TAVARNELLE V. DI PESA – Secondo l'OCSE una delle
cause del nostro caro-prezzi e' la mancanza di concorrenza e i troppi e parcellizzati punti di distribuzione per la vendita al dettaglio. La riforma della legge in materia -la cosiddetta legge Bersani- aveva stabilito dei principi generali liberalizzatori, affidandone la messa in opera alle Regioni. La Regione Toscana ha deciso di rafforzare le proprie leggi sul commercio.
La Regione, siccome le sanzioni per chi non rispettava i giorni di chiusura, la separazione fisica tra vendite all'ingrosso e quelle al dettaglio, nonche' i limiti per le vendite promozionali, erano si' basse da essere snobbate in alcuni casi dai commercianti, ha deciso di elevare le sanzioni pecuniarie e imporre la chiusura dell'esercizio commerciale da 2 a 15 giorni.
Coinvolgerà il 3% dell’intera popolazione e servirà a conoscere le abitudini di spesa dei tavarnellini con lo scopo di analizzare le ragioni della situazione del commercio tradizionale locale.
Partirà dai prossimi giorni il sondaggio promosso dall’Amministrazione Comunale di Tavarnelle val di Pesa.
A svolgere l’indagine sarà una azienda specializzata, la Crestat di Firenze, che realizzerà il sondaggio telefonicamente.
Il sondaggio è il primo passo operativo di un accordo siglato fra le associazioni di categoria dei commercianti di Tavarnelle Val di Pesa e l’Amministrazione Comunale al fine di conoscere le abitudini di spesa dei tavarnellini, i flussi commerciali, le motivazioni che inducono a scegliere o non scegliere la rete commerciale del capoluogo.
«I risultati dell’indagine saranno noti entro la fine del mese di ottobre - annuncia l’assessore al commercio Adelmo Franceschini, presentando l’iniziativa – e serviranno per supportare le scelte strategiche dell’amministrazione per la riqualificazione del commercio tradizionale a Tavarnelle».
L’indagine interesserà un numero elevato di residenti.
Il campione sarà estratto casualmente, e il questionario sarà anonimo, ma saranno rispettate le proporzioni di residenza fra il capoluogo e le frazioni di Sambuca e San Donato in Poggio.
Le domande riguarderanno argomenti come le abitudini di acquisto, il tempo dedicato all’acquisto, la fidelizzazione o meno verso i negozi, la facilità di accesso alle strutture commerciali, la percezione dei punti di forza e di debolezza della rete commerciale locale.