FIRENZE- Stanno per partire oltre la metà degli ottanta cantieri previsti dal piano di investimenti per rendere più sicure le strade regionali, ed è imminente l’avvio dei quattordici bandi per oltre un miliardo di euro con cui saranno messi a gara i servizi di trasporto pubblico su gomma.
DI questo si parlerà alla riunione in programma lunedì mattina a Palazzo Bastogi cui parteciperanno i presidenti delle dieci province toscane. Secondo i dati dell’ultimo monitoraggio sul piano di investimenti quasi tutte le ottanta opere sono in fase di progettazione e che per molte di queste, ben 45, i cantieri si apriranno nel 2004.
Alla fine dell’anno prossimo una decina di opere saranno già concluse. Il piano prevede il suo completamento nel 2007 e all’interno vi sono opere che riguardano le arterie più importanti della viabilità regionale, in testa la Firenze-Pisa-Livorno. Per quanto riguarda le gare d’appalto per il trasporto su gomma l’avvio delle procedure avverrà nei prossimi giorni. Nell’estate prossima le gare, quasi tutte su base provinciale, saranno espletate: si aggiudicheranno la gestione dei 117 milioni di km annui del servizio quelle aziende che presenteranno l’offerta più valida sotto l’aspetto qualitativo oltreché economico.
Quasi 850mila toscani si muovono ogni giorno in tram o in autobus
Il 2003 è stato l’anno delle progettazioni, il 2004 sarà quello dei cantieri.
Si può sintetizzare così il percorso per la realizzazione del pacchetto di interventi da 772 milioni di euro previsto dal piano straordinario di investimenti per rendere più sicura e affidabile la viabilità regionale. Secondo i dati che saranno illustrati lunedì prossimo a Firenze, la fase della progettazione è in pieno corso per la quasi totalità delle opere(79 su 80); in 70 casi il progetto preliminare è stato già completato, e in 29 anche quello definitivo; per 10 opere, infine, si è arrivati all’approvazione definitiva.
L’avanzamento dell’iter per le progettazioni rende imminente l’avvio dei lavori: secondo i dati del monitoraggio saranno 45 i nuovi cantieri che potranno essere aperti in Toscana nel corso del 2004 e un decina quelli che saranno conclusi nel corso dello stesso anno. I principali interventi riguardano la Firenze-Pisa-Livorno: già a gennaio saranno affidati i lavori per l’installazione di pannelli informativi (simili a quelli delle autostrade), successivamente è previsto l’avvio dei cantieri per l’adeguamento e la messa in sicurezza.
E nel corso del 2004 partiranno alcune tra le opere più importanti previste dal piano: dalla variante di Levane sulla Statale 69 a quella di Castelnuovo Garfagnana sulla 445, dalla variante di Tavarnelle sulla Cassia alla cosiddetta ‘bretella del cuoio’. Questo elenco andrà allungandosi progressivamente: secondo quanto prevede il piano entro il 2005 tutti gli appalti dovranno essere espletati, mentre il 2007 è il termine ultimo per il completamento di tutte le opere.
I contenuti del Piano
I 772,2 milioni di euro previsti dal programma pluriennale dovranno servire a centrare due obiettivi di fondo: garantire più sicurezza e affidabilità alle strade toscane, e decongestionare vari centri abitati.
Grazie al piano saranno realizzati 80 interventi che permetteranno le costruzione di 125 km di varianti e la messa in sicurezza di oltre 420 km tra i più pericolosi. I fondi individuati sono per due terzi regionali (516 milioni di euro) e per la restante parte provengono dalle amministrazioni locali (140) o dal privato (115,7). Gli interventi riguardano alcune tra le arterie più importanti della Regione a partire dalla Firenze-Pisa-Livorno.
I cantieri al via nel 2004
Per ben 45 opere i cantieri si apriranno nel corso del 2004.
Al via i primi interventi del pacchetto da 136 milioni di euro per la Fi.Pi.Li, una serie di interventi sulla Cassia, le varianti di Levane e Figline sulla Strada regionale 69 del Valdarno. In partenza anche i cantieri per le strade regionali 71 del Casentino, per la 258 (Marecchia), per la 206 pisana-livornese, per la 74 (Maremmana), per la 439 (Sarzanese-Valdera), per la 68 della Val di Cecina, per la 66 Pistoiese, per la 325 (val di Setta e Bisenzio), per la 439 Sarzanese-Valdera, per la 445 della Garfagnana, per la 398 della Val di Cornia.
Da notare che in due casi, il prolungamento della prima tangenziale di Prato e l’adeguamento del ponte di Casola in Lunigiana, le opere sono state già realizzate nel corso del 2003 e che per altri due sono in corso i lavori: il potenziamento della declassata di Prato in direzione Firenze e interventi di messa in sicurezza della 435 lucchese. Resta invece un solo caso di opera che deve ancora essere progettata: riguarda la bretella Lastra a Signa–Prato, per la quale è stato recentemente pubblicato il bando per il project financing: i promotori privati dovranno far pervenire la loro offerta entro il 31 dicembre.
Le opere che si concluderanno nel 2004
Anche se il piano di investimenti prevede che tutte le opere siano realizzate entro il 2007, alcune di queste saranno concluse già entro il 2004. Alle due citate (la prima tangenziale di Prato e il ponte di Casola in Lunigiana) si aggiungeranno: l’installazione dei pannelli a messaggio variabile sulla Fi.Pi.Li., una serie di interventi sulla Cassia (svincoli tra la Cassia e la Chiantigiana, rotatorie e sistemazione intersezioni nel Comune di S.
Casciano), il ponte sul torrente Gagliana e la sistemazione del ponte viadotto della Chiana lungo la regionale 69 del Valdarno, l’adeguamento e messa in sicurezza della strada regionale 258 Marecchia a Badia Tedalda (Ar) e, in lucchesia, il collegamento tra la A11 e la valle del Serchio con la realizzazione del nuovo casello autostradale del Frizzone.
Oltre 1 miliardo di euro per gestire nei prossimi cinque anni il servizio di autobus. E’ questa la dimensione complessiva delle gare d’appalto che stanno per essere avviate in Toscana.
Lunedì prossimo a Firenze, nella riunione convocata dal presidente della Regione Claudio Martini e dall’assessore a viabilità e trasporti Riccardo Conti, i presidenti delle dieci province toscane faranno il punto sull’iter per la predisposizione del bando: la pubblicazione, si prevede avverrà in tutti i casi entro i primi di dicembre. E’ quindi ormai giunto alla fase cruciale il percorso per la riforma del sistema che consentirà di liberalizzare, ma anche di razionalizzare e potenziare il servizio.
Le gare riguarderanno tutte le linee urbane e extraurbane della regione (in tutto oltre 117 milioni di km percorsi ogni anno, attualmente, da circa tremila autobus). Ciascun bando avrà una estensione provinciale: questo significa che gli assegnatari saranno pochissimi (attualmente i contratti di servizio, assegnati linea per linea sono invece 173). Ciò stimolerà le aziende presenti a accorparsi, a creare sinergie, e permetterrà di stimolare la concorrenzialità su un mercato sempre più europeo.
Ma vediamo come si svilupperà, nei prossimi mesi, il percorso della riforma.
La pubblicazione dei bandi
L’avvio ufficiale delle gare è previsto, per tutti e quattordici i lotti, tra la fine del mese di novembre e l’inizio del mese di dicembre. Ogni lotto prevederà l’assegnazione del servizio in tutto il territorio della provincia interessata, con le sole eccezioni di Firenze (qui il territorio è stato distribuito in quattro lotti, area metropolitana, Mugello e Val di Sieve, Chianti e Valdarno, Empolese e Valdelsa) e Livorno (dove i lotti saranno due, Livorno e circondario di Piombino).
Anche le linee di autobus regionali, che cioè interessano il territorio di più province, sono state inserite all’interno di questi lotti. Così il bando di Grosseto includerà anche la linea Firenze-Siena-Grosseto, quello di Lucca la Lucca-Pisa, la Firenze- Lucca e la Lucca-Viareggio, quello di Prato la Firenze-Prato; e ancora il bando di Pistoia includerà la Firenze-Pistoia e la Firenze-Montecatini e quello di Siena la Firenze-Siena e la Arezzo-Siena. La base d’appalto annua complessiva è pari a 210 milioni di euro: in cinque anni, tale cifra raggiunge il miliardo e 52 milioni di euro.
I requisiti di ammissione
Per poter partecipare alla gara, le aziende interessate dovranno dare garanzie di piena affidabilità.
Per questo sarà loro richiesta una documentazione capace di dimostrare la capacità economica e quella tecnico-organizzativa. Le aziende dovranno dimostare di aver svolto negli ultimi tre anni una quota consistente di km di servizio (tra il 50 e l’80 per cento di quanto messo a gara) e di avere un fatturato annuo non inferiore all’80 per cento di quanto previsto dalla gara d’appalto. Infine dovranno presentare dichiarazioni bancarie attestanti la solidità finanziaria.