Un'occasione per parlare degli stravolgimenti del clima e delle ripercussioni sulla sopravvivenza degli esseri viventi sulla Terra. Si tratta dell'incontro su "Il cambiamento del clima: un problema di sopravvivenza" in programma per domani sera e presentato questa mattina dal presidente della circoscrizione Eros Cruccolini. L'incontro, organizzato dal Quartiere 4 in collaborazione con il Comune di Lastra a Signa, Legambiente e Wwf, punta il riflettore sul cambiamento repentino del clima, sui motivi per i quali tutto questo accade e su cosa possiamo fare per contrastare questo fenomeno.
All'iniziativa, che si terrà domani alle 21 a Villa Vogel (via delle Torri 23), parteciperà Edward Goldsmith fondatore della rivista "The Ecologist" che questa mattina ha preso parte telefonicamente alla presentazione. "Una commissione di climatologi presso l'Onu - ha anticipato Goldsmith - prevede un innalzamento del livello della temperatura della terra di 5,8° entro la fine del secolo. Questo vuol dire un cambiamento repentino del clima che renderà invivibile la Terra. Considerando che già l'accordo di Tokyo è insufficiente, bisogna stimolare i governi a cambiare rotta e questo lo possono fare i cittadini e gli enti locali".
"Subire passivamente tutti gli anni gli incendi boschivi è un modo per accentuare le modificazioni del clima - ha aggiunto il presidente Cruccolini -. La società civile deve reagire dando la propria disponibilità per progetti preventivi che evitino questi disastri oltre che creare una legge nazionale di forte repressione per gli incendiari". "L'aumento del clima produrrà un innalzamento di 88 cm del livello del mare in questo secolo - ha aggiunto il presidente della commissione ambiente del Quartiere 4 Lapo Miclaus -.
La conseguenza immediata sarà che il 30% delle terre coltivabili verrà sommerso. Al tempo stesso la desertificazione produrrà un grande fenomeno migratorio, mai visto prima, che costringerà popolazioni intere a muoversi in cerca di terre ancora vivibili". Renata Gabbi di Legambiente ha infine sottolineato che, nonostante tutto si continui ad usare petrolio come fonte di energia primaria. Petrolio la cui estrazione e utilizzo non solo producono effetti negativi sul clima ma siano causa di molti conflitti armati che sono scoppiati negli ultimi anni.
"Inoltre si continuano ad usare prodotti che aumentano il fenomeno dell'effetto serra - ha concluso - mentre è molto importante l'uso di fonti alternative non inquinanti".