A tagliare il nastro di questo nuovo cartellone sarà, venerdì 21 novembre, Carlo Cecchi, uno dei maestri del teatro italiano, che porta a Pistoia una rilettura de I sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello, all’insegna dell’originalità e della qualità, La stagione, che si sviluppa secondo due linee programmatiche – la classicità della sezione Novecento e Mille e la contemporaneità di Al Presente –, comprende titoli e artisti che hanno ottenuto il consenso del pubblico e il riconoscimento della critica: Tomba di cani di Letizia Russo, regia di Cristina Pezzoli, con Isa Danieli (miglior attrice agli “Olimpici del Teatro”), protagonista, in questo cartellone, anche dello spettacolo La visita della vecchia signora di Durrenmatt; Sabato, domenica e lunedì di Eduardo De Filippo (miglior spettacolo per i premi “Gli Olimpici del Teatro” e per “Hystrio”; Toni Servillo, migliore regista per “Gli Olimpici”; successo di pubblico anche a Berlino); Eros Pagni (miglior attore non protagonista agli “Olimpici del Teatro”) interprete di Sior Todero Brontolon.
Tra i protagonisti della sezione di NOVECENTO E MILLE, un esilarante Paolo Poli che ritorna sul palcoscenico del Manzoni con uno spettacolo irriverente e fantasioso, Jacques e il fatalista, e il cast d’eccezione della nuova produzione dell’Associazione Teatrale Pistoiese, Il sole dorme di Sonia Antinori, regia di Cristina Pezzoli, composto da Mauro Malinverno, Mascia Musy, Ilaria Occhini, Barbara Valmorin, Beatrice Visibelli.
Con la sezione AL PRESENTE si propone un’incursione nella realtà, amplificandone i toni e dilatandone i confini: da Cos’è l’amore di Franco Branciaroli - storia di emarginazione che porta alla riflessione sul complesso binomio droga-violenza, sui rapporti tra famiglia e società e tra giovani e “clan” - a Il dio di Roserio (prod.
dell’ATP), da un romanzo di Testori - storia ambientata negli anni Cinquanta, in cui, con iperrealismo, si raccontano le ansie, gli inganni, i sogni, le vittorie sportive e le sconfitte umane di un ciclista dilettante di sicuro avvenire; passando attraverso le riletture di “classici” del teatro del Novecento, Alfred Jarry e Bertolt Brecht: I polacchi, nella proposta del Teatro delle Albe, e Brecht’s Dance, originale messa in musica (con Raiz degli Almamegretta) delle passioni e delle pulsioni che hanno animato il drammaturgo tedesco; fino alla contaminazione fra teatro e cinema con L’ereditiera di Annibale Ruccello e Lello Guida, nell’allestimento di Arturo Cirillo (coprod.
dell’ATP), reduce dal successo di Mettiteve a fa’ l’ammore cu’ me.