Una partenza che si fregia dei successi ottenuti a livello nazionale da Tomba di cani, lo spettacolo messo in scena da Cristina Pezzoli e prodotto dall’Associazione Teatrale Pistoiese, che ha visto Isa Danieli miglior attrice protagonista per “Gli Olimpici del Teatro” (con Cristina Pezzoli in nomination per la migliore regia e Letizia Russo per la terna degli autori) e Peppino Mazzotta per il “Randone/Primafila”.
Una stagione che comprende titoli e artisti che hanno ottenuto il consenso del pubblico e il riconoscimento della critica: Sabato, domenica e lunedì di Eduardo De Filippo (miglior spettacolo per i premi “Gli Olimpici del Teatro” e per “Hystrio”; Toni Servillo, migliore regista per “Gli Olimpici”; successo di pubblico anche a Berlino); Eros Pagni (miglior attore non protagonista agli “Olimpici del Teatro”) e Isa Danieli (miglior attrice protagonista agli “Olimpici del Teatro”), interpreti, rispettivamente, di Sior Todero Brontolon e La visita della vecchia signora.
Sedici gli spettacoli in programma, articolati tra le sezioni “Novecento e mille”, collana di titoli dedicati alla tradizione del teatro, e “Al Presente”, incentrata sulla drammaturgia contemporanea.
In “Novecento e Mille” si passa dall’anteprima nazionale de La visita della vecchia signora di Dürrenmatt con Isa Danieli e Massimo Foschi (spettacolo che oscilla tra il comico e il grottesco) alla prima nazionale de Il sole dorme di Sonia Antinori (autrice che sta lavorando con le scuole pistoiesi), regia di Cristina Pezzoli, prod. ATP. Vanno inoltre ricordati: la messinscena dei Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello con la regia, e l’interpretazione, di Carlo Cecchi e il ritorno sul palcoscenico del Manzoni di Paolo Poli con un divertente e ironico Jacques il fatalista.
Obiettivo di “Al Presente” è un’incursione nella realtà, amplificandone i toni e dilatandone i confini: da Cos’è l’amore di Franco Branciaroli - storia di emarginazione che porta alla riflessione sul complesso binomio droga-violenza, sui rapporti tra famiglia e società e tra giovani e “clan” - a La morte di Danton di Buchner - sui principi che muovono gli individui e le masse; fino a Il dio di Roserio (prod. dell’Associazione Teatrale Pistoiese), da un romanzo di Testori, storia ambientata negli anni Cinquanta, in cui, con iperrealismo, si raccontano le ansie, gli inganni, i sogni, le vittorie sportive e le sconfitte umane di un ciclista dilettante di sicuro avvenire.
Infine, due riletture di “classici” del teatro del Novecento, Alfred Jarry e Bertolt Brecht: I polacchi nella proposta del Teatro delle Albe e Brecht’s Dance, originale messa in musica (con Raiz degli Almamegretta) delle passioni e delle pulsioni che hanno animato il drammaturgo tedesco. Finestra sulla contaminazione fra teatro e cinema è L’ereditiera di Annibale Ruccello e Lello Guida, nell’allestimento di Arturo Cirillo (coprod. dell’ATP) reduce dal successo di Mettiteve a fa’ l’ammore cu’ me.