L’introduzione delle porte telematiche nella ZTL fa ancora discutere cittadini, artigiani e commercianti. Il servizio di Telepass renderà il centro meno accessibile anche per le esigenze più elementari, per le possibili emergenze e lo sbarramento inciderà sui volumi di attività e di lavoro di quanti vi operano. Sono soprattutto gli artigiani, che devono entrare nella ZTL per motivi di lavoro, a subire l’aggravio maggiore dei costi, con la inevitabile conseguenza che molti non accetteranno più lavori in tali zone o addirittura saranno costretti ad aumentare le proprie tariffe orarie a danno diretto dei cittadini.
Il meccanismo chiamato delle “24 ore” (attraverso il quale si introduce la possibilità di accesso nella ZTL con segnalazioni via computer) costringerà gli artigiani, che vorranno rendere possibile l’ingresso dei propri clienti nell’area proibita, a dotarsi di computer e altri strumenti telematici per poter realizzare l’operazione. Le porte telematiche quindi entreranno in vigore il 3 novembre con tanti dubbi e difficoltà. CNA e Confartigianato condividono pienamente la tutela del centro storico, con provvedimenti restrittivi diretti alla sua maggiore vivibilità, ma bisognerebbe introdurre anche particolari disposizioni per chi vi opera, per dare servizi ai cittadini, come una riduzione dei prezzi o particolari permessi.
Introdurre nuove disposizioni e riverificare i costi del servizio per alcune categorie non dovrebbe vanificare l’oggettivo sostegno alla funzione abitativa nel centro storico, rappresentata dall’attivazione del sistema di telecontrollo. Per affrontare in modo costruttivo il problema e per dare una risposta alle domande di tutti i soci, CNA e Confartigianato hanno organizzato un’assemblea congiunta, aperta a tutti gli artigiani di Firenze, che si terrà martedì 16 settembre, alle ore 21, presso l’Auditorium di Confartigianato (Via Empoli, 27-Firenze). Parteciperanno: Pietro Ciampolini, Presidente Provinciale CNA Firenze; Ovidio Montecchi, Presidente Confartigianato Firenze; Vincenzo Bugliani, assessore alla Mobilità del Comune di Firenze. Nel prossimo Consiglio Provinciale sarà discussa la mozione, presentata dal gruppo di Alleanza Nazionale, che critica l’introduzione del “telepass” a titolo oneroso per numerose categorie di cittadini e di pubblici amministratori.
La mozione – redatta dal capogruppo di Alleanza Nazionale, Enrico Nistri e sottoscritta da tutti i consiglieri - fa presente che gli oneri per l’attivazione del Telepass colpiranno anche gli amministratori dei Comuni della Provincia che si recano nel capoluogo per finalità istituzionali, i membri delle Forze dell’Ordine e persino i medici in visita ai pazienti. Per questo invita la Giunta provinciale a svolgere “un ruolo di mediazione fra il Comune capoluogo e le amministrazioni degli altri Comuni per introdurre opportuni correttivi all’introduzione di un meccanismo che rischia di comportare gravi disagi e di innescare pericolose reazioni sia per i residenti del capoluogo, sia per gli abitanti della Provincia”.
Il telepass per i medici – osserva Nistri – rischia oltretutto di danneggiare i residenti nel centro storico, mentre nulla esclude che – vistisi penalizzati – molti amministratori di Comuni della Provincia introducano a loro volta forme onerose di controllo della viabilità.
«Dopo averlo imposto, oltretutto con una spesa elevata, se vuoi fare il "bel gesto" almeno, come tutte le opere meritorie, fallo in silenzio. Altrimenti si cade tra il patetico ed il ridicolo». Così il capogruppo dell'UDC Federico Tondi commenta la scelta di alcuni consiglieri della maggioranza di pagare personalmente il telepass.
«Crediamo che questa tassa medievale non debba essere occasione di "buon esempio" da parte di qualche consigliere - ha sottolineato Tondi - ma dimostrazione di quanto, ormai, la città sia in mano ad una "sinistra manovra"».