Un’edizione, la quarta di Palazzo Aperto, per non dimenticare le vittime della strage di Stazzema del 12 agosto del 1944. Sarà, infatti, la mostra fotografica di Oliviero Toscani “Sant’Anna di Stazzema 12 agosto 1944. I bambini ricordano” con i volti e le interviste dei superstiti della strage nazifascista, ad accogliere quei cittadini che sabato 11 ottobre, dalle ore 10.00 alle 21.00, vorranno visitare Palazzo Panciatichi (via Cavour 2), Palazzo Covoni (via Cavour 4) e Palazzo Gerini, sede della biblioteca (via Ricasoli 44).
L’iniziativa assume un particolare significato nell’ambito delle celebrazioni del 59° anniversario dell’eccidio di Sant’Anna e, grazie all’acume artistico-documentale dell’opera di Oliviero Toscani, si è riusciti a dare forza e valore al significato della memoria di quegli eventi che hanno segnato la storia d’Italia. “Aprire gli uffici dell’Assemblea toscana e coinvolgere i cittadini –ha detto il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini- consentendo loro di visitare la mostra di Oliviero Toscani, è un modo per non dimenticare quella strage senza colpevoli che è ancora una ferita aperta nella nostra memoria.
Queste iniziative, oltre alla mostra ricordo la giornata contro la pena di morte e i concerti, contraddistinguono il lavoro dell’Assemblea regionale: per non scordare le radici profonde, a salvaguardia della nostra democrazia.” Il vicepresidente Cecchetti ha parlato di un’altra iniziativa di Palazzo Aperto, il concerto del Coro del Duomo di Essen in programma l’11 alle ore 17.00 al teatro della Compagnia. “L’esecuzione musicale –ha detto- è dedicata alle vittime di Stazzema e fa parte di un ciclo di concerti promosso, in Germania e in Italia, da un gruppo di musicisti tedeschi con lo scopo di donare alla Chiesa di Sant’Anna di Stazzema un nuovo organo, dopo la distruzione di quello originale durante l’eccidio del 1944.” Cecchetti ha, inoltre, ricordato che a giorni è atteso il rinvio a giudizio, da parte della Procura militare di La Spezia, di alcuni militari tedeschi, ritenuti responsabili degli eccidi.
“La mostra di Toscani –ha detto il sindaco di Stazzema Gian Piero Lorenzoni- ripercorre l’immane tragedia di Sant’Anna, è la cronaca di una storia da non dimenticare. La musica, invece, accomuna tutti i popoli nel desiderio di pace”. Tra gli altri eventi in programma per sabato 11, la mostra fotografica “Viaggio in Toscana a cavallo del cinema”, fiabe musicali per i bambini, incontro di studenti con il vicepresidente Cecchetti e il Comitato per le onoranze dei martiri di Stazzema, degustazioni eno-gastronomiche nell’ambito di “Vetrina Toscana a tavola” a cura di Confcommercio, Confesercenti e Fisar Firenze.
Il presidente, i membri dell’Ufficio di Presidenza e i consiglieri regionali saranno a disposizione per incontri con i cittadini.
Si è svolta stamani al cimitero di Trespiano la solenne cerimonia alla presenza dell'assessore Eugenio Giani per il ricordo della notte del 3 di ottobre 1925, quando furono uccisi dai gruppi fascisti personalità rappresentative dell'antifascismo fiorentino quali Gaetano Pilati, Giovanni Becciolini e l'avvocato Gustavo Console.
L'eccidio di Pilati e Becciolini avvenne nelle rispettive abitazioni in modo drammatico e particolarmente efferato.
Bruno Pilati era un personaggio assai conosciuto ed amato in città per le sue qualità imprenditoriali che lo avevano portato, costruttore edile, ad introdurre il prefabbricato nei metodi costruttivi e a realizzare quindi molte abitazioni. Presidente dell'S.M.S. Andrea del Sarto a S. Salvi e segretario del partito socialista rappresentava quel modello di persona riuscita nel lavoro che aveva sempre mantenuto a cuore la tutela e il sostegno ai ceti più deboli. Colpendo lui si intese dare un violento segnale ai valori del solidarismo socialista all'insegna del terrore instaurato dalle nuove milizie fasciste.
Il giovane ferroviere Becciolini e l'avvocato Gustavo Console furono anch'essi uccisi ignomignosamente in una logica di terrore che si intendeva imporre in tutta la città. Dopo questi omicidi si impose su Firenze un clima di dittatura senza scampo per chi non aveva le stesse opinioni degli aderenti al partito fascista. "Il ricordo di Pilati, Console e Becciolini - ha detto l'assessore Giani - dovrà essere sempre rinnovato nella città di Firenze per le qualità personali che i tre personaggi hanno nella loro vita testimoniato, ma anche come simbolo del bene prezioso rappresentato dalla democrazia nella convivenza civile a cui si deve ispirare la Firenze di oggi e di domani".
Alla cerimonia erano presenti i familiari delle vittime, rappresentanti di associazioni democratiche, singoli cittadini.
Nella giornata dedicata al sessantesimo anniversario dell'inizio della lotta partigiana un altro importante evento culturale a Massa Marittima. La mostra sul Risorgimento sarà aperta al pubblico dal 4 ottobre fino a fine d'anno. Il pubblico potrà tornare ad ammirare dopo vent'anni le testimonianze del risorgimento massetano
Il ricordo della Resistenza e del Risorgimento insieme nello stesso giorno.
E' ciò che avverrà sabato 4 ottobre a Massa Marittima. Alle 10 nella sala Consiliare prenderà il via l'incontro pubblico dedicato ai "Ragazzi della Torre" e all'inizio della lotta partigiana nel nostro territorio. A seguire, presso il museo archeologico in piazza Garibaldi aprirà le sue porte al pubblico una rassegna dedicata al Risorgimento. La scelta di programmare nella stessa giornata questi due eventi non è casuale. L'obbiettivo dell'Amministrazione Comunale di Massa Marittima è quello di gettare un ideale ponte tra due epoche diverse ma allo stesso modo fondamentali per la storia italiana.
L'elemento che accomuna questi due periodi è l'impegno, il sacrificio e addirittura il martirio di tanti uomini e donne per raggiungere la libertà".
"Questa mostra temporanea - ha spiegato l'Assessore Bai - che si realizza grazie alla disponibilità della Soprintendenza ai Beni Archeologici, è stata voluta dall'Amministrazione Comunale per offrire a tutti i massetani, ed in particolare a quelli delle nuove generazioni, l'occasione di riappropriarsi di un momento particolarmente significativo della propria storia".
La mostra si candida quindi ad essere un vero e proprio evento per tutti massetani, così attenti cultori della storia locale.
I cimeli risorgimentali, in mostra dal 4 ottobre fino a fine d'anno, sono stati infatti custoditi in deposito per circa vent'anni dopo la chiusura del Museo del Risorgimento di Massa Marittima. Tornano oggi alla luce. Per festeggiare questo ritorno gli organizzatori hanno voluto fare un piccolo regalo a tutti i massetani. Nel giorno dell'inaugurazione i residenti a Massa Marittima potranno visitare la mostra gratis. La mostra sarà aperta tutti i giorni meno il lunedì dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19.
In mostra ci sono le camicie rosse appartenute ad Apollonio Apolloni e ad altri garibaldini massetani. Ci sono pure interessanti documenti manoscritti, bandiere, fucili con baionetta, una pistola, monete, varie lettere autografe di Garibaldi ed altri oggetti dal grande valore storico. Gli oggetti in mostra meritano tutti di essere visti. Tale è la loro importanza che quest'anno hanno avuto un onore unico in Toscana. Sono stati infatti i protagonisti di una mostra che, nello scorso mese di aprile, si è svolta a Palazzo Panciatichi a Firenze, nella sede del Consiglio Regionale della Toscana.
"Cimeli del Risorgimento" era questo il titolo della mostra voluta fortemente dal presidente del Consiglio Regionale Riccardo Nencini e realizzata grazie alla collaborazione tra il Consiglio Regionale, l'Amministrazione Comunale di Massa Marittima e la Fondazione Giovanni Spadolini - Nuova Antologia.