"Quella di ieri può essere archiviata come una
giornata infernale per quanto riguarda il traffico -scriveva stamane La Nazione- Un incidente in Autosole ha provocato 7 chilometri di coda tra Firenze sud e Incisa".
"Una notizia priva di fondamento" L'assessore alla mobilità Vincenzo Bugliani e il direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Careggi Andrea Des Dorides replicano così alle notizie pubblicate sul quotidiano cittadino circa un mancato interesse dell'Amministrazione comunale sulla viabilità intorno all'ospedale nel periodo dei cantieri.
"Non è assolutamente vero che non ci sia stata informazione reciproca tra l'Amministrazione comunale (nello specifico l'assessorato alla mobilità e la Polizia Municipale) e l'Azienda ospedaliera di Careggi sui provvedimenti di circolazione - spiega l'assessore Bugliani - come testimoniano i numerosissimi incontri che si sono svolti per concordare i nuovi accessi e i parcheggi per i dipendenti. Abbiamo lavorato e lavoriamo insieme per individuare le possibili soluzioni in modo da ridurre i disagi".
"Non esiste alcun motivo di polemica sulla viabilità intorno all'area ospedaliera tra l'Amministrazione comunale e l'Azienda Ospedaliera Careggi - aggiunge Des Dorides - Firenze è al centro di interventi di rinnovamento di carattere epocale che ne trasformeranno l'aspetto conosciuto per proiettarla nel futuro. Tra questi sicuramente non ultimo è il progetto del Nuovo Careggi, che farà di questa struttura sanitaria una delle prime d'Italia per qualità, e non solo per dimensione. Certo, siamo coscienti dei disagi, inevitabili, che questi lavori stanno portando e porteranno ai cittadini, lo abbiamo ripetuto più volte nei nostri messaggi; ma dobbiamo continuare a ripetere che sono disagi finalizzati a obiettivi certi e di beneficio per tutti".
E il lavoro per contenere i disagi, sottolinea ancora Des Dorides, ha sempre visto un'attiva collaborazione tra i competenti uffici comunali e quelli aziendali. Tanto che alcuni risultati sono già visibili: "Gli ingressi alternativi studiati insieme stanno funzionando - spiega Des Dorides - l'area sanitaria ha ripreso un aspetto ordinato con minore impatto di rumore e confusione per cittadini e operatori sanitari. Su alcune situazioni critiche, che andavano verificate in corso d'opera, si stanno studiando e applicando man mano, di comune accordo, correttivi per rendere meno pesante per tutti questo momento di transizione attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati".
"Le dichiarazioni del direttore generale Des Dorides non fanno che confermare il clima collaborativo instaurato tra l'Amministrazione comunale e l'Azienda - aggiunge ancora l'assessore Bugliani -. A questo punto appare chiaro che le notizie pubblicate siano assolutamente prive di fondamento".
«Apprendiamo con rammarico del primo tentativo, peraltro temporaneo, da parte di questa giunta di risolvere provvisoriamente il problema dei parcheggi a Careggi. Come al solito, però, si tratta dell'ennesimo bluff per indorare la pillola: dietro alla motivazione di alleggerire i problemi di traffico e di accesso al complesso ospedaliero si cela la nuova disponibilità di circa 100 posti a pagamento».
E' quanto ha dichiarato il capogruppo dell'UDC Federico Tondi secondo il quale «consentire la sosta alle auto dei dipendenti del centro traumatologico ortopedico sul viale Pieraccini per liberare i 100 posti gratuiti a loro riservati all'interno del primo parcheggio e ridurre la coda di veicoli in attesa di trovare posto all'interno del parcheggio stesso, altro non è che un'operazione mirata esclusivamente alla necessità di "far cassa" a tutti i costi». «Qui siamo di fronte ad un vero e proprio sceneggiata - ha sottolineato il capogruppo dell'UDC - c'è la coda ed il traffico è paralizzato? E la giunta risponde con parcheggi a pagamento e il problema si risolve da sé».
«Oltre alla denuncia di questo vergognoso stato di fatto - ha concluso Tondi - chiediamo, ancora una volta, che venga subito ripresa la discussione sulla nostra proposta di rendere gratuito il parcheggio per i cittadini che si devono recare presso tutte le strutture ospedaliere, richiesta che finora non ha trovato riscontro».
«L'assessore Bugliani non si deve scusare. Adesso è invece necessario lavorare per trovare un migliore sistema di parcheggi intorno all'ospedale Meyer». Lo ha detto il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi a proposito di un presunto uso scorretto dei permessi per il parcheggio riservati ai genitori dei bambini ricoverati.
«In questi giorni - ha spiegato Toccafondi - ho ricevuto risposta ad una mia interrogazione che chiedeva che fine aveva fatto un mio ordine del giorno, poi approvato dal consiglio comunale, che prevedeva l'istituzione di una tariffa agevolate nei pressi dell'ospedale Meyer per i parenti che assistevano i loro bambini degenti all'ospedale, praticabile attraverso una autocertificazione. Un meccanismo semplice ed efficace per i tanti genitori che devono assistere il loro bambino anche per l'intera giornata.Non a caso l'ordine del giorno fu approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale.
Nella risposta l'assessorato affermava che, esistendo 30 contrassegni speciali da mettere a disposizione dei familiari che prestano assistenza ai bambini degenti, non era necessario istituire una tariffa ridotta». «Una situazione questa che, come posso confermare in prima persona, non è stata messa a conoscenza di tutti - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - a questo punto ho scritto una lettera all'assessore Bugliani descrivendo quello che io avevo potuto constatare a luglio di persona, ovvero che i contrassegni non vengono né pubblicizzati ai parenti, né ho potuto vedere materiale che, all'interno dell'ospedale, informasse di questa possibilità.
La mia esperienza mi fa confermare che all'interno del Meyer lavorano medici, infermieri e operatori che ringrazio per la professionalità, la gentilezza e l'umanità che dimostrano con chiunque. Nessuno credo abbia mai messo in dubbio questo. Però è altrettanto indubbio, per quanto ho potuto vivere in prima persona, che noi, come tutti i genitori che abbiamo conosciuto in quei giorni, siamo stati 24 ore al giorno all'ospedale, come tutti lo abbiamo raggiunto in macchina, come tutti abbiamo parcheggiato nelle vicinanze dell'ospedale nei parcheggi a pagamento.
Siamo passati dalla portineria prima, dal pronto soccorso poi e infine, dopo le varie analisi, nel reparto. Abbiamo incontrato medici, infermieri, vari operatori, uscieri e questo per circa una settimana e nessuno a noi come a tutti i genitori conosciuti ha mai detto che c'era la possibilità di richiedere un permesso gratuito. E così noi, come tutti, la mattina successiva pagavamo la tariffa intera ovvero intorno ai 20 euro». «In quelle condizioni - ha concluso Toccafondi - l'ultima cosa che ti passa per la testa è lamentarti.
Sono sicuro che l'ordine del giorno era e resta un valido strumento per cercare di risolvere il problema: creare una tariffa forfettaria giornaliera o oraria che permetta di pagare una cifra ragionevole a chi, attraverso una semplice autocertificazione, dimostri di andare al Meyer per assistere un parente. In tutta questa vicenda ringrazio l'assessore Bugliani perché, anche a seguito della lettera inviata, si è preoccupato di informarsi se il racconto che gli ho riportato corrispondeva al vero e, come lui stesso descrive, dopo gli accertamenti anche lui ha evidenziato disfunzioni nel servizio.
Disfunzione che, anche se circoscritto ad un solo evento, anche la stessa direzione del Meyer, ha riconosciuto. Pertanto penso che in tutta la vicenda si evidenziano due aspetti: che l'assessore Bugliani non si debba scusare, e che occorre ripensare il sistema dei parcheggi nelle vicinanza del Meyer per chi deve assistere un parente».
«Quanto costerà all'amministrazione rimuovere i paletti antisosta in viale Pieraccini?». E' quanto chiede di sapere il consigliere di Forza Italia Valerio Abbate.
«Mesi fa - ha ricordato Abbate che sulla questione presenterà un'apposita interrogazione - l'amministrazione decise di togliere i parcheggi gratuiti sul viale penalizzando i circa 15 mila fra utenti e dipendenti della più grande struttura ospedaliera della Toscana». «Ora la giunta va marcia indietro - ha sottolineato il consigliere del centrodestra - e quindi non si capisce con quale criterio furono a suo tempo adottati tali provvedimenti. Come sempre il governo della città si muove in maniera estemporanea non tenendo conto delle spese che sostiene visto che alla fine sono sempre i cittadini a dover metter mano al portafogli».
"Firenze non è la città peggiore della Toscana per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico". E' questa la replica dell'assessore all'ambiente e alla mobilità Vincenzo Bugliani a "Ecosistema urbano 2004", il rapporto di Legambiente sulla sostenibilità ambientale delle città italiane. "Firenze non è la maglia nera delle città toscane per la qualità dell'aria e in particolare per l'inquinante peggiore, il Pm10 - spiega l'assessore all'ambiente Vincenzo Bugliani -. Anche le altre città, purtroppo, superano i limiti previsti dalla direttiva europea e d'altra parte i comuni dell'area omogenea fiorentina condividono con noi la criticità dell'inquinamento atmosferico da polveri fini".
Secondo i dati della Regione Toscana, Firenze e l'area omogenea non solo dispongono delle rete di monitoraggio del Pm10 più consistente e più consolidata fra le città toscane (7 centraline a Firenze, 4 a Prato, 3 a Livorno e Lucca, 2 a Pisa e Grosseto, 1 ad Arezzo e Pistoia) ma hanno meno superamenti di Livorno e Prato, al pari di Grosseto, maggiori di Pisa e Lucca. I superamenti si misurano in base a i valori limite della direttiva europea che devono essere rispettati entro il primo gennaio 2005: quello giornaliero prevede una concentrazione media di 50 microgrammi per metro cubo che non deve essere superata per più di 35 giorni l'anno; quello annuale prevede invece una concentrazione media di 40 microgrammi per metro cubo.
Sulla base del primo criterio risultano Livorno e Prato i Comuni che nel 2002 hanno fatto registrare la concentrazione media annua più elevata, pari a 53 microgrammi per metro cubo. Seguono l'area omogenea fiorentina e Grosseto con 52 microgrammi; appena sotto il limite di 40 microgrammi sono Pisa e Lucca rispettivamente con 38 e 37. In base al secondo criterio, quello relativo al limite annuale, i comuni che hanno superato più volte per più di 35 giorni con una concentrazione media maggiore di 50 microgrammi per metro cubo risultano Livorno, con 176 giorni, seguito dall'area omogenea fiorentina (135), da Grosseto (129), Pisa (40), Lucca (36).
"Se consideriamo anche l'entità del parco veicolare non catalizzato o più vecchio del 1993 oggetto dei prossimi blocchi del traffico - aggiunge l'assessore Bugliani - in percentuale sul totale circolante l'area omogenea fiorentina è al pari delle altre città toscane, con il 34% di veicoli da rinnovare contro il 42% di Lucca, il 39% di Prato, il 37 % di Grosseto, il 36% di Pisa e il 30% di Livorno". "Diventa quindi importante per tutti i comuni - sottolinea l'assessore Bugliani - utilizzare gli incentivi regionali destinati ai cittadini per l'acquisto di veicoli meno inquinanti e quindi è fondamentale la partecipazione attiva e senza indugio dei comuni ai provvedimenti di limitazione indicati nell'accordo di programma regionale appena firmato".