FIRENZE- "La nascita di Toscana Gas rappresenta un importante passo avanti all'interno di un processo di integrazione, sul quale potranno convergere in futuro anche altri soggetti, che porta alla costituzione di realtà forti a livello regionale, in grado di reggere alla competizione anche con gruppi stranieri e permettere alla nostra regione di restare in campo". Così il presidente della Regione Claudio Martini ha commentato la nascita di Toscana Gas, la nuova società nata dalla fusione fra Ages spa (che opera nel territorio pisano) e Publienergia (che opera nel territorio di Pistoia ed Empoli).
La società, sarà il secondo operatore a livello regionale e il settimo a livello nazionale, è stata presentata stamani in Regione nel corso di una conferenza stampa. Martini ha sottolineato come la scelta sia in sintonia con la proposta di legge varata dalla giunta regionale sui servizi pubblici locali. Una legge ispirata al principio di una presenza forte delle pubbliche amministrazioni nelle funzioni di programmazione, amministrazione e controllo per affidare invece l'erogazione dei servizi a soggetti di natura imprenditoriale, privati o pubblici che siano, in grado di assumersi il relativo rischio di impresa.
"Firenze e Fiorentinagas guardano con molto interesse alla nuova realtà che nasce oggi. Il nostro impegno è per andare avanti e in breve tempo in questo processo di integrazione, nella logica della valorizzazione delle aziende locali e con obiettivi condivisi". Sono le parole del sindaco di Firenze Leonardo Domenici, alla presentazione di Toscana Gas. Una fusione che rientra in quel progetto di industrializzazione dei servizi su scala regionale che il Comune di Firenze condivide: "E' un processo di integrazione su cui lavoriamo da tempo - ha detto Domenici - con l'obiettivo comune di creare un soggetto competitivo, che abbia la forza di misurasi con un mercato più ampio, con una gestione più razionale, con più risparmio e dunque con più vantaggi per i cittadini".
L'appuntamento di stamani è stata occasione per il sindaco di parlare più in generale, anche come presidente nazionale dell'Anci, del rapporto fra Comuni e servizi pubblici locali. "In questi giorni torna a farsi sentire un nuovo attacco verso gli enti locali su questo tema - ha detto Domenici - Vorrei chiarire che noi non abbiamo nessuna intenzione di apparire come 'conservatori', come quelli che vogliono mantenere la situazione com'è, per restare in possesso del controllo e delle poltrone delle municipalizzate.
Intanto occorre capire cosa accade nel quadro legislativo nazionale: perché nessuno si è occupato seriamente di affrontare il problema della regolazione dei mercati dei servizi. E poi è necessario sottolineare che l'interesse del sistema delle autonomie è quello di salvaguardare e valorizzare un patrimonio, anche industriale, che può e deve essere gestito in più forme, coinvolgendo altri soggetti e con nuove funzioni. E' quello che sta accadendo, e non solo in Toscana. Non vorrei che dietro certe posizioni ci fosse in realtà più l'intenzione di privatizzare a basso costo, piuttosto che di cooperare per valorizzare, migliorare e integrare i servizi e le piattaforme industriali.
Lo ripeto: le poltrone non c'entrano niente".
Taglio del nastro da parte del sindaco Leonardo Domenici della nuova sede di Publiacqua, la società che gestisce il sistema idrico integrato dell'area metropolitana di Firenze, Prato, Pistoia e Valdarno superiore. Erano presenti anche gli assessori ai lavori pubblici Paolo Coggiola e alle partecipate Simone Tani e il presidente di Publiacqua Amos Cecchi. La nuova sede si trova in via Villamagna non lontano dall'impianto dell'Anconella ed è stata acquistata grazie a un mutuo per larga parte coperto dalla dismissione dell'affitto pagato per i vari uffici usati in precedenza.
"L'inaugurazione della nuova sede della Publiacqua è un importante punto di arrivo - ha commentato l'assessore Coggiola -. Rappresenta infatti il consolidamento dell'azienda, un consolidamento in cui va inserito anche l'ormai prossimo ingresso del partner Acea in Publiacqua. Questo apre la prospettiva di una nuova sfida: quella della costituzione di un'industria toscana dell'acqua e di un forte polo industriale nel settore idrico che, in alleanza con Acea, possa costituire un punto di riferimento a livello nazionale".
Il presidente Cecchi si è soffermato sull'importanza di questo taglio del nastro. "Si tratta di un ulteriore e significativo passo avanti per un'impresa che serve un bacino di utenza di 1 milione e duecentomila abitanti in 49 Comuni, eroga 90 milioni di metri cubi di acqua, ha 740 dipendenti e ha previsto 800 milioni di euro di investimenti da realizzare di cui oltre 100 già attuati fin qui, rispettando al cento per cento il programma 2002-2004". L'assessore Coggiola ha poi ringraziato tutti quelli, tra cui ovviamente i sindaci degli oltre quaranta comuni, che hanno lavorato per la costituzione e il rafforzamento di Publiacqua.
"Un ringraziamento particolare poi ai lavoratori - ha concluso Coggiola- che, pur provenendo da situazioni e gestioni differenti, hanno saputo trovare prontamente un forte spirito di squadra".