FIRENZE- Le piccole e medie imprese della Toscana potranno contare su un fondo dedicato da 50 milioni di euro. Lo prevede "Toscana Venture", il nuovo strumento appositamente creato per finanziarle. Sarà gestito da Sici (Sviluppo imprese centro Italia) sgr spa, la società di gestione del risparmio di cui anche la Regione Toscana è azionista indiretta, attraverso la partecipazione di Fidi Toscana, la finanziaria regionale. L'iniziativa è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Bastogi, alla presenza del presidente della Regione, Claudio Martini e del presidente di Sici, Massimo Abbagnale.
E' stata l'occasione per presentare anche la nuova compagine sociale di Sici, che vede l'ingresso della Cassa di Risparmio di Prato, di quella di San Miniato e della Banca Etruria. Nel capitale sociale di Sici figurano adesso Fidi Toscana con il 31%, MPS Merchant con il 29%, la Cassa di Risparmio di Firenze con il 15%, la Cassa di Risparmio di Prato con il 10%, la Cassa di Risparmio di San Miniato con il 10% e la Banca Etruria con il 5%. Il fondo "Toscana venture", che sarà operativo non appena verrà completato l’iter autorizzativo della Banca d’Italia (che è in fase molto avanzata) intende investire nel capitale di piccole e medie imprese toscane riservando una percentuale alle iniziative di start up (avvio) e spin off (aiuto alla crescita) tecnologici collegati ai poli di ricerca universitari della Toscana.
L’obiettivo è quello di investire in società in grado di registrare significativi livelli di crescita in un arco temporale di tre-cinque anni. Si prevede anche l’eventuale quotazione sul nuovo mercato azionario o la possibile cessione a fondi chiusi di maggiori dimensioni e di matrice internazionale. Il taglio medio degli interventi sarà intorno ai 2 milioni di euro, per acquistare partecipazioni comunque non superiori al 30%.
Complessivamente le piccole e medie imprese toscane sono 320.000, più di una ogni 11 abitanti, e hanno 387.000 sedi.
Il 98,7% ha meno di 20 dipendenti e contribuiscono a fare della Toscana (con le Marche) la regione dove le piccole e medie imprese sono più diffuse. La realtà occupazionale delle Pmi toscane emerge da una recente ricerca dell'Irpet, che evidenzia come il 35,2 per cento della forza lavoro toscana si concentra in aziende con meno di dieci addetti, un altro 39,3% in imprese che ne contano più di dieci ma meno di cinquanta. Solo il 25,5% lavora dove ci sono più di 50 assunti: stabilimenti ancora piccoli ma che dispongono di strutture produttive ed organizzative già tipiche dell’impresa.
La piccola e media impresa in Toscana è tipica dei comparti tradizionali, ma è presente anche nei settori meccanico e dell’elettronica. Oltre ai distretti specializzati – come il tessile a Prato e il cuoio a Santa Croce – ce ne sono altri che invece presentano al loro interno più produzioni. "Toscana venture" si rivolge in particolare alle aziende toscane caratterizzate da una forte propensione all’innovazione e da prospettive di crescita particolarmente rilevanti.
Nei prossimi mesi Sici sgr spa prevede di effettuare una serie di incontri con istituzioni e associazioni di categoria nelle varie province della Toscana per pubblicizzare al massimo il nuovo strumento finanziario.
“Avevamo promesso di intervenire, anche con strumenti innovativi, per sostenere le piccole e medie imprese e la loro competitività.
E siamo felici di mantenere oggi la promessa fatta”. E’ soddisfatto il presidente della Toscana, Claudio Martini, nel presentare il nuovo fondo chiuso di investimento mobiliare “Toscana Venture” messo a punto da Sici, società di gestione del risparmio partecipata al 45 per cento dalla finanziaria regionale FidiToscana. Alla conferenza stampa era presente anche l’assessore al bilancio e alla programmazione della Regione, Marco Montemagni. “E' il primo risultato di un lavoro approfondito che stiamo facendo a sostegno dello sviluppo dell'economia toscana, di cui nei prossimi mesi presenteremo gli ulteriori elementi - ha spiegato il presidente - Mi auguro che questo strumento finanziario possa rappresentare un aiuto concreto alle imprese.
Puntiamo a far si che in ogni distretto industriale ci sia almeno un’impresa capace di compiere un salto di qualità, di crescere portandosi dietro l'intero distretto”.
“Il nuovo fondo – ha aggiunto Montemagni – nasce da un impegno che la giunta regionale persegue da anni, al fine di rafforzare strutturalmente le imprese toscane. Con l’attribuzione a Fidi Toscana di compiti tipici di merchant banking si è voluto dare una risposta all’esigenza di favorire processi di accrescimento dimensionale e di consolidamente patrimoniale delle imprese, fattore chiave anche per meglio affrontare gli effetti di Basilea 2.
Ed è proprio tramite Fidi Toscana spa che oggi è possibile l’attivazione del fondo”. “Uno dei segnali importanti che mi pare arrivino da questa iniziativa – ha proseguito Martini - è che la competitività a livello territoriale non impedisce che istituti bancari di ogni parte della Toscana si mettano insieme per favorire la crescita del sistema economico regionale”. “Mi pare di avvertire una sensazione diffusa e una voglia crescente da parte del mondo produttivo di rimboccarsi le maniche e di affrontare la questione della competitività – ha concluso il presidente - Toscana venture rappresenterà uno strumento utile per consentire all'economia toscana di raggiungere i traguardi che merita”.
“Servono politiche – ha chiarito Montemagni – che necessitano sia l’agevolazione nel ricorso al credito, sia lo stimolo alla capitalizzazione di imprese, sia la valorizzazione degli strumenti finanziari innovativi per il finanziamento degli investimenti”.