Firenze - In Italia si fanno pochi figli, eppure in quasi tutti gli ospedali c’è una maternità. Al contrario, anche in Toscana, mancano le strutture sanitarie per gli anziani che a Firenze, per esempio, sono un quarto della popolazione, una proporzione oltretutto in continuo aumento e che, via via che invecchia, ha sempre più bisogno di assistenza.
Questa disparità più che evidente, frutto anche della spinta di lobby assai potenti, è uno dei paradossi messi in rilievo dal professor Giulio Masotti, docente di geriatria all’Università di Firenze, nonché presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria che domani (ore 18) inaugura al Palazzo dei Congressi la sua 48° assise nazionale (27 – 31 ottobre).
Trattandosi di vecchi, il congresso affronterà una quantità di temi connessi: cuore, diabete, Alzheimer, sesso, osteoporosi, demenza e via elencando.
Ma il tema dei temi, spiega Masotti, che a Careggi dirige il Dipartimento Area Critica Medica Chirurgica, è quello della solitudine e dell’invalidità.
“I progressi della medicina e il benessere ci fanno vivere più a lungo”, dice, “Ma per certi aspetti oggi è più difficile essere vecchi. Specie in città. Non esistono più i grandi nuclei familiari che garantivano la compagnia e l’assistenza delle generazioni più giovani, ma manca anche un’architettura e un’organizzazione sociale che faccia fronte a questo vuoto”.
A che cosa allude?
“Alludo anche a cose banali: ai marciapiedi che non sono predisposti per gli anziani, agli scalini degli autobus difficili da salire, alle barriere di motorini che impediscono il passaggio, a tutte le piccole e grandi cose che rendono la vita ancora più difficile a chi ha già problemi a sufficienza”.
Firenze e la Toscana soffrono in particolare perché hanno una delle popolazioni più anziane d’Italia, che è il paese più vecchio del mondo.
“Da noi il problema è senz’altro più sensibile.
Su 400 mila abitanti, 100 mila hanno più di 65 anni e 30 mila sono oltre gli 80. Il comune sta prendendo contromisure interessanti di carattere domiciliare. Cosa che dovrebbero fare anche le strutture sanitarie non fosse che perché assistere un anziano a casa costa un decimo di quanto costa in ospedale”.
Però, si diceva, le strutture sanitarie per anziani sono poche.
“Sono poche anche in Toscana. Tutti gli ospedale hanno una maternità, ma i reparti di geriatria esistono solo a Firenze, Prato, Pistoia, Siena, Pisa, Grosseto.
A Livorno non c’è niente, come a Massa, Lucca, Arezzo. Senza contare gli ospedali più piccoli. Evidentemente è una situazione che va riequilibrata”.
[Riccardo Catola]