Dopo il successo della prima edizione, con 200.000 visitatori, il 30 novembre prossimo torna “Pane e olio in frantoio”, la kermesse che coinvolge oltre cento “Città dell’olio”. In borghi e cittadine dove l’extravergine diventa sapere, le piazze si vestiranno a festa con degustazioni di olio novello marchio D.O.P. accompagnate da pane artigianale, convegni e spazi espositivi, mentre i frantoi apriranno le porte ai visitatori. Un’occasione per accedere al bel frantoio-museo di Dolina, in Friuli, mentre a Castelvittorio di Imperia sarà visitabile l’esposizione di antichi utensili per la panificazione.
Assaggi di olio e pane di farro nel museo dell’arte del vino di Staffolo, nelle Marche, mentre a Fornelli, Campobasso, convegno “Olio, salute e ambiente”. In Puglia, a Cassano delle Murge, è previsto un workshop sulla dieta mediterranea, e nel grossetano, a Roccastrada, degustazioni guidate e un convegno sull’olio e la sua storia.
“Pane e olio in frantoio” è ritenuta la più importante manifestazione legata all’extravergine, prodotto principe della dieta mediterranea.
Un elisir di lunga vita, ricco di agenti antiossidanti come l’alfatocoferolo e il betacarotene, sempre più apprezzato dal consumatore: secondo una ricerca Ismea-Nielsen, nei primi tre mesi dell’anno la spesa delle famiglie italiane destinata all’olio d’oliva a D.O.P.
è aumentata del 269 per cento in valore rispetto allo stesso trimestre del 2002.
“Questa giornata è un itinerario nell’Italia dell’extravergine di qualità, i cui colori, gusti e profumi sono fortemente legati al territorio di produzione e difficilmente ottenibili altrove”, racconta Enrico Lupi, presidente dell’Associazione nazionale città dell’olio. “Si tratta di un’occasione unica per conoscere da vicino il variegato mondo dell’olio, abbinato a un alimento figlio della tradizione come il pane artigianale, nella più ricca vetrina nazionale dei due prodotti che coinvolge associazioni di categoria come Assipan, Associazione italiana panificatori e Federazione italiana panificatori, e partner come il Ministero delle politiche agricole e il Monte dei paschi di Siena”, prosegue Lupi, che continua: “Ulteriore motivo di interesse è l’eccezionale qualità dell’olio raccolta 2003, garantita dalla siccità estiva che scongiurando l’attacco dei parassiti ha evitato il ricorso ai pesticidi, a tutto vantaggio del profilo organolettico.
Nonostante le rese inferiori, l’extravergine novello ha carattere spiccato, profumi e sapori intensi, erbacei e fruttati”.
Sapori da conoscere, o riscoprire, in questa giornata di educazione al gusto e al territorio.
