E’ stata avviata dalla Amministrazione Provinciale e dal Dipartimento di Firenze di ARPAT, una indagine sulla concentrazione di radon che sarà realizzata nelle scuole secondarie fiorentine della Provincia.
COS’È IL RADON
Il radon è un gas radioattivo naturale che viene emesso dal suolo e dai materiali da costruzione; si concentra nell’aria degli ambienti chiusi (abitazioni, luoghi di lavoro, ecc.), e qui decade producendo altri radionuclidi, detti “prodotti di decadimento del radon”.
Quando si respira l’aria inalata contiene sia il radon che i suoi prodotti di decadimento: essendo un gas inerte, viene in gran parte espirato mentre i suoi prodotti di decadimento possono aderire alle pareti interne dell’apparato bronchiale. Qui emettono particelle alfa, producendo un danno alle cellule bronco-polmonari che può evolversi in tumore.
IL RISCHIO DA ESPOSIZIONE AL RADON
L’evidenza del rischio di tumore polmonare connesso con l’esposizione al radon e ai suoi prodotti di decadimento deriva da indagini epidemiologiche.
Sulla base di questi studi l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’OMS (IARC) ha classificato tali radionuclidi tra le sostanze cancerogene di gruppo 1, ovvero fra quelle per le quali si ha il massimo livello di evidenza dell’effetto sull’uomo.
Sulla base delle conoscenze e delle indagini effettuate, è possibile dedurre che il radon è la seconda causa di tumore polmonare in Italia dopo il fumo: su circa 30.000 casi di decesso per tumore al polmone registrati ogni anno nel nostro paese, si stima infatti che dal 5% al 20% siano attribuibili al radon, ovvero da circa 1.500 a circa 6.000.
PERCHÉ MISURARE LA CONCENTRAZIONE DI RADON NEGLI EDIFICI SCOLASTICI
La misura della concentrazione di radon non è attualmente un obbligo per tutti gli ambienti di lavoro, ma la valutazione dell’esposizione degli edifici scolastici è un’azione fondata su ragioni di opportunità per la destinazione e le modalità d’uso particolari di queste strutture.
Infatti un gran numero di persone, appartenenti ad una fascia di età normalmente considerata più a rischio per l’esposizione a radiazioni ionizzanti (quali sono quelle emesse dal gas radon e dai suoi prodotti di decadimento), trascorrono negli ambienti scolastici un numero di ore elevato.
Nel caso degli edifici scolastici è dunque senz’altro preferibile la misura sistematica (cioè in ogni edificio), da programmare e realizzare nel tempo.
LA SITUAZIONE IN TOSCANA E NELLA PROVINCIA DI FIRENZE
In Toscana sono state realizzate tra il 1989 e il 1996 due indagini a campione sulla radioattività naturale nelle abitazioni e una nelle scuole materne e negli asili nido di tutta la regione.
Su 547 edifici scolastici misurati, 2 sono già stati bonificati perché la concentrazione di radon era superiore al livello di azione di 500 Bq/m3 previsto dalla normativa.
Nella provincia di Firenze (incluso il Comprensorio di Empoli Val d’Elsa) l’indagine ha coinvolto 134 tra scuole materne e asili nido.
DESCRIZIONE DELL’INDAGINE
Il progetto prevede la misura della concentrazione di radon in tutti gli edifici delle 62 scuole secondarie superiori della Provincia di Firenze, compresi quelli del Circondario di Empoli-Val d’Elsa che saranno interessati in una seconda fase.
La concentrazione di radon verrà misurata collocando in alcuni locali degli edifici coinvolti dei dispositivi passivi contenenti materiale plastico, chiamati dosimetri, che misurano una media della concentrazione sull’intero periodo di esposizione.
L’indagine prevede anche la raccolta, attraverso un questionario, di informazioni sulle caratteristiche costruttive degli edifici. Questi dati saranno correlati con i risultati delle concentrazioni di radon rilevate, per individuare i fattori determinanti delle maggiori concentrazioni. Qualora siano rilevati valori superiori ai limiti di legge saranno programmate azioni di bonifica.