Taglio del nastro questa mattina per i nuovo sistema idrico di Settignano. Il sindaco Leonardo Domenici, l'assessore ai lavori pubblici Paolo Coggiola e il presidente di Publiacqua Amos Cecchi hanno inaugurato i nuovi impianti che serviranno i circa 4.500 utenti delle zone di Montebeni, Settignano, Ponte a Mensola e Coverciano. "Opere come queste, magari meno appariscenti di altre, sono comunque importanti - sottolinea il sindaco Domenici - per la città e per la popolazione. In questo caso ce ne accorgiamo soltanto in momenti di emergenza, come quello della crisi idrica di qualche settimana fa in seguito alla lunga siccità.
L'acqua è un bene prezioso che va utilizzata con oculatezza". Il nuovo sistema, compresi i serbatoi, è entrato in funzione da un paio di settimane dopo i previsti collaudi degli impianti, le analisi della qualità dell'acqua e la dismissione dei vecchi depositi. I lavori delle opere civili (compresi gli interventi idraulici, la posa delle condotte e i ripristini stradali) sono iniziati ad aprile 1999 e sono terminati a ottobre 2002 per un investimento di 4 milioni e 150mila euro. La spesa per gli impianti elettrici (i lavori sono iniziati a fine luglio 2001 e terminati a dicembre 2002) ammonta a 430mila euro.
Se poi si considera anche l'acquisto delle pompe, degli impianti di condizionamene, i costi degli espropri, le spese tecniche e l'Iva, l'investimento supera i 5 milioni e 611mila euro. Nell'occasione il sindaco Domenici ha ricordato gli ottimi risultati ottenuti dagli impianti di potabilizzazione dell'acqua a carboni attivi recentemente entrati in funzione all'Anconella: "L'acqua è di ottima qualità ed è molto apprezzata dai cittadini di Firenze. Il suo consumo è vantaggioso sia per quanto riguarda il portafoglio sia per evitare inutili fatiche senza contare il contributo importante nella riduzione dei rifiuti".
Questa opera, realizzata fra notevoli difficoltà dovute alle caratteristiche della zona e alla viabilità di accesso che non consente il transito di mezzi pesanti, è composta da tre impianti: il serbatoio di Coverciano con la centrale di pompaggio principale, il deposito di Pastorella a Settignano e il serbatoio di Montebeni con i relativi impianti di pompaggio. Inoltre è stata ricostruita anche la rete di distribuzione di via D'Annunzio e la fognatura di via della Pastorella e di via del Fossataccio.
Con quest'ultimo intervento i reflui finiscono nella condotta fognaria di Ponte a Mensola collegata al depuratore della Torre con un risanamento ambientale rilevante per l'intera zona. Serbatoio di Coverciano e centrale di pompaggio principale E' il primo impianto del sistema ed è composto da una centrale di pompaggio (con quattro pompe capaci di immettere nel sistema 100 litri al secondo) e da un serbatoio di accumulo di circa 920 metri cubi (suddiviso in due camere per consentire manutenzione senza disservizi).
Il serbatoio è alimentato da una condotta collegata all'adduttrice principale di Via Novelli. La centrale è dotata di cabina di trasformazione, di un sistema di telecontrollo con misure di portata, di valvole per evitare eccessive pressioni oltre che di un sistema di sfioro e di scarico del serbatoio. Da Coverciano parte poi una condotta di 2.900 metri che riempie il nuovo deposito di via della Pastorella a Settignano. Considerando il consumo medio e il numero degli utenti (circa 4.500 abitanti), il nuovo serbatoio di Coverciano e l'intero sistema dell'acquedotto di Settignano è autonomo dalla rete di Firenze per oltre 20 ore su 24 con una riduzione dei disservizi in caso di guasti all'acquedotto.
Serbatoio di Pastorella (Settignano) e impianto di pompaggio Il nuovo serbatoio ha volume di circa 910 metri quadrati (sempre diviso in due camere equivalenti) ed è collegato alla rete di distribuzione di Settignano che alimenta la rete di Ponte a Mensola-Coverciano con utenza di circa 3.600 abitanti. E' stata realizzata anche una centrale di pompaggio collegata al nuovo serbatoio di Montebeni da una condotta di circa 800 metri. Serbatoio di Montebeni e impianto di pompaggio Il serbatoio è situato su via de' Cioli, all'angolo con via Montebeni, praticamente sulla sommità di Montebeni.
Può contenere 320 metri cubi d'acqua (anche in questo caso il deposito è diviso in due camere) e serve tutta l'utenza di Settignano. Vicino al serbatoio è stata realizzata la centrale di pompaggio con due pompe per riempire il serbatoio di Poggio Ghiandelli e Montebeni che poi alimentano la zona di Fiesole. Dal serbatoio di Montebeni parte la condotta di distribuzione per alimentare le utenze situate in via de' Cioli. Tutto il sistema è telecontrollato dalla centrale di Cascine. Comunque, in caso di avaria della rete di telecontrollo, ogni singolo serbatoio è comunque dotato di sistema di funzionamento locale.
"Le opere realizzate sono molto importanti - ha spiegato l'assessore Coggiola - perché sostituiscono un impianto vecchio, con serbatoi assolutamente sottodimensionati rispetto alle esigenze e con centrali di pompaggio antiquate". Finora il sistema idrico di Settignano era infatti alimentato con una vecchia centrale di pompaggio situata in via Gabriele D'Annunzio. Il serbatoio di accumulo aveva una portata di circa 50 metri cubi e riempiva a sua volta il deposito di San Romano, situato sotto la strada all'angolo tra via San Romano e via della Pastorella, che conteneva fino a 150 metri cubi di acqua.
Da qui l'acqua potabile veniva pompata in un altro serbatoio (detto Bigazzi) dal volume di 100 metri cubi, situato sotto il livello stradale in via dei Cioli. Le pompe situate nel serbatoio di Bigazzi alimentavano il serbatoio di Poggio Ghiandelli di volume 70 metri cubi circa, che distribuiva l'acqua anche al Comune di Fiesole. I lavori erano quindi indispensabili.