Semplificare il sistema e tutelare i residenti: queste le linee guida sulla politica della sosta definita oggi dalla giunta comunale, che saranno alla base del provvedimento in vigore dal prossimo lunedì 27 ottobre, trascorso il tempo necessario agli adempimenti tecnici e operativi. Spariscono tutti i parcheggi a fascia rossa, sia sui viali che nelle zcs, e vengono reintrodotti i posti a rotazione veloce, solo laddove sono necessari e in numero minore rispetto a quelli fino ad ora disciplinati con la 'fascia rossa'.
In particolare, nelle zcs la rotazione veloce sarà stabilita solo in prossimità delle zone ad alta densità commerciale. Nelle ore notturne, la sosta in tutti i nuovi parcheggi a rotazione veloce sarà gratuita: per i residenti dalle 18 alle 9 (quindi con più tempo a disposizione), per tutti gli altri dalle 20 alle 8. Rimane il pagamento notturno per i non residenti solo nelle zcs 6 (San Frediano) e 7 (San Niccolò), dove c'è alta concentrazione di locali e dove maggiore è la necessità di tutela per gli abitanti.
Novità anche per le tariffe. Via via che ci si allontanerà dai confini della ztl, dove il prezzo della prima ora resterà di un euro, il costo del parcheggio diminuirà progressivamente. Saranno riviste anche le tariffe per pendolari e commercianti, prendendo come riferimento il costo dell'abbonamnto Ataf. Il provvedimento prevederà anche la razionalizzazione e l'unificazione in aree omogenee delle diverse zcs, allargandone i confini e in modo da uniformare regole e tariffe. E' allo studio anche un sistema di razionalizzazione e semplificazione delle procedure di pagamento, anche con l'ausilio delle nuove tecnologie.
In particolare, per far sì che venga pagato il tempo effettivo in cui si occupa il parcheggio, anche nel caso che la sosta si prolunghi più di quanto previsto (e preventivamente pagato al parcometro).
«Bene l'abolizione dei parcheggi a fascia rossa ma vanno subito affrontati alcuni problemi irrisolti». E' quanto ha dichiarato la vicecapogrupo di Forza Italia Bianca Maria Giocoli a proposito della delibera della giunta sulla sosta.
«Per non commettere nuovi errori ed essere costretta all'ennesimo dietro front - ha spiegato la Giocoli - la giunta doveva aprire un tavolo di concertazione con le categorie economiche: la fretta è sempre una cattiva consigliera.
Resta poi il problema di come informare i cittadini su queste nuove decisioni: ai fiorentini è arrivata una newsletter sui parcheggi a "fascia rossa" che ora non è più valida». «La giunta - ha aggiunto la Giocoli - afferma di avere allo studio anche un sistema di razionalizzazione e semplificazione delle procedure di pagamento, anche con l'ausilio delle nuove tecnologie. In particolare, per far sì che venga pagato il tempo effettivo in cui si occupa il parcheggio, anche nel caso che la sosta si prolunghi più di quanto previsto e preventivamente pagato al parcometro.
Ma all'utente che parcheggerà la propria vettura per un tempo superiore, anche cinque minuti, verrà ancora elevata una multa?».
«Alla fine ha vinto il buon senso e la giunta non ha potuto che fare proprie le nostre richieste. Per la prima volta il governo della città ha stabilito delle linee guida sul sistema dei parcheggi». Così il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi e il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri commentano le delibera della giunta sulla sosta.
«Fino ad oggi - hanno rilevato i due esponenti del centrodestra - si è lasciata la politica dei parcheggi in mano ai tecnici del comune ed a Firenze parcheggi e si è pensato solo a far cassa».
«Intanto è positiva l'eliminazione totale dei parcheggi a "fascia rossa" - hanno aggiunto Pieri e Toccafondi - come è positiva anche l'eliminazione delle zone a sosta controllata nelle periferie. La giunta ha poi capito che era necessario garantire ai residenti della ztl un lasso di tempo maggiore per poter parcheggiare gratuitamente la propria auto». «Ciò che non va bene - hanno concluso i due consiglieri dell'opposizione - è che la giunta non abbia preso provvedimenti in favore del piccolo commercio: si poteva, come avevamo chiesto, concedere mezz'ora di sosta gratuita a chi fa acquisti.
Chiediamo perciò al sindaco di aprire, su questo aspetto, un tavolo di confronto con le categorie».
«Con la comunicazione data dal sindaco Domenici alla sua maggioranza in consiglio comunale sul project financing relativo alle tranvie, sembra che la questione sia ormai chiusa, senza possibilità di interventi a modifica e senza possibilità di ripensamenti di sorta. Colpisce ancora oggi la pervicacia di questa amministrazione che ha il coraggio di dichiarare la sua fiducia nei percorsi delle linee 1,2 e 3 attraverso la città, celebrando la grandezza dell'opera e immaginando futuri vantaggi per la città».
Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana. «Stupisce - ha aggiunto Cigliana - che non ci sia alcuna riflessione sull'impatto ambientale e urbanistico, nessuna valutazione del rapporto tranvia-patrimonio monumentale, nessuna riflessione sulle ripercussioni delle tre linee di treni cittadini sulla struttura viaria esistente. Eppure c'è da chiedersi come possa essere vantato un progetto che presuppone la presenza di un treno in viale Talenti e viale Nenni, in via Guidoni e via di Novoli, in via Cerretani e Panzani, in viale Segni e viale Mazzini, con la creazione di sottopassi che, invece di modernizzare una struttura urbanistica storica, finiranno per sfigurarne il profilo».
«Ha fatto bene la Casa delle Libertà - ha proseguito il capogruppo di Forza Italia - ad abbandonare, ieri, il consiglio comunale per sottolineare la propria opposizione ad un progetto non condiviso e destinato a lasciare profonde ferite nella città. Per questo sistema di tranvie, direttamente connesse con il treno ad alta velocità, il sindaco vanta di aver ottenuto la firma del governo e la garanzia dei finanziamenti statali necessari con una integrazione perfetta con il piano del project financing presentato ieri al consiglio comunale per le linee 2 e 3.
Ma il sindaco dimentica di comunicare ai cittadini il vincolo costituito dall'autonomia degli enti locali per il quale le scelte strategiche delle singole amministrazioni vanno a prevalere sugli orientamenti stessi del governo. La Casa della Libertà contesta e contesterà ancora gli accordi fra Stato, Regione Toscana e Comune di Firenze in tema di infrastrutture Tav-tranvie e cercherà ancora di informare i cittadini sulle responsabilità oggettive della Regione e del Comune che, con l'appoggio e le garanzie ottenute dai precedenti governi di centrosinistra, hanno potuto oggi realizzare il grande misfatto».
«La comunicazione sulla gara per la realizzazione delle tranvie resa ieri dal sindaco al consiglio comunale, colpevolmente abbandonato da un'opposizione di destra a corto di idee e ripiegata solo su polemiche provinciali, segna un punto di svolta per la fondamentale infrastruttura di mobilità pubblica per Firenze e l'intera area metropolitana. E' una grande occasione che tutti, cittadini, categorie economiche, soggetti associativi, classe dirigente della città dovranno saper cogliere».
Questo il commento del consigliere dei DS Antongiulio Barbaro, membro della commissione ambiente e trasporti di Palazzo Vecchio. «Con l'avvio e, auspicabilmente, il rapido completamento della procedura prevista dalla legge sulla finanza di progetto - ha spiegato Barbaro - l'amministrazione riesce a cogliere più obiettivi positivi. Anzitutto vengono coinvolti operatori, quale il proponente Ratp, di grande esperienza e affidabilità nel settore dei trasporti metropolitani e dell'intermodalità, fatto che aumenta le garanzie non solo nella fase realizzativa, ma anche in quella di esercizio.
Inoltre si ottiene il completamento del finanziamento dell'opera, con la possibilità che in tempi ragionevoli e certi l'intero sistema, e non una sola tratta, possa entrare in funzione». «Alla destra cittadina, che parla solo il linguaggio della critica distruttiva - ha proseguito il consigliere diessino - sembra necessario ricordare che la validità dell'intera operazione è attestata dall'inserimento delle tranvie di Firenze tra le opere finanziate dalla cosiddetta legge "Obiettivo", voluta dal governo Berlusconi.
E' comprensibile che di fronte a una così clamorosa smentita dell'intera strategia della destra fiorentina di questi ultimi anni non rimanga che ricorrere alla farsa dell'abbandono del consiglio comunale: un atto grave per la città che chiede a tutte le forze politiche, nel rispetto dei ruoli istituzionali di ognuno, di essere governata». «La tranvia non è solo un "treno", ma una sistema complesso che dovrà favorire la riqualificazione ambientale e magari la più ampia pedonalizzazione delle zone di città che ne verranno attraversate - ha concluso il consigliere diessino - i vantaggi che ne risulteranno non dovranno essere misurati solo dai minuti in meno di percorrenza, ma anche in termini di regolarità, puntualità, frequenza, capacità di trasporto, accessibilità da parte degli utenti.
Per una città delle dimensioni di Firenze e considerati i finanziamenti disponibili, la tranvia rimane ad oggi il sistema più adeguato per potenziare decisamente il trasporto pubblico. Gli esempi delle tante città europee che negli ultimi anni hanno rilanciato il sistema delle tranvie ne testimoniano l'attualità e l'efficacia».