"Dove va la scuola?": se lo sono chiesti stamani nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio oltre trecento insegnanti e amministratori nel convegno organizzato dall'assessorato alla pubblica istruzione, in collaborazione con il Centro iniziativa democratica degli insegnanti. Innanzitutto un punto fermo: ascoltare le esigenze e le proposte della scuola di oggi per costruire quella del futuro in un rapporto sempre più stretto tra l'ente locale, il Comune, le Province o le Regioni, e la scuola. A Firenze gli alunni sono complessivamente 26.096: 2.780 alle scuole dell'infanzia comunali, 4.376 nelle scuole dell'infanzia statali, 11.213 nelle scuole elementari, 7.727 nelle scuole medie inferiori.
"Le scuole dell'autonomia dovranno misurarsi veramente con una pluralità di istituzioni e il Comune diventerà sempre di più la prima istituzione politica di riferimento - spiega l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri - . Alle reti di scuole deve aggiungersi una rete locale di relazioni stabili, costruite magari con accordi di programma, tra enti locali e scuole, dove sono definiti gli impegni che ogni istituzione mette in campo per migliorare gli interventi e qualificare le iniziative".
Se questo è l'obiettivo a medio termine la scuola vive ora i cambiamenti della riforma Moratti e il convegno, nell'ambito dei vari interventi, ha posto l'accento su alcuni temi caldi, a cominciare dai tagli al tempo pieno. "Con la riforma Moratti si vuole risparmiare sulla vita concreta della scuola - aggiunge l'assessore Lastri - sul tempo pieno e sugli insegnanti, rischiando di produrre effetti negativi di grande rilievo e che potrebbero consegnarci di qui a pochi anni una scuola pubblica diversa, più povera e di minore qualità".
L'assessore Lastri spiega, infatti, che "la richiesta di tempo pieno nelle grandi città è in crescita: a Firenze su 34.000 alunni, 20.000, il 61,9%, frequentano il tempo pieno, inoltre in prima elementare sono aumentati gli iscritti e il 58,3% ha scelto il tempo pieno". Altro problema: non viene più previsto nell'orario scolastico degli insegnanti il tempo dedicato alla mensa e pertanto i docenti in futuro potrebbero non essere più presenti in quella attività che finora era stata considerata come prosecuzione del momento educativo.
Molti elementi della riforma in atto, si è sostenuto durante il convegno che nel pomeriggio prosegue all'Istituto per geometri "Salvemini", stanno creando problemi per alcuni servizi scolastici a cominciare dal tempo scuola, dall'anticipo a due anni e mezzo, dall'integrazione degli studenti immigrati e dal sostegno agli alunni diversamente abili. Alcune elaborazioni effettuate sulla presenza degli alunni stranieri nell'intero Paese prevedono uno sviluppo che potrebbe portare nel 2010 il tasso di presenza degli alunni stranieri al 6% dell'intera popolazione scolastica.
"Il Comune di Firenze con i centri di alfabetizzazione, un'esperienza unica in Italia, ha cercato di offrire la possibilità per questi alunni - spiega l'assessore Lastri - di migliorare e qualificare la loro presenza nel sistema scolastico: gli interventi sono aumentati, i centri diventano quattro con l'apertura, a breve, di quello nel Quartiere 2 presso la scuola Boccaccio". Per questo anno scolastico sono inoltre 799 gli alunni stranieri, di 42 nazionalità ed etnie diverse, frequentanti scuole elementari, medie e primo biennio delle superiori, che si sono iscritti ai centri.
Altro punto dolente è quello del sostegno ai portatori di handicap, per i quali il Comune stanzia notevoli risorse anche per gli studenti delle scuole superiori, per i quali non avrebbe nessuna competenza. "Tali storici interventi, che quest'anno crescono del 10%, con 333 bambini e ragazzi seguiti, dalle materne alle superiori, possono venire vanificati dalla riduzione degli insegnanti di sostegno: è inutile predisporre strumenti in assenza di personale competente per il loro uso didattico" conclude l'assessore Lastri.
Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, l'assessore provinciale Piero Certosi, il presidente del Cidi di Firenze Carlo Fiorentini, l'assessore regionale Paolo Benesperi e Carlo Marzuoli docente di diritto amministrativo dell'Università di Firenze.