Sospendere con un ordinanza ad hoc gli impianti di telefonia cellulare che sono in contrasto con il piano del Comune, ma consentiti dal decreto Gasparri. E' quanto ha deciso di fare il sindaco Leonardo Domenici dopo aver incontrato i comitati cittadini contro le installazioni selvagge di antenne. "Vogliamo impedire la situazione di mancanza di controllo - ha detto il sindaco Leonardo Domenici- che crea il decreto Gasparri". Gli uffici del Comune sono dunque al lavoro per valutare le modalità di questa ordinanza e il modo per renderla realmente efficace.
L'obiettivo della decisione di oggi è quello di sospendere l'operatività del decreto Gasparri, anche perché ci sono più che fondati motivi di ritenerlo incostituzionale. Il Comune di Firenze è dunque in attesa della sentenza della corte costituzionale che potrebbe pronunciarsi a favore dell'annullamento del decreto così come richiesto dal Comune e dalla Regione. Nella nuova ordinanza saranno introdotte anche criteri di confronto con i gestori di telefonia per la localizzazione degli impianti all'interno degli areoli previsti nella pianificazione territoriale.
Pieno sostegno alle richieste dei comitati contro l'installazione di ripetitori di telefonia cellulari venuti oggi a ribadire la preoccupazione per il proliferare delle antenne in città. Alessio Papini, capogruppo dei Verdi, ribadisce la posizione del suo partito e sollecita il sindaco Leonardo Domenici ad andare avanti con la proposta dell'ordinanza per bloccare le installazione. Papini ha presentato una mozione proprio per chiedere il blocco dei cantieri per installazione di ripetitori di telefonia cellulare.
"L'entrata in vigore del cosiddetto decreto Gasparri - aggiunge Papini - ha indotto la presentazione di un elevato numero di richieste di installazione di antenne sul territorio comunale senza dare la possibilità di una adeguata programmazione. Questa normativa rappresenta però una disciplina speciale applicabile alle sole infrastrutture di telecomunicazione dichiarate "strategiche" e che rientrano in uno specifico elenco previsto da un apposita legge". "Sulla base di quest'ultima - aggiunge Papini - il Comune di Pisa ha già emesso un'ordinanza di sospensione del rilascio delle autorizzazioni di installazione di ripetitori per telefonia cellulare fino al 30 novembre di quest'anno".
Per questo Papini chiede all'amministrazione di "sospendere le dichiarazioni di inizio attività, il rilascio delle autorizzazioni, oltre ai lavori nei cantieri per installazione di antenne per telefonia radiobase aperti sulla base del decreto Gasparri in attesa della produzione dell'elenco degli impianti strategici da parte dei gestori", "procedere con le installazioni attenendosi rigorosamente ad una programmazione degli impianti concertata con gli enti gestori tale da minimizzare l'impatto degli impianti sui cittadini e sul territorio", "realizzare un programma di posizionamento esclusivamente in aree di proprietà pubblica per ragione dell'interesse pubblico che riveste il servizio di telefonia e per impedire la sperequazione nei confronti dei singoli cittadini" e "valutare un programma di rilocalizzazione dei ripetitori già attualmente in funzione, soprattutto quelli che si trovano su edifici privati".
Inoltre i Verdi stanno promuovendo una discussione in maggioranza per una posizione comune su questo tema.