta di profondità/levità nuova fino ad allora, vagamente astratta e a volte apparentemente non-sense, pur mantenendosi nel solco di una saggezza profondissima assolutamente fondamentale per capire lo spirito più acuto dell'umorismo ebraico.
Moni Ovadia traccia la storia e le caratteristiche di questi "khassidim" (appartenenti al mondo khassidico) attraverso aneddoti, storielle e canzoni tratte dal patrimonio culturale dell'ebraismo orientale in chiave semi-seria come è solito fare.
L'assoluta novità è che per la prima volta Moni Ovadia si accompagna da solo con la chitarra riuscendo a dare all'interpretazione una dimensione "piccola", raccolta, interiore, bellissima. In aggiunta, a far da contrappunto al narrare dell’ebreo Moni Ovadia, si inserisce il fisarmonicista zingaro Albert Florian Mihai (splendido interprete di musica della sua cultura) eseguendo brani della tradizione zingara Rom.
Così ebrei e zingari si raccontano, accomunati dalla loro erranza e dal loro essere discriminati nella storia e nei luoghi.