Oggi pomeriggio presso "La Fondazione Il Fiore" in via San Vito, 7 si è svolto l'incontro con l'argentino Juan Gelman, vincitore del Premio Opera Poetica LericiPea 2003. Hanno partecipato l'assessore alla cultura Simone Siliani, Adriana Beverini Bausani, presidente dell'associazione LericiPea e Maria Grazia Beverini Del Santo, presidente del Lyceum Club di Firenze, che ha moderato l'incontro.
Il poeta e la moglie domani saranno ricevuti a Palazzo Vecchio per una visita privata.
Il Premio LericiPea, uno dei più prestigiosi premi di poesia in Italia, ha festeggiato nei giorni scorsi la sua 50° edizione sotto il patronato del Presidente della Repubblica, del Consiglio dei Ministri e dell'UNESCO.
Il premio LericiPea ha premiato il poeta argentino Juan Gelman per l'OPERA POETICA DI UNA VITA, ed in particolare perché: "Gelman che ha attraversato l'orrore della dittatura e della barbarie, che ha vissuto il dolore dell'esilio e la disperazione di un intero continente ci offre la sua grande lezione, mostrandoci che è proprio la poesia a tener vivo quanto c'è di più umano nell'uomo, la memoria, la dignità del dolore, il bisogno di conoscenza e di verità". La Fondazione il Fiore è stata riconosciuta come Ente Morale dalla Regione Toscana.
Chiama da tutto il mondo Poeti noti per la loro eccellenza. Durante le manifestazioni è possibile gustare contemporaneamente il testo poetico, la lettura dell'autore nella sua lingua materna ed inoltre la contestuale traduzione ed un pertinente commento affidato a studiosi di sperimentato valore.
Juan Gelman, è nato il 3 Maggio del 1930 nel Barrio di Villa Crespo a Buenos Aires, da genitori immigrati dall'Ucraina. Le parole di Juan Gelman sono molto legate al tango, divenuto ormai simbolo dell'argentinità.
La sua poesia ha adottato il tango fin dagli inizi, "commettendo" una palese trasgressione perché ritenuta una musica popolare e fin dagli anni della gioventù di Gelman, il tango è stato confinato nei quartieri poveri, "reo" di usare nei propri testi, il lunfardo, gergo tipico dei bassifondi e della malavita. Nel 1975 fu obbligato ad un esilio di 12 anni dal regime militare al potere ma non sfuggirono ai suoi persecutori il figlio e la nuora, desaparesidos ed uccisi. La nuora fu fatta partorire e la bambina che nacque fu portata in Uruguay dove solo 23 anni dopo, grazie alle lettere di solidarietà di più di 600 intellettuali di tutto il mondo, rivolte al Presidente dell'Uruguay, Gelman riuscì a ritrovare sue tracce.
Le spoglie del figlio furono ritrovate ed ora Gelman è impegnato nella ricerca dei resti della nuora Claudia intendendo questa ricerca come la ricerca umana e storica di tutti i desaparesidos spariti nel nulla in America Latina.